Resti di una domus nell’area compresa tra via Sacra, Clivo Palatino e Lucus Vestae, facente parte di un quartiere di abitazione. I resti di questa casa (Casa VIII) si sono conservati in una misura molto parziale a causa delle opere di distruzione e degli sbancamenti condotti per la costruzione di una nuova dimora verso la metà del I secolo a.C., che hanno obliterato totalmente il settore occidentale dell’edificio. Le strutture di fondazione sono in opera cementizia, così gli elevati con paramenti in opera incerta. Il fronte, affacciato sulla Sacra via, situato al di là della fondazione dei portici neroniani, era in opera quadrata di tufo. Poiché quest’ultimo si trova al di fuori degli scavi condotti dal Carandini, gli unici indizi per conoscerne l’aspetto provengono da una pianta fatta disegnare da Giacomo Boni in un anno imprecisato, che tuttavia contiene un numero molto esiguo di resti. La costruzione di questa casa comportò la demolizione della domus più occidentale di un isolato preesitente, edificato alla fine VI secolo a.C. (Casa IV). Dell’elevato in opera quadrata del muro, in blocchi di tufo litoide lionato, si conservano per una sola assise alcuni brani presso il limite meridionale dello scavo. La casa si estendeva su una superficie di mq 800 ca.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (1° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Regio X, Palatino, via Sacra, Casa VIII, ambiente 130, cementizio decorato con tessere Cementizio dello spessore di cm 2 di media, di calce e frammenti finemente triturati di terracotta (che misurano massimo cm 2 x 2), messo in opera per settori e coperto da una scialbatura di colore rosso, quindi cosparso di tessere e finemente lisciato. La balza marginale (profonda cm 21) è vuota, il campo è bordato da una linea singola e decorato da una composizione ortogonale di meandri e svastiche a doppio giro.
Regio X, Palatino, via Sacra, Casa VIII, ambiente 131, cementizio Cementizio dello spessore di cm 2 di media, di calce e frammenti finemente triturati di terracotta (che misurano massimo cm 2 x 2), messo in opera per settori e coperto da una scialbatura di colore rosso, quindi cosparso di tessere e scaglie e finemente lisciato. Presenta due unità decorative, una con tessere rettangolari sparse di palombino e scaglie poligonali di calcare azzurro e nero (conservata per m 2 x 1,20), l’altra con reticolato di rombi compreso entro una cornice di cementizio vuoto (conservata per m 2,15 x 1,35). La prima unità è stata interpretata come balza marginale (Papi, E. 1995).
Regio X, Palatino, via Sacra, Casa VIII, ambiente 132, cementizio Pavimento in cementizio a base fittile conservato per m 3,20 x 2,5, decorato con scaglie di palombino e di calcare azzurro e nero violaceo, di forme poligonali irregolari e dotato di una balza marginale vuota, della larghezza di cm 21 circa. La superficie pavimentale era ricoperta da un sottile strato di stucco rosso.
Regio X, Palatino, via Sacra, Casa VIII, ambiente 133, cementizio Cementizio dello spessore di cm 2 di media costituito da calce e frammenti finemente triturati di terracotta (che misurano massimo cm 2 x 2), messo in opera per settori e coperto, ancora fresco, da una scialbatura di colore rosso, quindi decorato con tessere di palombino e calcare inserite irregolarmente e infine lisciato accuratamente.
Ambiente 200, di ignote dimensioni e funzione. Adiacente all’ambiente 133, rispetto al quale si trova a Sud, e conservante tracce della pavimentazione in cementizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (1° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1985
Regio X, Palatino, via Sacra, Casa VIII, ambiente 200, cementizio
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: bicromo
Cementizio di cui si conserva un frustolo di cm 25 x 60. Il cementizio è spesso cm 2 di media, costituito da un battuto di calce e frammenti finemente triturati di terracotta (che misurano massimo cm 2 x 2), messo in opera per settori e coperto da una scialbatura di colore rosso, quindi cosparso di tessere di palombino e finemente lisciato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (1° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: strato di argilla sabbiosa mista a pietre di piccole dimensioni Spessore: oltre m 0,50
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: 3-4 cm
Papi, E. 1995, I pavimenti delle domus della pendice settentrionale del Palatino (VI-II secolo a.C.), in Atti del II Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera (IM), pp. 330-343; p. 346.