La cosiddetta “villa dei mosaici” si estendeva in località Osteriaccia in posizione panoramica sul lago di Massaciuccoli. Il complesso, interpretato come mansio, presenta almeno tre fasi di vita: l’impianto originale relativo all’inizio del I sec. d.C. subì alcune modifiche planimetriche in un momento non precisabile, per essere dotato di un impianto termale intorno alla seconda metà del I sec. d.C. L’edificio si compone di in un settore residenziale sud (ambienti 9-16) e di un settore nord a destinazione termale (ambienti 1-8). Nella prima fase, l’ala residenziale era originariamente connotata da un ampio vano quadrangolare pavimentato in esagonette in cotto (Mass-01), corrispondente all’area successivamente articolata, attraverso la realizzazione di tramezzi murari, dagli ambienti 9-12 e parte del 14. In seguito ai nuovi interventi, la quota di pavimentazione venne rialzata di circa 20 cm e almeno uno dei nuovi ambienti ricavati venne rivestito in tessellato (Mass-I), oggi perduto, ma ricordato in letteratura come “mosaico bianco con fasce nere di contorno e con triangoli o rombi neri nell’interno” (Levi 1935, p. 222). Anche l’apparato decorativo del settore termale della seconda metà del I sec. d.C. prevedeva l’impiego del tessellato, come documentato nel frigidario 1 (Mass-02) e nell’adiacente vestibolo 3 di collegamento con l’apoditerio (Mass-II. Pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 55 p. 104).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Osteriaccia, villa, area ambienti 10-14, tessellato con motivi geometrici (Mass-I) Tessellato a decorazione geometrica oggi perduto e proveniente da uno degli ambienti del settore residenziale (10-14). Si trattava di un “mosaico bianco con fasce nere di contorno e con triangoli o rombi neri nell’interno” (Levi 1935, p. 222) pertinente alla seconda fase edilizia.
Osteriaccia, villa, frigidario 1, tessellato con scena marina (Mass-02) Tessellato bianco e nero a decorazione figurata, associato ad un rivestimento parietale in lastre marmoree e interrotto centralmente dal chiusino di scarico con spallette in laterizio. Il tessellato è bordato da una fascia nera estesa fino alle pareti, seguita da quattro fasce alternatamente bianche e nere. Il campo rettangolare presenta una scena marina animata da figure rese in silhouette nera su fondo bianco: su ciascuno dei due lati lunghi, due capri marini sono rappresentati mentre nuotano in senso opposto, mentre sui lati brevi compare un grande calice vegetale impostato su una corona di foglie di acanto; internamente, separate dal chiusino centrale, sono infine delineate due coppie di delfini con le code intrecciate
Vestibolo 3: di forma rettangolare allungata, l’ambiente collega l’apoditerio con il frigidario. Oltre al rivestimento in tessellato pavimentale, sono conservate le soglie in marmo, in una delle quali è ancora visibile sull’orlo destro un cardine a vaschetta rotonda.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, p. 105.Lera G. 1966, in Ricerche in provincia di Lucca, 106 ss..Levi D. 1935, in Massarosa (Lucca). Ruderi di edifici romani presso Massaciuccoli, 211 ss..Masseria, C. 1992, in Atlante dei siti archeologici della Toscana, Roma, 47, n. 60.2.