Villa marittima a padiglioni ubicata lungo la via Aurelia e sviluppata dall’uccellina fino al mare. L’assenza di scavi sistematici consente solo una ricostruzione approssimativa dell’organizzazione planimetrica dell’edificio indagato già a partire dal XIX secolo. Questo si articola in una zona residenziale (“le terme”) caratterizzata da un lungo corridoio che separa un settore orientale, adibito probabilmente a funzioni termali, da uno occidentale propriamente residenziale. A ridosso del lato settentrionale sono emersi diversi ambienti di servizio con pavimento in opera spicata; ad ovest, una grande cisterna (“i Casaloni”) doveva alimentare l’intero impianto. Altri pavimenti in opera spicata sono emersi nel settore meridionale della villa, nei pressi della chiesa di Madonna delle Grazie; ancora più a sud, infine, sono stati riconosciuti due ambienti con pavimentazione in tessellato, oggi perduti, ma documentati da disegni e fotografie. Il rinvenimento di una fistula in bronzo con iscrizione databile tra il 102 e il 104 d.C. e di bolli laterizi riferibili a questo orizzonte cronologico suggerisce di datare l’edificazione della villa o una sua ristrutturazione in età traianea, come confermato dalle tecniche edilizie (paramento in opus reticulatum con ricorsi di laterizi) e dall’analisi stilistica dei due rivestimenti in tessellato (pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 105 p. 158).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1915
Talamone, Madonna delle Grazie, villa, tessellato con composizione ad alveare di quadrati e triangoli (TalMdG-02)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Tessellato a decorazione geometrica bordato da una fascia nera adiacente alla parete, seguita da una fascia bianca e da una fascia nera. Il campo è decorato da una composizione ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti con effetto di dodecagoni intersecantisi. I quadrati, in nero, sono campiti internamente da un rettangolo giallo; gli esagoni centrali, campiti in bianco, sono invece decorati centralmente da un piccolo triangolo di tessere verdi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 159;285-286;451;453;457, tav. CVIII,3.Ciampoltrini, G. 1994, in Mosaici del II secolo d.C. nell’Etruria centrale marittima, 2, cat. n.2.1, figg. 2, 18.3.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Bueno, Michele, Talamone, Madonna delle Grazie, villa, tessellato con composizione ad alveare di quadrati e triangoli (TalMdG-02), in TESS – scheda 3465 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3465), 2014