Già in parte scavata fra il 1977 e il 1978, la villa è stata di nuovo oggetto di indagini archeologiche fra 2001 e 2003 condotte dalla Soprintendenza Archeologica di Roma. Del nucleo originario del complesso, in opera reticolata (Fase I, età augustea), sono stati portati in luce i resti di alcuni ambienti, fra i quali parte di un atrio (H, Q), confinante a SO con un corridoio (I-L); verso S, tre vani (M-O) delimitavano un’area porticata, di probabile destinazione utilitaria. Al centro, due ambienti (R-S) e altri vani di dimensioni minori (G, T-Z), collegavano l’atrio al settore termale (A-D, K-Y), quest’ultimo aggiunto in un momento successivo (Fase ii, età adrianea) e nuovamente restaurato forse in età severiana (Fase
III). Resti di strutture in materiali di spoglio, rinvenuti in alcuni ambienti della parte centrale del complesso (G, R, Z), documentano un’ulteriore fase di trasformazione strutturale (Fase iv), probabilmente di età tardoantica o altomedievale. Posizionamento topografico dell’edificio da RICCIARDI 2005, tav. II.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Suburbio, villa di Casale Novelli, pavimento a commesso di laterizi, in TESS – scheda 19016 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=19016), 2015