Fra il 1998 e il 2002 vennero intrapresi, da parte degli Istituti nordici di Roma, gli scavi di una villa situata lungo le sponde sud-occidentali del lago di Nemi in località S. Maria (n. 4). Gli scavi, eseguiti per trincee, misero in luce tre aree d’interesse: l’area centrale, che costituisce il nucleo abitativo, l’area settentrionale, caratterizzata dalla presenza di un edificio termale, e il settore meridionale, dove venne messa in luce un’esedra ed altri settori abitativi della villa emersi nella p. c. 178. Il complesso si dispone su terrazze di cui quella principale (m 260 x 60), parallela alle rive del lago, è costruita mediante strutture di terrazzamento in opera quasi reticolata. Sono state individuate quattro fasi di utilizzo e due fasi d’abbandono. La prima fase (FASE I), risalente all’ età tardo-repubblicana (50 a.C. ca.) vede la costruzione di un ampio portico a "pi greco", di un peristilio chiuso (m 5 x 4) e di alcuni ambienti vicino ad esso con pavimentazione in opus sectile (trincea CE). La seconda fase (FASE II), di prima età imperiale, è caratterizzata da un rifacimento totale dell’edificio, con l’aggiunta, lungo la facciata nord del portico, di piccole stanze pavimentate con mosaici geometrici in bianco e nero (trincee CA e BA). Durante la terza fase (FASE III), risalente ad epoca neroniano-flavia (50-80 d.C. ca.), vengono addossati 59 fornici all’originario terrazzamento, viene costruita una cisterna, l’esedra nel serttore meridionale e, per quanto riguarda l’area abitativa, vi è l’aggiunta di altri ambienti pavimentati con mosaici geometrici bianchi e neri (trincee DD, DA, CI). Con l’età adrianea (FASE IV: anni ’20 del II secolo d.C.) avviene la ricostruzione di alcuni ambienti e la loro ripavimentazione con un rivestimento in opus sectile. A questa fase va ascritta, inoltre, la realizzazione del complesso termale nell’area nord-orientale della villa. Quest’ultima viene abbandonata nel secondo quarto del II secolo d.C., forse in seguito ad una catastrofe naturale, e spoliata dei suoi materiali. Nel VI secolo d.C. (FASE V) le strutture ormai in disuso della villa vengono utilizzate come luogo di sepoltura. In età medievale (FASE VI) viene impiantata una fornace all’interno dell’edificio termale. Per quanto riguarda l’appartenenza di questo complesso, la vicinanza con l’area del ritrovamento delle navi di Caligola e con il Santuario di Diana Nemorense, lascia ipotizzare che si tratti della villa di Cesare, nota dalle fonti, passata in un secondo momento nelle mani della famiglia imperiale, e nella quale amava soggiornare l’imperatore Caligola. La pianta dell’edificio è una rielaborazione da GULDAGER BILDE 2003, p. 260, fig. 3. La pianta della località dell’edificio è su base IGM 150 III SE.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Pavimento in tessellato geometrico a fondo bianco con esagoni neri che formano un motivo a nido d’ape delineato.
Villa, loc. S. Maria, amb.11, trin. CI, mosaico stelle a quattro punte
Pavimento in tessellato geometrico bianco e nero, parzialmente indagato, caratterizzato da un motivo a stelle a quattro punte tangenti. Il bordodel rivestimento è caratterizzato da una fascia monocroma nera.
Villa, loc. S. Maria, corte 1, pavimento opus sectile
Pavimento in opus sectile, parzialmente conservato, rinvenuto nella trincea DB, realizzata lungo il lato nord-orientale dell’ambiente, e nella trincea AT, presso l’angolo sud-orientale. Il pavimento è caratterizzato da un motivo a isodomo listellato in lastre di portasanta e listelli in pavonazzetto. Il tratto pavimentale rinvenuto all’interno della trincea AT è connotato dall’impiego di formelle di modulo più grande, delle quali si conservano solo le impronte. Non è chiaro se il tratto rinvenuto nella trincea AT faccia parte di un’unità decorativa separata dalla restante pavimentazione.
Villa, loc. S. Maria, triclinio 2, pavimento opus sectile
Pavimento in opus sectile caratterizzato da un motivo ad isodomo listellato. Non è noto il tipo di marmo impiegato.
