La basilica di S. Sabina, fondata nel V secolo, occupa complessivamente il ciglio NO del colle Aventino. Le sue strutture hanno sigillato una complessa situazione stratigrafica, che testimonia l’occupazione di questa parte del colle a partire dal IV secolo a.C. fino al V d.C. (momento in cui assume la caratterizzazione cristiana che ha conservato fino ai giorni nostri); la frequentazione è stata provata dalle numerose scoperte sporadiche note nell’area nel corso dei secoli e dagli scavi del 1855-57 (scavi del MRP Besson, priore del convento – zona I Darsy), 1914-19 e 1936-39 (scavi del Muñoz – zone II, III, IV Darsy). In età romana l’area era compresa tra due assi viari: il vicus Altus, prospiciente la cresta del colle ed una via parallela, che proseguiva il vicus Armilustri, corrispondente all’attuale via di S. Sabina. Le testimonianze archeologiche più antiche, venute alla luce nella campagna del 1855-57 nella zona a N della chiesa, ai margini del giardino moderno (zona I della pianta), consistono in importanti resti delle Mura Serviane (IV secolo a.C.), impostate su una cinta precedente, arcaica (DARSY 1968, pp. 16-17).
Edifici residenziali sono testimoniati nell’area a partire dalla metà del II secolo a.C., quando a ridosso del prospetto delle mura, sul ciglio NO del colle (zona I), si costruisce una domus in opus incertum. Tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del successivo questa domus si allarga costruendo vani in opera reticolata, alcuni dei quali conservano la pavimentazione musiva, oltre il circuito delle mura; per permettere il collegamento tra gli ambienti interni e quelli esterni alle mura, si aprono in queste delle porte; le differenze di quota tra gli ambienti sono risolte dalla realizzazione di scale in laterizio. La domus rimane in uso fino alla fine del II secolo, quando sembrerebbe mutare destinazione ed ospitare un collegium dedito al culto di Iside (F. DARSY, in RendPontArArch, 21, 1945-46, pp. 8-9). In ogni modo a metà del III secolo circa la struttura viene sicuramente abbandonata: la sezione superiore delle pareti è demolita e i vani sono colmati di terra, per essere utilizzata come fondazione di un nuovo edificio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio XIII, S. Sabina (zona I), domus, tessellato bicromo a motivi geometrici Tessellato a decoro geometrico parzialmente conservato in situ e scoperto a più riprese (1850, 1914-1919, 1936) durante gli interventi di scavo e restauro del complesso di S. Sabina (CAR VIII, A 46 c). Sul bordo un’ampia fascia monocroma di tessere nere in ordito rettilineo (DM 105a)
Regio XIII, S. Sabina (zona I), domus, tessellato con inserti misti Tessellato omogeneo a fondo nero, a filari spezzati, con punteggiato regolare di inserti misti, litici e marmorei, di forma rettangolare e irregolare (var. DM 106f). Il campo decorativo è incorniciato da due sottili fasce monocrome (DM 1y) di tessere bianche, su fondo di tessere nere in ordito rettilineo (DM 105a).
Ambiente realizzato in reticolato; venne realizzato nell’ambito degli interventi di ampliamento della domus datati nel I secolo d.C. oltre il recinto delle mura. Conserva parzialmente l’originale pavimentazione musiva.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1855-1857
Regio XIII, S. Sabina (zona I), domus, tessellato bicromo a motivi geometrici
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a decoro geometrico; conserva lacerti del bordo, un’ampia fascia monocroma di tessere nere in ordito rettilineo (DM 105a) e parte del campo a decoro geometrico, con composizione ortogonale di poligoni tendenti alla circonferenza, secanti (formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli) e reticolato di linee secondo il verso dei fusi, in colori contrastanti (var. DM 243a).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
var. DM 243a – Composizione ortogonale di poligoni tendenti alla circonferenza, secanti (formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli) e reticolato di linee secondo il verso dei fusi, in colori contrastanti