scheda

Regio XIV, Vicolo dell’Atleta, tessellato geometrico
Roma ( RM)

Realizzandosi nel 1883 alcuni lavori nelle fondamenta della casa situata in Vicolo dell’Atleta, che collega via dei Salumi a via dei Genovesi, ai nn. civici 18-9, si scoprì un "vastissimo ambiente" (di rappresentanza?), realizzato da setti murari in "buona cortina" laterizia, che conservava parte del rivestimento pavimentale e parietale originario (CAR V, G, 69 a); ne venne scavato "tutto l’angolo" (Il virgolettato è tratto da NSc 1883, pp. 209-10). Nello stesso intervento si rinvenne un tessellato bicromo a decorazione geometrica, documentato da fonti di archivio, inedite (CAR V, G, Varie sciolta a-b; Vat. Lat. 13043, 100); riguardo questa seconda pavimentazione mancano però informazioni sulle strutture connesse al pavimento. La scoperta avvenne a poca distanza (17 m) dal sito dove nel marzo 1849 fu scoperta, alla profondità di circa 8 m sotto la quota stradale, la statua in marmo dell’Apoxyomenos (da cui prese nome il vicolo nel 1873: precedentemente era noto come vicolo delle palme, per la presenza di tali alberi dinanzi alla vecchia Sinagoga, qui ubicata). L’area in ogni modo si era caratterizzata in quegli anni per la qualità e la quantità delle scoperte: contemporaneo fu infatti il rinvenimento di numerosi frammenti di statue in bronzo, di notevole qualità, attualmente nelle collezioni capitoline; i reperti erano in connessione con "ruderi di muri a cortina di buona fattura che presentava resti di archi e nicchie con le pareti ornate di un mosaico rustico". Inoltre "nel secondo ambiente che guarda il giardino dell’Istituto Inglese" si scoprirono resti della pavimentazione musiva. Nelle murature furono rinvenuti (in opera?) bolli relativi al consolato di Aproniano e Petino (G. Sacchi Lodispoto, “Gli scavi archeologici nel vicolo delle Palme in Trastevere” in BMusRom 1984, pp. 3-22). L’insieme dei dati, purtroppo non corredati da una planimetria, depone per l’esistenza nel sito di un ricco edificio, probabilmente a destinazione residenziale. Un indizio in tal senso può essere fornito da una scoperta avvenuta nello stesso isolato, tra via dei Salumi e via dei Genovesi, nel 1621, durante scavi realizzati per la creazione del Collegio Gregoriano, quando ad una quota di 7m inferiore quella di calpestio XVII secolo (quota vicina a quella delle scoperte ottocentesche) venne alla luce un’aula absidata (non abbiamo informazioni su orientamento, dimensioni e cronologia delle strutture, scomparse), identificata con certezza, grazie alla presenza di un’iscrizione, nella chiesa dei Santi Ciro e Giovanni ( M.G. Zanotti, s.v. Ss. Cyrus et Iohannes, in LTUR I, Roma 1993). Una fonte agiografica tarda -e incerta- collega la chiesa alla domus di una ‘Teodora vidua’, dove all’inizio del V secolo sarebbero state accolte le reliquie dei santi (F. Guidobaldi, s.v. Domus: Theodora vidua, in LTUR II, Roma 1995).
L’area avrebbe dunque potuto ospitare, a partire dal II secolo, una domus, che presentava un ricco sistema decorativo (mosaici pavimentali e parietali), probabilmente danneggiata durante il sacco dei Goti (gli ispettori di scavo parlano in modo generico di "vaste distruzioni dovute a fuochi e tracce di bronzo fuso": Sacchi Lodispoto 1984, p. 21), e poi riutilizzata per la realizzazione della chiesa; il Canina riteneva invece che la struttura andasse interpretata come un balneum, e pensava di potervi riconoscere quelli Priscidiani o Ampelidis (L. Canina, in BdI 1849, pp. 161-9 e BdI 1850, pp. 108-112). Altra ipotesi possibile è che in età altomedievale nel sito si sia insediata un’officina per la fusione del bronzo, ma ogni interpretazione rimane ipotetica sulla base degli scarsi dati disponibili.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio XIV, Vicolo dell’Atleta, tessellato
"Secondo ambiente che guarda il giardino dell’Istituto Inglese"; conservava resti della pavimentazione musiva, di cui non si sa nulla. Manca la documentazione grafica del mosaico.

Regio XIV, Vicolo dell’Atleta, Tessellato geometrico.
Tessellato a decorazione geometrica (CAR V, G, Varie sciolta a-b; Vat. Lat. 13043, 100), articolato in un bordo costituito da una fascia di tessere nere in ordito diritto e un campo monocromo bianco a ordito di filari paralleli (DM 105 a). Manca la documentazione grafica del mosaico.

Regio XIV, Vicolo dell’Atleta, Tessellato parietale
Del rivestimento sono note esclusivamente le seguenti parole: "Muri a cortina di buona fattura (…) con le pareti ornate di un mosaico rustico". (G. Sacchi Lodispoto, “Gli scavi archeologici nel vicolo delle palme in Trastevere” inBMusRom 1984, pp. 3-22). Manca la documentazione grafica del mosaico.

"Vastissimo ambiente" realizzato con murature in laterizio ("di buona cortina"), conservati per una altezza di m 6.59. Sul lato meridionale si aprivano delle "feritoie (finestre a gola di lupo?) il cui architrave è costituito da un tegolone con bollo lunato EX-FIGLIN//L-TONNEIAN-A’_ _ _ _ CL _ _ FELI". Al momento della scoperta, nell’angolo scavato, si conservava il sistema decorativo parietale e pavimentale; il primo consisteva in una scansione tripartita delle pareti, come evidente dalla descrizione del Fiorelli: "zona inferiore a incrostazioni marmoree, mediana a riquadri e fascioni con encarpi e figure di uccelli; la zona più alta è alla pompeiana". Il pavimento si presentava invece come un tessellato bicromo a decoro geometrico. Nel riempimento dell’ambiente si rinvennero numerosi reperti, tra i quali frammenti di incrostazioni di mobili in osso. Manca la documentazione grafica e/o fotografica dell’ambiente. (Il virgolettato è tratto da NSc 1883, pp. 209-10).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1883.05. 10-30

Regio XIV, Vicolo dell’Atleta, tessellato geometrico

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo a fascia monocroma e un campo di soggetto ignoto (ordito di filari paralleli?). Manca la documentazione grafica e/o fotografica dell’ambiente.

Cronologia
Non determinata
Misure
Lunghezza: m m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica?
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ

Fiorelli, G. 1883, Roma. Nuove scoperte nella città e nel suburbio, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, pp. 209-10..

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio XIV, Vicolo dell’Atleta, tessellato geometrico, in TESS – scheda 7845 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7845), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7845


* campo obbligatorio