Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri suburbani a sud della città antica, all’esterno delle mura urbiche, 170 m circa a sud dell’Anfiteatro, immediatamente a sud del fiume Natissa; nella città moderna l’area è ubicata immediatamente a sud-ovest dell’incrocio tra via Curiel e via Gramsci, a sud del fiume e in parte all’interno di Casa Dean, nella p.c. 739/1. In una prima fase, attribuibile al periodo tra la fine del I e l’inizio del II sec.d.C., il complesso aveva funzione residenziale; è venuto in luce un gruppo di ambienti vicini: un peristilio attorno ad una corte (vano 1) dava verosimilmente accesso da est ai vani 2, 3 e 5, e da sud al vano 6, mentre a ovest del vano 5 si estendeva il vano 4. In una seconda fase, forse da ascriversi al II sec.d.C., appartiene invece un ampio complesso (misura almeno 150 x 150 m) destinato a foro pecuario, che ingloba la villa (Bertacchi 1976): il passaggio tra gli ambienti 3 e 5 risulta chiuso e gli ambienti 4 e 5 appaiono dotati di un nuovo pavimento in cubetti di cotto. Il vano 3 mostra numerosi restauri, a testimonianza di un uso prolungato (probabilmente fino ad epoca tardoantica). La pianta presentata è tratta da Bertacchi 2003, tavv.44-45 (la studiosa cita a p.37 l’esistenza di mosaici, ma non scende in dettagli). I mosaici sono citati nel loro complesso in Bertacchi 1976, Aquileia Chiama, pp.14-15, eadem 1976, Aquileia Nostra, col.253, eadem 1980, p.145, eadem 1994, s.v. Aquileia, EAA I, II suppl., p.308 (cita nel settore settentrionale del complesso tessellati e pavimenti in sectile (vano 9)). Tramite lo studio delle immagini di scavo è possibile stabilire l’ubicazione di alcuni di questi pavimenti: il grande vano 9, al centro del settore nord delle indagini era decorato in opus sectile, all’estremità orientale del braccio settentrionale del portico 1 si trovano due ambienti abbelliti da tessellati 10 e 11), ed un gruppo di vani adicenti (x, y, z, k) pavimentati in mosaico si estende a sud-est dell’edificio moderno. E’ possibile che anche uno spazio a sud del vano z (vano w) fosse mosaicato, ma le fotografie non sono chiare. Un frammento bicromo (vano J), infine, rinvenuto nell’angolo nord-est del portico 1 dell’edificio residenziale più antico, potrebbe aver fatto parte del complesso più tardo ed invece non è più posssibile ricollocare un frammento geometrico documentato da una fotografia di scavo (vano Q) .
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Mercato Sud, vano 9, f. Driul, p.c. 737/5, sectile a schema quadrato-reticolare Il pavimento era realizzato in opus sectile, di cui al momento dello scavo restavano solamente le impronte nella preparazione. Queste ultime suggeriscono che la decorazione fosse a modulo quadrato-reticolare (a quadrati, rettangoli e quadrati minori) con motivi semplici. Lo schema verso la parte centrale del vano sembra ruotare di 90 gradi, probabilmente in corrispondenza di un pannello diverso.
Mercato Sud, vano Q, f. Driul, tess. con pseudoemblema Il lacerto rinvenuto, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello bordato da fasce bianche e nere alternate, la cui decorazione è perduta.
Mercato Sud, vano x, f. Driul, p.c. 737/5, tess. bicromo con pelte Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato bianco ed è bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di coppie di file contrapposte di pelte giustapposte tangenti.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: Archivio MAN Aquileia, neg. 27925 (immagine su concessione del MiBACT – Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione).