schedaScuole Carducci, tessellato con comp. triassale di stelle di 6 punte Imola ( BO ) Nel 1959 in occasione di lavori edilizi che hanno interessato la sede delle scuole elementari Carducci sono stati messi in luce resti edilizi di età romana. Lo scavo è pero’ sostanzialmente inedito ed non è quindi possibile fornire un’identificazione tipologica certa dell’edificio scoperto, a cui afferiscono due pavimenti in tessellato di altrettanti ambienti. In bibliografia non si fa accenno allo sviluppo planimetrico dell’edificio; è invece interessante il fatto che uno degli ambienti (1) presentasse un orientamento divergente rispetto al reticolo stradale imolese. L’area dello scavo si trova infatti presso il limite settentrionale della città romana; D.Scagliarini spiega questo fenomeno supponendo l’esistenza una strada obliqua di collegamento tra il cardine dell’odierna via Manfredi, privo di prosecuzione extraurbana, e quello dell’odierna via Cairoli, che invece proseguiva in un cardine centuriale. I due ambienti sembrano comunque appartenere alla medesima fase costruttiva, dal momento che si trovavano alla stessa quota dal livello stradale e che, sulla base dell’analisi stilistica dei pavimenti, siano da inquadrarsi cronologicamente nella seconda metà del II sec.d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 464).Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Scuole Carducci, tessellato con cantharos e uccellini Pavimento in tessellato bicromo, di cui si conserva una sezione di 3.49×3.70 m presso i magazzini del Museo di San Domenico. Il tappeto è interrotto da uno pseudoemblema decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di croci e mezze stelle di 8 losanghe: in un quadrato e attorno a un quadrato, 4 croci disposte sulle diagonali del quadrato e 4 semistelle di 8 losanghe disposte secondo le mediane, che determinano esagoni angolari, trapezi e rettagoli negli spazi di risulta (gli esagoni realizzati a coppie di losanghe e quadrato). Il quadrato centrale è decorato da un cantharos sulle cui anse si appoggiano due uccellini, nell’atto di abbeverarsi. Dell’ambiente (1) è noto il solo rivestimento in tessellato bicromo; l’orientamento del vano differisce da quello del reticolo stradale imolese. Su base stilistica, il tessellato è datato alla seconda metà del II sec.d.C.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Specifiche di rinvenimento Data: 1959 – Ente responsabile: SA ER Scuole Carducci, tessellato con comp. triassale di stelle di 6 punte Rivestimento con scansione: a più unità decorative Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per circa il 90% della superficie originaria. Il pavimento presenta una soglia rettangolare su uno dei lati corti e un tappeto rettangolare. La soglia è campita da spine corte, il tappeto da una composizione triassale di stelle di sei punte, in colori contrastanti, le stelle inserite in un nido d’ape delineato. Il tessellato è stato strappato e la sezione è attualmente conservata presso i magazzini del Museo di San Domenico. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Unità decorative Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo Soglia rettangolare in tessellato bicromo, di cui si conserva solo la perte centrale. Il bordo è costituito da una fascia bianca, da una treccia a due capi bianca su fondo nero, da una fascia bianca e da una linea doppia nera. La soglia è campita da spine corte nere su fondo bianco. Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 1i – linea doppia | | | DM 1y – fascia monocroma | | | DM 70d – treccia a due capi, in colore contrastante | | |
Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 12d – spine corte | | |
Referenza fotografica: da Scagliarini Corlaita 1979 Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo Tappeto in tessellato bicromo, bordato da una linea tripla nera, da una fascia bianca, da una fascia nera, da una fascia bianca, da una fascia merlata costituita da due greche delineate in nero su fondo bianco, da una linea tripla nera e da una fascia bianca. La fascia presenta negli intervalli alternativamente cerchi campiti da quadrati a lati concavi inscritti, in nero su fondo bianco, e un fiorone unitario di quattro elementi non adiacenti, a petali bilobati neri su fondo bianco. Il tappeto è campito da una composizione triassale di stelle di sei punte, caricate da un esagono inscritto, in colori contrastanti, con le stelle inscritte negli esagoni di un nido d’ape delineato. Gli esagoni sono campiti da fiorni unitari di sei petali affusolati non contigui, in bianco su fondo nero. Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 1t – linea tripla | | | DM 1y – fascia monocroma | | | var. DM 31c – greca irregolare delineata e campita | | | DM 262a – fiorone unitario di 4 elementi adiacenti, a petali bilobati | | |
Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 210e – composizione triassiale di stelle a sei punte tangenti formanti losanghe, con le stelle iscritte negli esagoni di un nido d’ape delineato | | | DM 257b – fiorone unitario di 6 elementi non contigui, a petali affusolati (qui il centro è un cerchio sovrapposto) | | |
Referenza fotografica: da Scgliarini Corlaita 1979 Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: museo/antiquarium (Museo di San Domenico – inv. 71230) La sezione è allettata nel pavimento dell’ex Museo Scarabelli (Via Verdi 7, Imola), attualmente (2010) chiuso, le cui collezioni dovrebbero confluire nel nuovo Museo di San Domenico.
Merlini, F. 1999, in Archeologia a Imola. Breve storia della ricerca nella città e nel territorio, Milano, p. 86.Scagliarini Corlaita, D. 1979, Forum Corneli: il territorio, la città, il suburbio., in Imola dall’età tardo romana all’alto medioevo: lo scavo di villa Clelia, Imola, p. 48, tav. XXX, 2.
DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Scuole Carducci, tessellato con comp. triassale di stelle di 6 punte, in TESS – scheda 7476 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7476), 2009INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7476
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