Villa, loc. S. Maria, trincea CA, vano 4, tessellato con motivo "QrQ"
Pavimento in tessellato bicromo a motivi geometrici. Il rivestimento, del quale si conserva solo un breve tratto, è decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli attorno ad un quadrato nero.
Villa, loc. S. Maria, trincea CA, vano 5, tessellato "QrQ"
Pavimento in tessellato geometrico bianco e nero a composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli attorno ad un quadrato nero.
Villa, loc. S. Maria, trincea CE, opus sectile quadrati e rombi
Dell’originario rivestimento rimangono in situ solo alcuni listelli neri, mentre la restante decorazione è deducibile dalle impronte lasciate sullo strato preparatorio. Si tratta di un motivo a modulo quadrato listellato con formelle quadrate decorate da quadrati listellati inscritti in diagonale (Q2).
Villa, loc. S. Maria, vano 10, trincea CI, tessellato con quadrati
Pavimento in tessellato geometrico bianco e nero caratterizzato da un motivo a croci adiacenti composte da quattro squadre delineate, formanti quadrati delineati e ribattuti. La composizione è bordata da una fascia in tessellato bianco seguita da una fascia monocroma nera.
Villa, loc. S. Maria, vano 12, trincea DA, opus sectile triangoli
Pavimento in opus sectile (1) a piccolo modulo caratterizzato da fasce listellate in marmo bluastro con motivo a spine rettilinee ottenute mediante triangoli di ardesia e giallo antico.
Villa, loc. S. Maria, vano 13, trincea DA, opus sectile a rombi
Pavimento in opus sectile a rombi affiancati in portasanta. Lungo il margine attiguo alla soglia vi è una fila di triangoli alternati in marmo bluastro. La soglia che divideva l’ambiente dal vano mediano venne depredata in antico.
Villa, loc. S. Maria, vano 14, trincea DA, tessellato
Pavimento in tessellato di cui rimangono scarsi lacerti lungo le pareti del vano. Non è specificata la decorazione.
Villa, loc. S. Maria, vano 6, trincea DD, pavimento opera spicata
Pavimento in opera spicata.
Villa, loc. S. Maria, vano 7, trincea DD, pavimento con emblema
Pavimento in tessellato geometrico bianco e nero con composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali, delineati, attorno ad un quadrato. Durante la quarta fase costruttiva della villa, venne inserito al centro della pavimentazione un emblema circolare, inscritto all’interno di un riquadro, raffigurante uccelli esotici, alternati a foglie e palmette stilizzate. Su uno dei lati del riquadro si legge l’iscrizione del mosaicista che ha eseguito l’opera.
Villa, loc. S. Maria, vano 8, trincea DD, tessellato bianco
Pavimento in tessellato bianco delimitato da una fascia monocroma nera.
Villa, loc. S. Maria, vano 9, trincea DD, mosaico a meandro
Pavimento in tessellato bianco e nero, parzialmente indagato, campito da una composizione ortogonale di meandri di svastiche a doppie T.
A nord della corte (1), al di sotto del pavimento del triclinio (2) nella trincea CE, vennero ritrovati i resti di un muro di fondazione perpendicolare al muro di sostruzione della terrazza. A sud del muro vennero scoperte tracce pertinenti a due stanze in opus sectile e all’apertura di una porta. Anche se non si conserva il rivestimento, è possibile dedurre la tipologia decorativa dalle impronte lasciate sullo strato preparatorio, che, nel caso della prima stanza, delineano un motivo a quadrati listellati. L’ambiente individuato è ascrivibile alla prima fase di vita del complesso edilizio (FASE I: 50 a.C. ca.). La planimetria è una rielaborazione da GULDAGER BILDE 2003, p. 260, fig. 3 (particolare).
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 2000/00/00
Villa, loc. S. Maria, trincea CE, opus sectile listellato
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: non documentato
Pavimento in opus sectile a modulo quadrato listellato con motivi semplici del tipo Q2. Non si conserva il pavimento originario, ma solo le impronte sullo strato preparatorio.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
*a quadrati listellati contenenti quadrato minore listellato inscritto diagonalmente (L/Q2) |
Condizione giuridica: non documentato
Villa, loc. S. Maria (Riferimento: Ghini, Giuseppina) via Diana – Nemi
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5816