Il sito archeologico di piazza Sant’Anna, nel centro storico di Teramo, si riferisce ai resti di edifici privati di epoca romana e della successiva cattedrale di Sancta Maria Aprutiensis distrutta da un incendio nel XII secolo. Gli ambienti di epoca romana hanno un dislivello di 0,80 cm rispetto al pavimento della Cattedrale. Alla fine del XIX secolo furono effettuate le prime indagini archeologiche del sito ad opera di Francesco Savini, furono riportate in luce strutture murarie romane riutilizzate poi per la cattedrale atomedievale e dei mosaici pavimentali sotto la chiesa di Sant’Anna. Le indagini archeologiche effettuate nel secolo scorso hanno permesso di ricostruire il quadro storico di tutta l’area che va dall’età imperiale a quella altomedievale. I mosaici interessano tre ambienti di epoca romana, riferibili ad un edificio privato in uso dal I al II sec. d.C., che si trovano esternamente all’antica cattedrale e si affacciano su un’area scoperta a pianta rettangolare, circondata da colonne (delle quali solo nove sono state rinvenute) e con muratura in opus incertum intonacata in rosso. All’interno del colonnato, ma in posizione non centrale, è stata individuata una vasca in opera cementizia per la raccolta dell’acqua piovana, rivestita internamente con cocciopesto di grosso spessore e pavimentata in opus spicatum. Ad una fase successiva appartiene la chiusura degli intercolumni con muri in opus incertum, ad eccezione del punto in asse con la soglia dell’ambiente centrale retrostante, probabilmente in seguito al cambiamento d’uso dell’edificio ed al passaggio dall’uso privato a quello pubblico. Su di un lato vi sono tre ambienti a pianta rettangolare, in asse nel senso della lunghezza e quindi con il lato lungo della vasca, pavimentati a mosaico ed in cementizio a base fittile ed hanno pareti intonacate e decorate con motivi figurati. La planimetria, con il posizionamento dei pavimenti, è quella visibile nella pannellatura illustrativa del sito.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente a pianta rettangolare, con probabile funzione di soggiorno, decorato con pavimento cementizio a base litica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: Fine XIX secolo – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
Piazza Sant’Anna, domus, cementizio con punteggiato di dadi
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Cementizio a base litica a fondo bianco, bordato da una fascia di tessere musive nere (DM 1y) e campo decorato con un punteggiato di dadi neri (DM 103e).
Cronologia – Affidabilità: Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Guidobaldi, F./ Sposito, F. 2013, Cementizi a base litica con cornici lineari a mosaico. Inquadramento tipologico e possibile collocazione cronologica, in Atti del XVIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Tivoli, p. 323, fig. 8.Mancini, M. C. 2010, Pavimenti e decorazioni musive italico-romane di Interamnia Praetuttiorum, in Quaderni di Archeologia d’Abruzzo. Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, Firenze, pp. 75-76.
DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: Angelelli, Claudia/ Sospetti, Anja | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2017 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia