Edificio residenziale o pubblico, distrutto in occasione della costruzione, in età alto augustea, di un peristilio adiacente al lato Sud Ovest della Casa di Livia. Di esso rimangono solo i lacerti di pavimentazione musiva, rinvenuti al di sotto del cementizio di fondazione del peristilio. Nonostante i lacerti siano stati rinvenuti isolati e distanti l’uno dall’alto, si suppone che siano pertinenti complessivamente a tre ambienti. Pianta edificio tratta da MORRICONE MATINI 1967.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio X, Palatino, edificio sotto il peristilio a SO della Casa di Livia, vano A Al vano A sono attribuiti due frustoli di mosaico, seppure i due frammenti sono privi di continuità l’uno con l’altro. In comune i due frammenti hanno il tessellato bianco del campo. Un frammento, di 1.30 x 1.10 m presenta il solo tessellato bianco; nell’altro frammento, che misura 1.30 x 1 m è conservato un tratto di tessellato bianco analogo al precedente, inoltre una fascia con motivo a "cancellum". Adiacente a questa è un tratto di mosaico con tessere disposte "a canestro" e scaglie policrome inserite pertinente ad ogni evidenza alla pavimentazione del contiguo Vano B.
Ambiente B: quattro frammenti di mosaico, rinvenuti in fondo ai saggi III, IV, V e VI del 1924, sembrano pertinenti ad un’unica unità decorativa e, pertanto, attestano la presenza di un ambiente di notevoli dimensioni.
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: 1924 – Ente responsabile: SS BAR
Regio X, Palatino, edificio a SO della Casa di Livia, Vano B
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: policromo
Al vano B sono attribuiti quattro frammenti di mosaico, privi di continuità l’uno con l’altro, ma evidentemente pertinenti allo stesso pavimento per la tipologia dell’ornato. Due di essi (di 1.40 x 1 m e di 1.10 x 1.20 m) sono riferibili al campo centrale, i restanti due (di 1.20 x 0.80 m e di 1.65 x 1.40 m) sono pertinenti alla cornice a meandro. I tratti superstiti consentono di ricostruire un mosaico bordato da un’ampia fascia di tessellatot a stuoia punteggiato di e inserti e cornice a meandro prospettico; il campo, separato dalla cornice tramite un’ampia fascia di tessellato bianco a ordito di filari paralleli, è in tessellato con inserti misti di calcare e marmo (breccia corallina, lapislazzuli, alabastro, cipollino) tagliati in forma abbastanza regolari (rombi e rettangoli), su fondo policromo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a tessere oblunghe (cd. a stuoia) con inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.7-1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 42c – meandro di svastiche a giro semplice e quadrati in prospettiva
DM 104d – tessellato di tessere oblunghe (a stuoia) con inserti
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a tessere oblunghe (cd. a stuoia) con inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-0.8 e 1.2-1.7 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 104a – scutulatum su fondo policromo di tessere irregolari a canestro
Referenza fotografica: Da Morricone Matini 1967, tav. XXVII n. 25.
Blake, M.E. 1930, The Pavements of the Roman Buildings of the Republic and Early Empire, in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, pp. 55, 58-59, 72, 87.Blake, M.E. 1947, in Ancient Roman Construction in Italy from the prehistoric period to Augustus, Washington D.C., p. 148.Lugli, G. 1965, in Studi minori di topografia antica, Roma, p. 275.Morricone Matini, M.L. 1967, in Regione Prima. Roma: Reg. X, Palatium (Mosaici Antichi in Italia), Roma, pp. 33-34, 36-38, nn. 25-28, figg. 11-12, tavv. XXVI-XXVII.Pernice, E. 1938, in Die hellenistische Kunst in Pompeji VI. Pavimente und figürliche Mosaiken, Berlin, p. 19.Sanzi Di Mino, M.R. 1987, Pavimentazioni a Roma e nel Lazio, in Roma repubblicana dal 270 a.C. all’età augustea, catalogo della mostra, Roma, p. 55, fig. 6.
DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Rossini, GIovanna | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2017 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: D’Anna, Carmen
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rossini, GIovanna, Regio X, Palatino, edificio a SO della Casa di Livia, Vano B, in TESS – scheda 4889 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4889), 2008