scheda

Domus d’Europa, Amb.4, mosaico in tessellato bianco
San Martino del Piano – Fossombrone ( PU )


Scavi intrapresi nel corso del 1878 nell’area archeologica di San Martino del Piano, poco distante dal moderno centro di Fossombrone, portarono alla luce alcune strutture murarie appartenenti ad una ampia domus urbana. Gli scavi proseguirono, sotto la direzione del prof. Augusto Vernacci, anche nel bienno successivo,1879-1880, e permisero di riportare in luce una serie di 5 ambienti, tutti con tracce di pavimentazioni in mosaico, distribuiti lungo il lato occidentale di un ampio atrio rettangolare caratterizzato da colonne con capitelli corinzi. Tra gli ambienti, particolare stupore sollevò il vano decorato con un mosaico policromo raffigurante il Ratto d’Europa; mosaico che diede il nome alla stessa domus urbana e che spinse lo stesso Vernacci ad estendere la ricerca archeologica anche nell’area immediatamente vicina. L’indagine compiuta sul finire del XIX secolo interessò, ad ogni modo, solo una limitata porzione dell’edificio antico che venne nuovamente indagato negli anni ’20 del secolo scorso (1926) in occasione del distacco, con successivo trasferimento presso il museo archeologico di Ancona, di due dei mosaici rintracciati presso la domus d’Europa. Una nuova campagna di scavo è stata intrapresa all’interno della stessa area nel 2004. Sono stati nuovamente indagati gli ambienti già scoperti nel XIX e XX secolo e si è proceduto con lo scavo, ex-novo, di un settore della Domus ad oevst del grande ambiente con il mosaico d’Europa. La recente indagine archeologica ha portato alla luce due nuovi ambienti ad ovest del vano con il mosaico d’Europa (vani G ed F) e ha permesso di verificare le notizie circa le diverse pavimentazioni in mosaico documentate, in modo non appropriato, nel corso delle passate campagne archeologiche. La domus, in seguito ai recenti interventi, presenta, come accennato, una serie di ambienti distribuiti intorno ad un ampio cortile rettangolare. Completamente compromesso appare il settore orientale dell’edificio, con strutture murarie in opera vittata conservate solo in fondazione, mentre ben leggibile è il settore meridionale e occidentale del complessso. Gli ambienti orientali sembrano, in base all’analisi stratigrafica, appartenere al nucleo originario della domus (I secolo d.C.), che venne notevolmente ampliata nel corso del II secolo d.C. con l’aggiunta degli ambienti del settore occidentale ( vani A, B, C, D, F, G). L’unica parte dell’edificio a non subire trasformazioni nel corso del II secolo d.C. è quella meridionale, caratterizzata da ambienti rettangolari pavimetnati in cementizio, forse tabernae, che si aprivano direttamente su di una strada basolata. (Pianta da Venturini 2007).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Domus d’Europa, Amb. 4a, tessellato monocromo
Pavimento, solo parzialmente conservato, in tessellato monocromo bianco caratterizzato da tessere disposte su file parallele. Il rivestimento è stato scavato e documentato in occasione delle indagini avviate all’interno della domus nel 2004.

Domus d’Europa, Amb.1, mosaico in tessere bianche
Frammento di pavimento in tessellato bianco prossimo al muro meridionale del vano. Il rivestimento presenta delle tessere di dimensioni più grandi rispetto a quelle, sempre di colore bianco, impiegate nei vicini cubicola, vani 2 e 3.

Domus d’Europa, Amb.2, tessellato geometrico
L’ambiente 2 prevede una pavimentazione a mosaico con decorazione geometrica. Il rivestimento, con tessere bianche e blu, presenta una grave lacuna nello spazio centrale che rende difficile una lettura del motivo decorativo impiegato.

Domus d’Europa, Amb.3, mosaico geometrico
L’ambiente 3 risulta essere pavimentato con un mosaico su fondo bianco caratterrizzato da una decorazione geometrica, con quadrato e losaghe, che occupa il settore centrale del vano. Tale pavimento venne rintracciato e documentato per la prima volta nel 1879-1880 in occasione degli scavi compiuti dal Vernacci all’interno della domus. Il pavimento viene datato alla seconda fase di vita del complesso residenziale e presenta una serie di risarciture, con tessere di dimensioni leggermente più grandi, a testimonianza di interventi di manutenzione avvenuti già in antico.

