scheda

Villa del fondo Tuzet, vano B, p.c.124/7, tessellato
Aquileia ( UD )


Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova in un’area suburbana a sud-ovest della città antica, 20 m circa a sud del fiume Natissa e 400 m circa a sud-ovest dell’anfiteatro; nella città moderna è ubicato 20 m circa a sud di via Curiel, 260 m circa ad ovest di via Gramsci, nel fondo Tuzet, p.c. 124/7. Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri suburbani a sud-ovest della città antica, all’esterno delle mura urbiche, 400 m circa a sud-ovest dell’Anfiteatro, 25 m circa a sud del fiume Natissa; nella città moderna l’area è ubicata 20 m circa a sud di via Curiel e 260 m circa ad ovest di via Gramsci. L’edificio, scavato solo in piccola parte, è conosciuto come Villa Tuzet e presenta diverse fasi edilizie. Le prime indagini del Berndorf all’inizio del XX secolo sono state seguite da quelle di G. Brusin. Alcune murature sono state distrutte con le mine dai proprietari del fondo alla fine del XIX secolo. Sono state portate in luce alcune fondazioni in pietrame calcareo legato da malta, sporadici resti dell’alzato in laterizio e solamente un paio di vani con le pavimentazioni ancora in situ. Il vano A, a nord del complesso, presenta il pavimento in tegole ed è stato attribuito ad un edificio eretto dopo la distruzione delle terme. Poco ad ovest è stata scoperta una fila di sei pilastrini con orientamento approssimativamente nord-sud, verosimilmente pertinenti ad un porticato, incorporato in una fase successiva in un muro lungo il quale sono stati scoperti numerosi frammenti di fregi fittili. Procedendo verso sud si incontrano un ambiente rettangolare (vano B) pavimentato a mosaico, e una serie di vani, di cui il principale pare una sala absidata (vano C) con forse una vasca nella nicchia; ancora più a sud è stata messa in luce un’altra sala absidata molto ampia (vano D). Del tutto ignota è la destinazione di un edificio circolare (diam. 10,50 m.), realizzato in una fase successiva (vano E) rispetto al vano C. Ad est di queste strutture si estende una vasca (vano F) assai vasta, nel cui riempimento si sono rinvenuti numerosi materiali e alcuni lacerti musivi. I rinvenimenti indicano che il complesso era decorato da terrecotte architettoniche tipo “Campana”, stucchi e da affreschi di III stile. Brusin e Bertacchi propendono per l’identificazione con un complesso termale, mentre Strazzulla 1982-83 ritiene più verosimile l’appartenenza delle strutture ad una ricca villa suburbana, con un’area residenziale ad est (settore del vano D) e un giardino ad ovest (dove si trova la vasca F). Brusin 1929 suggerisce di datare la prima fase edilizia, sulla base dello stile materiale scoperto, tra la fine del I e l’inizio del II sec.d.C., mentre Strazzulla 1982-83 ad età augustea. L’immagine presentata è tratta da Brusin 1929, fig.1.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Villa del fondo Tuzet, vano F, p.c. 124/7, tessellato parietale
Si sono rinvenuti numerosi framm. pertinenti a cornici di un mosaico parietale. Tipo 1: una fila di cappe racchiusa tra due bastoncini tortili in pasta vitrea; segue una fila di fiori su fondo turchese e una fila di cappe racchiusa da bastoncini tortili. Tipo 2 (Brusin 1929, fig.15): un solo lacerto, simile ai precedenti. Tipo 3: due file di cappe separate e racchiuse da bastoncini vitrei. Tipo 4: velario policromo. Tipo 5: resti di palmette. Tipo 6: un bastoncino tortile seguito da una fascia di onde correnti, una linea di tessere, due bastoncini tortili e una fascia in tessellato; seguono due bastoncini tra i quali si estende una linea di tessere. Tipo 7: un bastoncino tortile seguito da una fascia ornata da due grifi ai lati di un’anfora e da una fascia decorata da una fila di archi caricati da elementi vegetalizzati e delimitata da bastoncini tortili. Ad un campo musivo, infine appartengono forse alcuni frammenti con tralci di vite e volatili (cfr. l’imm. da Brusin 1925, tav.V).

Villa del fondo Tuzet, vano F, p.c.124/7, tessellato
Sono venuti in luce i resti di un mosaico con tessere bianche di cui si ignora la sorte.


Vano B. Dell’ambiente rettangolare sono venute in luce parte della pavimentazione musiva e parte delle fondazioni murarie.

Lunghezza: > 6.70 m – Larghezza: > 4.0 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
inizio XX secolo; 1925 – Ente responsabile: SA TS

Villa del fondo Tuzet, vano B, p.c.124/7, tessellato

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: policromo

Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco bordato da fasce bianche e nere alternate, un meandro di svastiche a giro semplice e di una treccia a due capi policroma con nodi serrati, su fondo scuro. Al momento della scoperta il pavimento mostrava un velo di incrostazione calcarea.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: > 6.70 m; Larghezza: > 4.0 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 38c – meandro di svastiche a giro semplice e quadratiquadrato
DM 1t – linea tripla
var. DM 71a – treccia a due capi policroma con nodi serrati, su fondo scuro
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1i – linea doppia
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 
 

Referenza fotografica: da Brusin 1929.
Brusin, G. 1929, Aquileia. Scavo parziale di terme, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., p. 111 , fig. 1, B e figg. 3-4.
Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, pp. 65-66, Aquileia 124.
Strazzulla, M.J. 1982-1983, Sistemi decorativi privati di età augustea: una villa imperiale ad Aquileia?, in Annali della Facoltà di Lettere e Filosoafia di Perugia, p. 466 e nota 4.

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Villa del fondo Tuzet, vano B, p.c.124/7, tessellato, in TESS – scheda 3680 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3680), 2007

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3680


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