scheda

Casa del fondo Puppi, vano 3, p.c. 413, pavim. in cotto
Aquileia ( UD )


Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nella zona settentrionale della città antica, 60 m circa a sud-est del grande torrione pentagonale delle mura urbiche; nella città moderna l’area è ubicata 210 m circa ad est di via Giulia Augusta e 240 m circa a nord di via delle Vigne Vecchie, nel fondo Puppi, p.c. 413. L’edificio è stato solo parzialmente scavato e sono stati messi in luce tre vani adiacenti tra loro: a nord un’ampia sala absidata (vano 2), ornata da un mosaico, a sud un vano con pavimento in tessellato (vano 1) e un vano con pavimento in cotto (vano 3). Alla fase più antica, da ascriversi tra la fine del I e l’inizio del II sec.d.C., appartiene il vano 1, mentre ad una seconda fase, collocabile tra il IV e il V sec.d.C., appartengono gli altri due ambienti. Ad epoca tarda si deve anche attribuire il rivestimento in cubetti di cotto dell’abside del vano 2, da interpretare come rifacimento. Nella pianta conservata presso l’Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico di Aquileia (cassetto 2, n.23) si rileva infine che un lacerto in tessellato (o in cubetti di cotto?) è stato rinvenuto a nord dell’abside del vano 2 ed è verosimile che appartenesse ad un quarto vano del complesso, non collocabile cronologicamente. Per quanto concerne le tecniche edilizie, si osserva che i muri perimetrali nord ed est del vano 2, dello spessore di 0,45 m, sono in laterizio e si conservano per un’altezza massima di qualche decimetro; del muro sud restano invece scarsi avanzi: è spesso 0,30 m, ed incorpora anche tegole frammentate (fatto che suggerisce un rifacimento). La datazione del complesso si basa sullo stile dei mosaici. La pianta presentata è tratta da Novello, c.s.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Casa del f. Puppi, vano 2, p.c. 413, tess. con cerchi, pelte, delfino
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello rettangolare scandito in due riquadri. Il riquadro minore, bordato da fasce bianche e nere, è decorato da una composizione ortogonale su fondo bianco di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente diritte e sdraiate, a tre colori contrastanti, le coppie a colori alterni. Il riquadro maggiore, bordato da una fascia nera e da una fascia di denti di sega dentati, è ornato da una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, i fusi campiti. I quadrati concavi sono caricati da crocette nere. La composizione è interrotta al centro da un quadrato delimitato da una fascia scura, che raffigura un cantharus policromo da cui fuoriescono due racemi di hedera. Il pavimento dell’abside è decorato da un delfino assai mutilo, su fondo bianco.

Casa del fondo Puppi, vano 1, p.c. 413, tessellato con stella
Il mosaico, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco al cui centro si trova un pannello quadrato, bordato da fasce bianche e nere alternate e da una coppia di file di archi opposti e sfalsati (ornati di edera) e decorato da una stella di otto parallelogrammi iscritta in un quadrato, determinante negli angoli quadrati e triangoli sui lati. I parallelogrammi e i triangoli sono ornati da una figura omologa, i quadrati sono caricati da motivi geometrici (un quadrifoglio e un quadrilobo di pelte attorno a un cerchio). L’immagine presentata è tratta da Brusin 1937-1938.

Casa del fondo Puppi, vano 2, p.c. 413, pavimento in cotto
Al di sotto del piano del tessellato nell’abside è stato rinvenuto un lacerto in cubetti di cotto, ascrivibile ad una fase precedente del pavimento.

Casa del fondo Puppi, vano 4, p.c. 413, pav. in cotto
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto.

Vano 3. Dell’ambiente si conserva un lacerto della pavimentazione in cubetti di cotto e tratti dei muri. La datazione si basa su quella dei tessellati vicini, posti ad una quota leggermente inferiore e quindi forse più antichi.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1937 – Ente responsabile: SA TS

Casa del fondo Puppi, vano 3, p.c. 413, pavim. in cotto

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo?
Cromia: monocromo

Si conserva un lacerto di pavimento in cubetti di cotto, a ordito di filari paralleli e obliqui. Se ne ignora la sorte.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 
 

Referenza fotografica: da Brusin 1937-1938.
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: situ

Brusin, G. 1937-1938, Scavi dell’Associazione, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, c. 55 , fi g.4.
Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, p. 68.
Verzár-Bass, M./ Mian, G. 2001, Le domus di Aquileia, in Abitare in Cisalpina. L’edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana, Atti della XXXI settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 23-26 maggio 2000), Trieste, p. 612 e nota 49.

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Casa del fondo Puppi, vano 3, p.c. 413, pavim. in cotto, in TESS – scheda 2828 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2828), 2007

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2828


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