In occasione di opere di risanamento del complesso Folchi-Maggiorani, corrispondente al braccio dell’Ospedale medievale lungo via di S. Stefano Rotondo, presso la chiesa di S. Andrea, è tornato alla luce un complesso di ambienti con medesimo orientamento e tecnica edilizia omogenea, assegnabili al I secolo d.C. e con rifacimenti nel secolo successivo. In base ai rinvenimenti effettuati durante le indagini si è potuta appurare una distinzione di funzioni dei vani del complesso. Di un primo gruppo di ambienti, poi trasformati in una piccola fornace con vani contigui di deposito, restano solo due pavimentazioni: un tessellato geometrico bicromo ed un pavimento in opus sectile. Sono invece da riferire ad un altro gruppo di vani, coerenti per dimensioni e tecnica edilizia e funzionali ad una fornace più grande (come indica il rivestimento in signino delle pareti interne), due pavimentazioni a commessi laterizi (opus spicatum) assegnabili al II secolo d.C. (nella pianta, tratta da V. Santa Maria Scrinari, Il Laterano imperiale, II. Dagli "horti Domitiae" alla Cappella cristiana, Città del Vaticano 1995, tav. XXI, ambienti 10-11). Manca nell’edito una documentazione fotografica dell’edificio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Regio III, complesso Folchi, pavimento a commessi laterizi Pavimento a commessi laterizi (opus spicatum). Al centro del vano era un bipedale giallo ed un frammento di lastrina marmorea. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.
Regio III, complesso Folchi, tessellato Tessellato con campo bianco a ordito di filari paralleli delimitato da due file di tessere nere in ordito diritto che comprendono una più ampia fascia a tessere bianche. Manca nell’edito la documentazione grafica del pavimento del quale non sono note le dimensioni.
Ambiente del quale non sono note le dimensioni (in pianta, n. 11), con un pavimento a commessi laterizi (opus spicatum) che deve essere considerato pertinente alla prima fase edilizia. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’ambiente e della relativa pavimentazione. Il tipo di pavimentazione suggerisce che l’ambiente avesse una probabile funzione di servizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Regio III, tessellato geometrico del complesso Folchi
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Composizione ortogonale di esagoni allungati obliqui, tangenti per tutti gli angoli, con i lati maggiori concavi formanti triangoli mistilinei, in colori contrastanti.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
var. DM 48c – composizione di coppie di sinusoidi opposte e tangenti composte da semicerchi tangenti e contrapposti, in colore contrastante, formanti file di esagoni allungati e sdraiati, con quattro lati concavi
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio III, tessellato geometrico del complesso Folchi, in TESS – scheda 7598 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7598), 2009