
Una generale ristrutturazione, tra il I ed il II secolo (pianta allegata), prevede l’abbattimento di alcune strutture e la realizzazione di nuovi muri e pavimenti. Nell’area dell’ingresso si definiscono i nuovi vani 21 e 22 che sostituiscono il grande ambiente 1 di fase precedente. Le maggiori trasformazioni vengono effettuate nella zona a est del cortile: viene realizzato un primo ambiente riscaldato con ipocausto (30) di cui rimangono le pilae delle suspensurae; un secondo (35), di maggiori dimensioni, si colloca anche a N della sala (34) con pavimentazione musiva. Il peristilio settentrionale (23) viene ristrutturato: al centro si trova probabilmente una fontana. È ipotizzabile la realizzazione di un accesso dalla strada a sud-ovest, attraverso il vano 24. La maggior parte degli ambienti viene decorata da superfici musive di pregio (per la descrizione del contesto si rimanda a A. Vigoni, Schede, in "Atria longa patescunt (Virg., Aen., II, 483). Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana", Roma 2010; la pianta e la descrizione della villa sono rielaborate da Tirelli, Rinaldi 2010).
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Superficie in cementizio a base litica con cornice perimetrale larga 35 cm e campo con punteggiato regolare di crocette di cinque tessere nere.
Via Roma, domus B, ambiente 16, cementizio con psemblema geometrico
Pavimentazione cementizia a fondo bianco con pseudoemblema quadrangolare decentrato di m 2.90×2.98. Lo pseudoemblema è decorato da un motivo concentrico a meandro che racchiude una stella a otto punte. La superficie del campo restante è decorata da un punteggiato di crocette bicrome.
Via Roma, domus B, ambiente 16, pavimenti in cotto
Pavimento in cubetti di cotto.
Via Roma, domus B, ambiente 17, pavimento in cotto di II fase
Si conserva solo la pavimentazione dei portici della corte, in tessere laterizie.
Via Roma, domus B, ambiente 2, cementizio
Resti di pavimentazione in cementizio a base litica con punteggiato irregolare di tessere nere.
Via Roma, domus B, ambiente 22, cubetti di cotto
Resti della pavimentazione in tessere laterizie.
Via Roma, domus B, ambiente 25, bordo di tessellato con kantharos
Dell’intera superficie pavimentale si conserva solo parte del bordo (m 0.80×0.84) con raffigurazione di un kantharos angolare dalla cui bocca fuoriescono girali vegetali. La posizione angolare lascia ipotizzare la presenza di un pannello centrale.
Via Roma, domus B, ambiente 28, tessellato con quadrati ed esagoni
Tessellato bicromo con pannello centrale decorato da un motivo geometrico con composizione centrata in un quadrato e attorno ad un quadrato di quattro squadre angolari. e ampia fascia di bordura bianca.
Via Roma, domus B, ambiente 31, tessellato con reticolato di trecce
Tessellato bicromo con pannello centrale delimitato da un’ampia fascia di bordura in tessere bianche, decorato da un motivo geometrico costituito da un reticolato di trecce.
Via Roma, domus B, ambiente 34, tessellato policromo con racemo
Tessellato policromo (?) delimitato da un’ampia fascia con racemo vegetale e pannello centrale con residuo della decorazione geometrica.
Via Roma, domus B, ambiente 4, tecnica mista con pseudoemblema
Ampio pavimento in cementizio a base litica con inserti marmorei (quasi tutti asportati), già messo in luce dal Bellis nel 1968. Verso la parete di fondo è uno pseudoemblema in tessellato con reticolato di trecce che disegnano quattro riquadri variamente campiti.
Via Roma, domus B, ambiente 8, cementizio con pseudoemblema
Pavimento rettangolare in cementizio a base litica con pseudoemblema quadrato decentrato di m 1.87 di lato decorato in tessere nere da una composizione di stelle di otto losanghe e quadrati, con la variante di due ottagoni al poste delle stelle. Il cementizio viene sostituito in II fase da un tessellato (vano 25) di cui rimane solo parte del bordo con il motivo del cantharos.
Via Roma, domus B, ambiente 9, cementizio con reticolato romboidale
Pavimentazione cementizia a base litica decorata da un reticolato romboidale, ogni losanga campita da una crocetta. Si conservano tre ridotti lacerti.
Lunghezza: 14.9 m – Larghezza: 9.4 m
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Data: 2000-2004 – Ente responsabile: SA PD
Via Roma, domus B, ambiente 26, cubetti di cotto
Parte dell’ambiente: portico
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Resti della pavimentazione in cubetti di cotto lungo i tre bracci del portico.
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))
Condizione giuridica: proprietà Stato
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6027