Domus d’Europa, Amb.5, "stanza di Europa"
Il pavimento presenta la tipica scansione decorativa degli ambienti con funzione triclinare: un pannello centrale, nel nostro caso con tre registri figurati, che si inserisce all’interno di una pavimentazione più ampia caratterizzata da una semplice decorazione geometrica a scacchiera. Il pavimento venne rintracciato per la prima volta nel 1878, in seguito ad alcuni lavori agricoli compiuti in loc. San Martino del Piano; indagato nuovamente a partire dalla metà degli anni 20 del XX secolo si decise, nel 1926, di strappare il mosaico centrale con la raffigurazione del ratto d’Europa e trasportarlo presso il Museo Nazionale delle Marche (AN), dove tutt’ora è esposto.

Domus d’Europa, Amb.6, mosaico con pseudoemblema
Mosaico policromo che presenta al centro uno pseudoemblema geometrico, anch’esso in redazione policroma. Lo pseudoemblema venne scoperto nel 1879 ed asportato nel 1926, in seguito ad alcuni lavori di scavo e conservazione effettuati all’interno della domus. Il distacco della parte centrale del mosaico ha lasciato, in situ, una lacuna nel rivestimento di 3.35×3 m; dimensioni che non corrispondono al pannello geometrico ora esposto ad Ancona che misura 2.50x 2.50 m. Su di un tappeto in tessellato, con tessere policrome disposte in modo casuale, si inserisce, nella parte mediana del rivestimento pavimentale, uno pseudoemblema geometrico, anch’esso in redazione policroma, disegnato su di un fondo in tessere bianche. Il motivo decorativo geometrico dello pseudoemblema prevede una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di 4 ottagoni sui lati, adiacenti al quadrato centrale e di quattro croci sulla diagonale adiacenti agli ottagoni; gli spazi di risulta presentano losanghe, rettangoli, e quadratini nelle zone d’angolo. Come temi di riempimetno troviamo, all’interno del quadrato centrale, uno scudo di triangoli, in colore contrastante, con al centro una fogliolina; nei quattro ottagoni intorno al quadrato centrale troviamo, invece, stelle a otto punte iscritte negli ottagoni e caricate a loro volta da ottagoni, campiti con tessere rosa, con fiori a 4 petali come temi di riempimento. Le croci presentano un motivo a treccia a due capi, in redazione policroma. I rettangoli, posti sulle mediane dei lati del quadrato, prevedono una losanga sdraiata con due pelte alle estremità. Nei quadratini d’angolo si alternano nodi di Salomone su fondo nero e quadrati, delineati in tessere nere, a lati concavi. La decorazione è inquadrata da una semplice fascia a tessere nere e bianche.

Domus d’Europa, Amb.7, mosaico con cornice
L’ambiente è pavimentato con un mosaico in tessellato bianco decorato unicamente da una cornice perimetrale in tessere arancioni, inquadrata da una fila di tessere di colore nero. Il mosaico manca completamente del settore centrale, gravemente danneggiato da uno scasso di vite. Già noto nel 1926, è stato indagato e documentato solo recentemente. Gli scavi hanno, inoltre, evidenziato un rattoppo della superficie pavimentale, in prossimità dell’angolo nord-orientale, a testimonianza del prolungato utilizzo dell’ambiente.

Domus di Europa, Amb.1a, tessellato bianco
Frammento di pavimento in tessellato monocromo bianco pertinente alla I fase di vita della domus d’Europa. Il piano pavimentale, conservato solo in frammenti, è stato rintracciato in prossimità dell’angolo sud-orientale dell’ambiente 1. Il rivestimento viene datato, su base archeologica, al I secolo d.C.


Ambiente 4: vano di passaggio di forma quadrangolare che funge da elemento di snodo all’interno del settore occidentale della domus. Il vano viene genericamente datato alla seconda fase di vita del complesso (II secolo d.C.) e presenta un pavimento a mosaico in tessere bianche del tutto simile a quello del corridoio 4a.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1878-1880

Domus d’Europa, Amb.4, mosaico in tessellato bianco

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Frammento di pavimento in tesselato bianco realizzato con tessere di dimensioni leggermente più grandi rispetto a quelle impiegate nei vicini cubicola, vani 2 e 3. Il rivestimento venne probabilmente scavato nel 1926, ma è stato documentato solo in occasione delle campagne di scavo del 2004.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 
 

Oggetto conservato: frammento – Conservato in: area archeologica (Area Archeologica di Forum Sempronii)

Venturini, F. 2007, I mosaici di Forum Sempronii, in Domus di Forum Sempronii. Decorazione e arredo, Roma, pp. 70-71.

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Ferrari, Stefano | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Ferrari, Stefano, Domus d’Europa, Amb.4, mosaico in tessellato bianco, in TESS – scheda 5887 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5887), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5887


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