Una serie di indagini condotte tra il 2000 ed il 2004 (preceduti da un intervento del Bellis nel 1968 che identificò il mosaico dell’ambiente 8 di I fase) hanno messo in luce i resti di un settore urbano residenziale ad alta densità abitativa, ubicato nel quartiere nord-occidentale del municipio opitergino. Sono stati individuati i resti strutturali di tre domus, di cui quella centrale è denominata in modo convenzionale Domus B: di questa lo scavo ha accertato l’esistenza di due fasi di vita. La fase di impianto dell’edificio si colloca alla fine del I sec.a.C., a E di uno dei cardini del reticolo viario cittadino e di uno stretto ambitus, isoorientato, che lo separa da una seconda abitazione: la larghezza complessiva è di circa 20 m. Non è nota l’estensione verso N e verso S. Questi limiti si mantengono anche nella successiva fase. Alla casa si accedeva probabilmente da S attraverso un ambiente identificato come ingresso (3), separato dalla strada da un grande ambiente probabilmente rettangolare (1): a est si colloca un vano con ricca pavimentazione, probabilmente un triclinio di rappresentanza con pavimentazione in cementizio e emblema in tessellato (4). Dall’ingresso si accede ad un vasto cortile (6) circondato da diversi ambienti, un altro grande ambiente di rappresentanza (8) a ovest, due vani di soggiorno (10, 11) a est; a N è presente la sala di soggiorno (13). Un’uscita di servizio verso la strada è forse identificabile tra i vani 12 e 9. Più a N si collocava la corte colonnata (17).
Una generale ristrutturazione, tra il I ed il II secolo (pianta allegata), prevede l’abbattimento di alcune strutture e la realizzazione di nuovi muri e pavimenti. Nell’area dell’ingresso si definiscono i nuovi vani 21 e 22 che sostituiscono il grande ambiente 1 di fase precedente. Le maggiori trasformazioni vengono effettuate nella zona a est del cortile: viene realizzato un primo ambiente riscaldato con ipocausto (30) di cui rimangono le pilae delle suspensurae; un secondo (35), di maggiori dimensioni, si colloca anche a N della sala (34) con pavimentazione musiva. Il peristilio settentrionale (23) viene ristrutturato: al centro si trova probabilmente una fontana. È ipotizzabile la realizzazione di un accesso dalla strada a sud-ovest, attraverso il vano 24. La maggior parte degli ambienti viene decorata da superfici musive di pregio (per la descrizione del contesto si rimanda a A. Vigoni, Schede, in "Atria longa patescunt (Virg., Aen., II, 483). Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana", Roma 2010; la pianta e la descrizione della villa sono rielaborate da Tirelli, Rinaldi 2010).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Via Roma, domus B, ambiente 16, cementizio con psemblema geometrico Pavimentazione cementizia a fondo bianco con pseudoemblema quadrangolare decentrato di m 2.90×2.98. Lo pseudoemblema è decorato da un motivo concentrico a meandro che racchiude una stella a otto punte. La superficie del campo restante è decorata da un punteggiato di crocette bicrome.
Via Roma, domus B, ambiente 25, bordo di tessellato con kantharos Dell’intera superficie pavimentale si conserva solo parte del bordo (m 0.80×0.84) con raffigurazione di un kantharos angolare dalla cui bocca fuoriescono girali vegetali. La posizione angolare lascia ipotizzare la presenza di un pannello centrale.
Via Roma, domus B, ambiente 4, tecnica mista con pseudoemblema Ampio pavimento in cementizio a base litica con inserti marmorei (quasi tutti asportati), già messo in luce dal Bellis nel 1968. Verso la parete di fondo è uno pseudoemblema in tessellato con reticolato di trecce che disegnano quattro riquadri variamente campiti.
Via Roma, domus B, ambiente 8, cementizio con pseudoemblema Pavimento rettangolare in cementizio a base litica con pseudoemblema quadrato decentrato di m 1.87 di lato decorato in tessere nere da una composizione di stelle di otto losanghe e quadrati, con la variante di due ottagoni al poste delle stelle. Il cementizio viene sostituito in II fase da un tessellato (vano 25) di cui rimane solo parte del bordo con il motivo del cantharos.
Ambiente 28: ambiente di forma quadrangolare con tracce di pavimento in tessellato geometrico bicromo.
Lunghezza: 4.10 m – Larghezza: 3.85 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 2000-2004 – Ente responsabile: SA PD
Via Roma, domus B, ambiente 28, tessellato con quadrati ed esagoni
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: bicromo
Tessellato bicromo con pannello centrale decorato da un motivo geometrico con composizione centrata in un quadrato e attorno ad un quadrato di quattro squadre angolari. e ampia fascia di bordura bianca.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Lunghezza: 2.51 m – Larghezza: 2.51 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 388c – composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di 4 ottagoni sui lati, adiacenti al quadrato centrale e di 4 squadre disposte sulle diagonali, adiacenti agli ottagoni, gli spazi di risulta in losanghe e triangoli (qui a linee di tessere)
Tirelli, M./ Rinaldi, F. 2010, Nuovi mosaici da Opitergium romana (Oderzo, TV), in Atti del XV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Aquileia, 4-7 febbraio 2009), Tivoli, p. 120, fig. 7.Tirelli, M. 2009, La domus di via Roma ad Oderzo: un nuovo contesto tra spazio pubblico e privato, in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, pp. 59-60, fig. 13.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, Via Roma, domus B, ambiente 28, tessellato con quadrati ed esagoni, in TESS – scheda 6028 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6028), 2008