scheda

Palazzo Arpesella, tessellato policromo con due tappeti giustapposti
Rimini ( RN )

Tra i mesi di gennaio e febbraio del 1975, durante i lavori per la demolizione di Palazzo Arpesella, a sud del decumano massimo della città antica, vennero alla luce i resti di un edificio romano. Lo scavo si è svolto in condizioni estremamente difficoltose, sia perchè la soprintendenza non è stata avvertita con tempestività sia per la risalita dell’acqua di falda che ha impedito un accertamento più puntuale delle strutture. Lo scavo è inedito e manca la planimetria dell’area; allo stato attuale non è possibile fare considerazioni sull’edificio e sul suo sviluppo planimetrico. Nell’area sono stati individuati, a livelli differenti, tre pavimentazioni, una a commessi laterizi, una in cementizio e una in tessellato. Ciò che accomuna i tre pavimenti è la "bassa qualità" dal punto di vista dei materiali impiegati e dell’esecuzione tecnica. Sulla base dell’analisi della stratigrafia dell’area e dei pochi reperti ceramici rinvenuti, così come sull’analisi stilistica dei pavimenti, il primo pavimento sarebbe databile al II sec.a.C. (forse nella prima metà), il secondo alla fine del I sec.d.C. (tuttavia in modo molto dubitativo), e l’ultimo al V sec.d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Mazzeo 2005, tav. 2).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Palazzo Arpesella, a commessi laterizi a cubetti
Pavimento a commessi di laterizi a cubetti fittili non regolari, rintracciato solo per una porzione.

Palazzo Arpesella, cementizio con inserti in tessellato
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti in tessellato di varie forme e dimensioni, in tessere bianche o bianche e nere, provenienti probabilmente da uno o più pavimenti smantellati già in antico. Gli inserti sono distribuiti in maniera casuale. Il pavimento, molto deteriorato a causa della forte umidità, non è stato recuperato (come si può vedere dall’immagine il cementizio era in pessimo stato di conservazione al momento del rinvenimento).

Dell’ambiente è noto il solo rivestimento pavimentale in tessellato.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
01-02/1975 – Ente responsabile: SA ER

Palazzo Arpesella, tessellato policromo con due tappeti giustapposti

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Pavimento in tessellato policromo, rinvenuto a 1.90 m di profondità e intaccato in più punti da "fosse da grano" rinascimentali. Le dimensioni ipotizzate del pavimento sono di 8×3.50 m circa. Il pavimento era scandito in almeno due tappeti (a-b) giustapposti. Il tappeto a è decorato da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati, tutte le figure campite; il tappeto b è decorato da una composizione ortogonale di stelle di 8 losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, dritti e sulla diagonale, disegnata da trecce a due capi, con riempitivi figurati.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione
Spessore: 20 cm

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Tappeto in tessellato policromo bordato da una treccia a due capi policroma (tessere bianche, nere, rosse, gialle, azzurre) con effetto di rilievo, su fondo nero, e da una linea doppia bianca. Il tappeto è decorato da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati, delineata in nero su fondo bianco. Le croci sono campite da croci inscritte, realizzate con tessere bianche, nere, rosse e azzurre. I parallelogrammi sono campiti da parallelogrammi inscritti, rossi o azzurri. Gli ottagoni sono caricati da ottagoni inscritti, caricati da: a) croci di nodi; b) un ottagono scompartito in 4 esagoni attorno a un quadrato centrale; c) nodo di Salomone quadrato; d) scacchiere iridate. I quadrati sono caricati da quadrati inscritti, decorati da croci di fusi sottesi o scacchiere iridate.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia
DM 71c – Treccia a due capi policroma, su fondo punteggiato

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.4/1 cm cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineataquadrati iridati; nodo di salomone quadrato; croce di nodi; croce di fusi sottesi

 
 
Referenza fotografica: Disegno schematico e ricostruttivo del pavimento, fatto sulla base delle fotografie delle sezioni conservate (Autore: Giovanna Paolucci)

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Tappeto in tessellato policromo bordato su uno dei lati lunghi da una fascia bianca a ordito obliquo, da una linea doppia bianca, da una fascia con segmenti di greca non contigui, neri su fondo bianco, e da una linea tripla bianca, mentre su uno dei lati corti è separato dal tappeto a da una fascia campita da una fila spezzata e contigua di esagoni allungati adiacenti, formante triangoli, delineata in nero su fondo bianco. I triangoli sono disegnati da tessere gialle, bianche, rosse e grigie, gli esagoni sono campiti da esagoni inscritti, alternativamente rossi e bianchi e gialli e bianchi. Il tappeto è decorato da composizione ortogonale di stelle di 8 losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, dritti e sulla diagonale, disegnata da trecce a due capi policrome (tessere bianche, nere, verdi, rosse e gialle) su fondo nero. Le losanghe sono campite da losanghe rosse inscritte, disegnate in nero su fondo bianco. I quadrati e i rettangoli lungo i margini della composizione sono campiti rispettivamente da quadrati e rettangoli inscritti, disegnati in nero su fondo bianco, caricati da piccole figure policrome, di cui è ancora leggibile solo la raffigurazione di un pesce in un rettangolo (dalle foto di scavo si può vedere che un altro rettangolo era decorato da un mostro marino e un pesce).

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1i – linea doppia
DM 32c – fascia con segmenti di greca non contigui
var. DM 20f – fila spezzata e contigua di esagoni allungati adiacenti, formanti triangoli

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)

 
 
Referenza fotografica: Disegno schematico e ricostruttivo del pavimento, fatto sulla base delle fotografie delle sezioni conservate (Autore: Giovanna Paolucci)

Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: museo/antiquarium (Museo della Città)

Bollini, M. 1980, Il mosaico riminese., in Analisi di Rimini antica: storia e archeologia per un museo, Rimini, p. 293.

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Palazzo Arpesella, tessellato policromo con due tappeti giustapposti, in TESS – scheda 6484 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6484), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6484


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