schedaRegio II, Villa Casali, ambiente termale, lastricato marmoreo Roma ( RM) Scavi condotti nel gennaio dell’anno 1886 per realizzare il nuovo ospedale militare del Celio presso il Casino di Villa Casali portarono alla scoperta di un edificio in laterizio con parete articolata in nicchie, andato distrutto a causa di continui interventi moderni nell’area. Di fronte a tale edificio, forse identificabile con un ninfeo, vennero alla luce, ad una profondità di circa m 3 dal livello moderno, resti pertinenti ad una ricca domus con pareti in reticolato e cinture di laterizio. Tra gli ambienti messi in luce e documentati all’epoca degli sterri è da ricordare una stanza con un pavimento musivo policromo a schema reticolare. Questo venne scoperto nel mese di agosto del 1886 presso il Casino della Villa. Il luogo esatto di provenienza non è conosciuto, per quanto risulta chiaro che il pavimento è stato rinvenuto non sotto, ma esternamente al Casino seicentesco. Il mosaico proverrebbe dunque dall’area S dell’Ospedale Militare, fra i padiglioni 15, 17 e 19, settore non ancora indagato interamente. Sembra invece ormai da escludere la proposta di ascrivere questo pavimento ad uno dei vani della domus di Gaudenzio (CARIGNANI 1993). Dalla stessa area, dove sono stati evidenziati resti di muratura relativa al periodo tardo-repubblicano, proviene anche un frammento di mosaico pavimentale policromo con una treccia a calice venuto alla luce nel 1987 e datato tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C. (CARIGNANI, SPINOLA 1995, p. 407). Il pavimento con cassettoni policromi decorava un ambiente di rappresentanza a pianta quadrangolare (ca. m 6 di lato), con pareti in laterizio e due colonne ioniche, forse trovate nel riempimento, che consentono di ricostruire una facciata con ingresso monumentale (COLINI 1944, p. 233); quando furono chiusi gli intercolumni venne anche realizzato un arco in laterizio supportato dai capitelli. Il pavimento di questo ambiente era un “grossolano mosaico a scaglie di pietra”, ma se ne ricorda un lacerto a “lastricato di marmo” lungo la parete sinistra, non sappiamo se da riferire ad una pavimentazione in opus sectile. In occasione di ulteriori indagini realizzate nel 1888 furono trovati bolli laterizi con la data del 151 d.C., iscrizioni e statue. Purtroppo non è ancora nota la planimetria dell’edificio, probabilmente una domus da collegare ad una elevata committenza, che, a giudicare dai rinvenimenti e dai dati forniti all’epoca della scoperta, sembra aver conosciuto più fasi edilizie. La tipologia del mosaico a cassettoni rimanda alla tarda epoca repubblicana, fase probabilmente da riferire all’impianto dell’edificio che ben concorderebbe con la tecnica edilizia, mentre è forse possibile attribuire al II o III secolo un rifacimento del pavimento dell’oecus, forse in origine realizzato in opus sectile.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici Regio II, Villa Casali, area, tessellato policromo a cassettoni (Collezioni Capitoline) Il tessellato, su fondo bianco e inquadrato da una semplice fascia di tessere nere (DM 1y), presenta una composizione reticolare di quadrati adiacenti, delineati, a formare venti cassettoni quadrati (DM 128c/ DM 138d), inquadrati da cornici policrome di vario tipo (DM 8d, 9a, 11d, 30a) e campiti da motivi diversi su fondo nero. I venti cassettoni (modulo m 0.34) sono inquadrati da reticolato di file di quadrati adiacenti delineati caricati da un quadrato inscritto sulla diagonale. Al centro dei cassettoni si trovano motivi diversi, ma prevalentemente vegetali, risparmiati su fondi scuri (verde, nero, rosso, bruno): si ripetono, ma con lievi varianti, rosette a petali lanceolati, foglioline a quattro petali bilobati, boccioli di rosa, fiori di loto, fiori con corolla a più petali. Alcuni motivi appartengono al repertorio delle armi: uno scudo rettangolare attraversato da una lancia, una pelta a doppia concavità e un elmo gladiatorio affiancato da uno strigile (?). Nel catalogo delle collezioni dell’Antiquarium Comunale il tessellato è illustrato dal Colini con un acquerello (COLINI1929, tav. XVII), conservato nell’Archivio della Commissione Archeologica. Il mosaico, precedentemente collocato nella I sala del Braccio Nuovo di Palazzo dei Conservatori, è stato distaccato e restaurato nel 2000; attualmente è depositato in casse nel Museo della Civiltà Romana.Regio II, Villa Casali, cornice perimetrale in tessellato con treccia a calice Lacerto di pavimento in tessellato, di cui è stata rinvenuta soltanto parte della cornice perimetrale. Il motivo decorativo è una treccia a calice allentata con orlo diritto e occhielli (DM 74h), in tessere bianche delineata da una fila di tessere nere, e campiture interne in tessere vitree e litiche in quattro colori contrastanti (beige, verde, rosso e rosa). Ambiente (L) scoperto nel settore centrale dell’area della ex Villa Casali, che doveva avere funzione termale, dato che veniva ad impostarsi su suspensurae. Non si è certi dell’appartenenza dell’ambiente al medesimo edificio dal quale proverrebbero anche il tessellato policromo con cassettonato ed un pavimento in opus sectile, ma la vicinanza di tali rinvenimenti consente di ipotizzarne una provenienza da un contesto unitario, che avrebbe conosciuto più fasi edilizie dal periodo tardo-repubblicano almeno fino al tardo II-inizi III sec. d.C.. All’epoca della scoperta non sono state fornite notizie più dettagliate sulla tipologia e sulle dimensioni del vano, nè tantomeno su una eventuale presenza di rivestimenti parietali. Manca la documentazione grafica e fotografica.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: archeologici Specifiche di rinvenimento Data: non documentata Regio II, Villa Casali, ambiente termale, lastricato marmoreo Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: non documentato Pavimento a lastre di marmo su suspensurae noto soltanto da citazione bibliografica. Manca la documentazione grafica e fotografica. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo marmoreo) Pavolini, C. et alii 1993, La topografia antica della sommità del Celio. Gli scavi nell’Ospedale Militare (1987-1992), in Mitteilungen des Deutschen Archaologischen Instituts (Roemische Abteilung), Mainz am Rhein, p. 488.
DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Taccalite, Francesca | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2014 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio II, Villa Casali, ambiente termale, lastricato marmoreo, in TESS – scheda 2668 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2668), 2008INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2668
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