
Nel corso della I fase, compresa tra l’età tardo-repubblicana e quella augustea, l’abitazione sembra centrata sulla corte scoperta 1, pavimentata in cubetti di cotto, su cui si affacciano gli ambienti 2-5: le stanze 2 e 3 presentano una pavimentazione in tessellato bicromo con pannello a decorazione geometrica, la grande sala 4 ripropone la stessa decorazione con il pannello decentrato rispetto ad entrambi gli assi, mentre il vano 5 è privo di rivestimento pavimentale.
Nel corso della II fase, corrispondente al I sec.d.C., l’abitazione originaria conosce, oltre a una serie di interventi di ristrutturazione degli ambienti esistenti, anche un considerevole ampliamento verso S. Si registrano la costruzione di una struttura muraria nella corte 1, la pavimentazione in tessellato del vano 5 e un rattoppo in cubetti di cotto del tessellato nel vano 3; nella sala 4 si impostano una pavimentazione in cotto nel settore O e i pilastrini di un’intercapedine.
A E della sala vengono realizzati un secondo spazio scoperto, la corte 6 che forse ospitava un piccolo giardino come hanno fatto pensare i resti di tronco ivi rinvenuti, e l’ambiente 7 con pavimento in battuto e pianta mistilinea con almeno due nicchie, una emiciclica e l’altra rettangolare, distribuite sui due lati superstiti forse un ninfeo: Croce Da Villa 2001, p. 177). Forse a questo momento si deve pure far risalire il corridoio 8, collocato appena ad E del cortile 6, che presenta una pavimentazione in cotto.
Dopo un momento di abbandono e obliterazione, probabilmente in seguito ad un episodio di natura alluvionale, nel corso del III sec.d.C. gli ambienti 1, 4, e 8 sono attraversati da una lunga fossa di spolio emiciclica. Il cortile 6 viene forse ripartito in più ambienti, anche se gli unici resti pertinenti a questo momento sono un muretto e un lacerto pavimentale in cubetti di cotto non sufficienti a chiarire meglio la situazione. Di certo è la parte meridionale ad essere maggiormente frequentata: qui vengono aggiunti l’ambiente 9 le cui pareti settentrionali obliterano quelle del cortile 6 e del vano 7, e i vani 10, forse una corte, e 11 (per la descrizione della domus e la planimetria si rimanda a M. Annibaletto, Schede, in "Atria longa patescunt (Virg., Aen., II, 483). Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana", Roma 2010).
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Pavimentazione in cubetti di cotto.
Domus dei signini, ambiente 2, tessellato con pseudoemblema
Il pavimento è un tessellato bianco con bordo nero e pannello in tessellato, quest’ultimo decentrato rispetto all’asse maggiore dell’ambiente. Il pannello è decorato da uno pseudo scudo di triangoli, in un quadrato, a 4 settori delimitati dalle diagonali; i settori sono a pseudo scacchiera di triangoli isosceli rettangoli, le diagonali a linee di spine.
Domus dei Signini, ambiente 3, tecnica mista
La pavimentazione, che poggia su un vespaio in grandi ciottoli di fiume, è in cementizio con bordatura in tessellato, e pannello centrale in tessellato decorato da un motivo geometrico a pale di mulino.
Domus dei Signini, ambiente 4, tecnica mista
Superficie in cementizio a base litica con punteggiato di crocette bicrome, interrotta da uno pseudoemblema con pseudo-scudo di triangoli a quattro settori, in colori contrastanti, delimitati dalle diagonali; al centro ramoscello d’alloro con tre foglie.
Domus dei Signini, ambiente 5, tessellato bicromo
La superficie pavimentale si presenta in un pessimo stato di conservazione. Si tratta di un tessellato bianco delimitato da un’alternanza di fasce bianche e nere.
Domus dei Signini, corridoio 8, cubetti di cotto
Pavimento in cubetti di cotto.
Domus dei signini, corte 6, cubetti di cotto
Pavimento in cubetti di cotto.
Infine nel corso del III sec.d.C. viene realizzata una struttura (muraria o di canalizzazione) di cui resta forse solo la fossa di spolio ad andamento emiciclico.
Lunghezza: 8,60 m – Larghezza: 5 m
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Superficie in cementizio a base litica con punteggiato di crocette bicrome, interrotta da uno pseudoemblema con pseudo-scudo di triangoli a quattro settori, in colori contrastanti, delimitati dalle diagonali; al centro ramoscello d’alloro con tre foglie.
Data: 1976-1977; 1984 – Ente responsabile: SA PD
Domus dei Signini, ambiente 4, cubetti di cotto
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Pavimento in cubetti di cotto.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
tessellato
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5108