Edificio residenziale rinvenuto nel 1884 nell’attuale Via Lanza durante lo sterro per la realizzazione del quartiere Esquilino, dotato di un ninfeo e di un impianto termale (FUR, f. 23; Lanciani in NSc 1884, pp. 153-154; 189-190; BCom, XII, 1884, pp. 39-60, tavv. IV-V). Tre ambienti, verosimilmente pertinenti al medesimo edificio per posizione, orientamento e funzione, sono stati portati alla luce nell’ambito dell’attività di controllo condotta dall’Ufficio della Carta dell’Agro Romano e della Nuova Forma Urbis Romae della Sovrintendenza Comunale, il 21 febbraio 2000, in una trincea aperta nel tratto di via Lanza, alll’incrocio con via Merulana (presso il civico 111) (ZEGGIO 2000, pp. 299-302). Uno di questi vani presentava un rivestimento parietale e pavimentale in opus sectile, parzialmente conservato, da ritenere pertinente ad un rifacimento tardo del complesso. Manca nell’edito la documentazione fotografica, mentre è presenta una ricomposizione planimetrica del complesso realizzata durante le indagini del 2000.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ninfeo annesso alla domus, del quale sono state portate alla luce solo alcune strutture, tra le quali un ambiente (del quale non è nota interamente la planimetria) con due fasi edilizie, la più recente in opera listata attribuibile alla fine del III o all’inizio del IV secolo d.C.; è da riferire a tale seconda fase una zoccolatura parietale in marmo ed un pavimento in opus sectile (S. Zeggio, in BCom, CI, 2000, p. 301 e pianta p. 299, fig. 1, n. 5). Manca la documentazione fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2000/02/11 – Ente responsabile: SS RM
Regio V, Via Lanza, pavimento a commesso di marmi policromi
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: non documentato Cromia: policromo
L’esistenza del pavimento a commesso di marmi policromi è documentata dal rinvenimento, nell’ambiente di pertinenza, di numerosi frammenti di marmo bianco e policromo: si tratta per lo più di marmi di colore bianco, soprattutto lunense, ma anche policromo (portasanta, serpentino, africano, cipollino), in lastre e mattonelle sia piccole che grandi (lastre da rivestimento parietale e pavimentale). Solo alcuni frammenti restavano visibili nell’ originaria collocazione all’interno del vano. Manca la documentazione grafica e fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Lanciani, R. 1884, Roma. Rinvenimenti a via Lanza, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, pp.39-60, tavv. IV-V.Zeggio, S. 2000, Rinvenimento in Via G. Lanza, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, pp. 299-302.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Regio V, Via Lanza, pavimento a commesso di marmi policromi, in TESS – scheda 3878 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3878), 2008