Durante scavi preventivi per la costruzione di un centro commerciale nell’area nord di Avezzano, in loc. Macerine, è stata rinvenuta un’ampia villa rustica, orientata con il lato breve settentrionale lungo uno dei decumani della griglia centuriale. L’edificio si sviluppa attorno ad un atrio tetrastilo con impluvium centrale, delimitato da quattro colonne in pietra e pavimentato in cementizio. A sinistra dell’ingresso si trova un ambiente di dimensioni contenute, con pavimentazione in laterizio e identificato con un lararium. L’area residenziale sul lato sinistro dell’atrio rimane nel complesso inalterata, nonostante abbia subito in fase tarda dei cambi di destinazioni d’uso; è organizzata in tre ambienti rettangolari, seguiti da un quarto mal conservato che funge da cerniera con l’area meridionale della villa. Nel settore sud una serie di ambienti di varie dimensioni si innesta, in momenti successivi, su un originario corpo quadrangolare., inizialmente composto da tre ambienti rettangolari sul lato meridionale, anteposti ad un porticato sul lato ovest. La villa connservava anche i resti di anche due piccoli bagni riconoscibili dal sistema a suspensurae, posti a est e ovest della zona residenziale. Il settore occidentale presenta le trasformazioni più profonde durante la fase più tarda, quando si ristrutturò l’area per esigenze di carattere produttivo, alterando l’ipotizzabile divisione iniziale, e la struttura venne ampliata e organizzata attorno ad una grande vasca di mattoni. Nell’atrio fu giustapposto uno spazio porticato delimitato da un muro di recinzione, dove si trovano due vasche per la raccolta delle acque rivestite in cementizio: tuttavia l’elevato numero degli interventi riscontrati e la similitudine delle tecniche edilizie impiegate, non permettono di stabilire la precisa successione cronologica delle diverse azioni. L’unica fase di ristrutturazione certa è databile tra II e III sec. d.C., durante la quale venne risistemato il secondo ambiente, quasi certamente trasformato in triclinio. Pianta edificio da CECCARONI 2011, fig. 1.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo VI d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Vasto ambiente a pianta rettangolare, identificato con il triclinio della villa. Il vano è pavimentato in tessellato policromo.
Lunghezza: 6.50 m – Larghezza: 4.03 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2005 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
Loc. Macerine, villa, triclinio, tessellato bicromo con stralcio di composizione a nido d’ape e soglia a meandro
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tessellato bicromo a motivi geometrici e figurati, a tessere nere su fondo bianco. Il pavimento, preceduto da una fascia con funzione di soglia (decorata con meandri a doppie T, dritte e sdraiate, di svastiche a giro semplice), presenta campo decorato con uno stralcio di composizione a nido d’ape, delineata da trecce e caricata da motivi figurati. L’immagine rivestimento è tratta da CECCARONI 2011, fig. a p. 246.
Cronologia Affidabilità: Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Fascia, con funzione di soglia, decorata con meandri a doppie T, dritte e sdraiate, di svastiche a giro semplice (37d), i quadrati caricati da quadrati concavi sulla diagonale.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 37d – meandro a doppie T diritte e sdraiate di svastiche a giro semplice
Referenza fotografica: immagine da CECCARONI 2011, fig. a p. 246.
Parte dell’ambiente: spazio centrale Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a motivi geometrici e figurati, a tessere nere su fondo bianco. Nel campo (m 2,90 x 2,90), inquadrato da una fascia nera (DM 1y) e da una treccia a tre capi (DM 72b), si colloca un cerchio delineato da una treccia continua a due capi, quasi tangente al quadrato. Questa si svolge a formare uno stralcio di schema triassiale “a nido d’ape” (DM 415b), con sei esagoni circondati da una fascia di tessere nere, il cui lato è di cm 38 (esterno 41 cm), disposti intorno a quello centrale (cm 43). Negli esagoni sono rappresentati figure animali e fantastiche: sull’asse visivo principale si dispone un centauro con tirso nella mano, quindi, in senso orario, una pantera con tirso (o leopardo per la presenza di tessere bianche su tutto il corpo), una figura maschile alata con arco nella mano destra, riconducibile al tipo dell’erote, di nuovo un centauro molto lacunoso, una pantera con tirso e un erote con pedum nella mano destra e piccolo sacco in quella sinistra. Nell’esagono centrale è rappresentata, su fondo scuro, l’immagine policroma di una figura in piedi su un carro trainato da due cavalli bianchi in corsa con un pennacchio verde sulla testa; la biga con ruote a quattro raggi gialli è rappresentata in maniera frontale, tale da schiacciare il parapetto in elementi triangolari visti di prospetto. La figura, con palma a tessere verdi nella mano sinistra e in quella destra probabile corona, di cui rimangono alcune tessere di colore giallo, indossa una tunica di colore azzurro, con cinta gialla alla vita, al di sotto della quale alcune tessere celesti lasciano supporre una veste più chiara. Gli spazi angolari di risulta tra la circonferenza e gli esagoni sono occupati da quattro kantharoi dai quali si diparte un doppio tralcio d’edera, mentre quello tra gli esagoni è riempito da un motivo triangolare a tessere nere; i vasi sono realizzati in forma schiacciata, con poca profondità, e ornati da differenti motivi a tessere bianche che ne sottolineano le singole parti, mentre le anse, ridotte a una sottile striscia, sono rese in maniera decorativa e poco plastica.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 415b – "stralcio" di una composizione triassiale a nido d’ape: in un cerchio e attorno ad un esagono, 6 esagoni adiacenti e 6 esagoni tronchi (triangoli a base convessa) ai margini (qui a treccia a due capi)
Decorazioni vegetali
Motivo
Modulo
tralci di edera
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Kantharos
tralcio d’edera
Figura di
Centauro
tirso
Figura di
Felini
leopardo o pantera
Figura di
Erote
Biga/Quadriga
cavalli
Figura maschile
corona, palma
Referenza fotografica: immagine da CECCARONI 2011, fig. a p. 246.
Borghesi, H. et alii 2006, La villa rustica in località Macerine, in Poco grano molti frutti. 50 anni di archeologia ad Alba Fucens, Sambuceto, pp. 187-191.Ceccaroni, E. 2009, Il mosaico della villa in località Macerine, in Quaderni di Archeologica d’Abruzzo, Firenze, pp. 89-100.Ceccaroni, E. 2011, Continuità e trasformazioni nel territorio fucense: dalla necropoli di Cretaro agli insediamenti nell’ager albensis, in Il Fucino e le aree limitrofe. III convegno di archeologia, Avezzano, pp. 229-256, fig. a p. 246.Ceccaroni, E. 2012, Pavimenti a mosaico dalle città e dal territorio di Alba Fucens e Marruvium, in Atti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011), Tivoli, pp. 105-107, figg. 6-8.
DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: Andreetti, Elisabetta/ Angelelli, Claudia | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2017 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Andreetti, Elisabetta/ Angelelli, Claudia, loc. Macerine, villa, triclinio, tessellato bicromo con stralcio di composizione a nido d’ape e soglia a meandro, in TESS – scheda 18883 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18883), 2015