Dedicato alla dea Feronia, databile al periodo italico, il santuario doveva rappresentare il principale luogo di culto antico del territorio di Loreto e probabilmente dell’intera vallata del fiume Tavo. Riportato alla luce dagli scavi archeologici condotti fra il 1992 e 1994 in località Poggioragone, l’edificio è stato interessato da una grossa frana avvenuta nel III sec. d.C. che ha causato notevoli danni al complesso. Della struttura è possibile riconoscere un piccolo sacello, fatto oggetto di monumentalizzazione nel II sec. a.C.,insieme al resto dell’area sacra. Del tempio, prostilo con due ali laterali, ad oggi resta solamente l’ala sinistra. (STAFFA 1998, pp. 44-47, da cui è tratta la pianta edificio).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Cella di forma rettangolare, caratterizzata da una larghezza più ampia rispetto alla lunghezza. L’ambiente aveva rivestimento pavimentale in cementizio.
Lunghezza: 3 m – Larghezza: 3.80 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1992-1994 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
Tempio, cella, cementizio a base fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici