scheda

Palazzo di Giustizia, Domus, corte 1, commessi laterizi, vasca
Ascoli Piceno ( AP )


Scavi urbani connessi con la costruzione del moderno Palazzo di Giustizia, effettuati a partire dal 1939 -1940, hanno permesso di rintracciare le strutture murarie pertinenti a due probabili domus. Vennero infatti individuati tre distinti cortili, fiancheggiati da ambienti con pavimentazioni in tessellato, da subito attribuiti a strutture architettoniche di carattere privato. Il cortile orientale (peristilio 1), pertinente ad una prima abitazione, ha restituito parte del colonnato (con colonne in laterizio, con rivestimento di intonaco rosso, e separate da un intercolumnio di 2.25 m) e una vasca centrale con piccola esedra e rivestimento in opus spicatum. A sud della struttura sono stati rintracciati tre ambienti principali (2, 3 e 4), un corridoio (59, che separa l’ambiente 2 dal vano 3 e un ulteriore piccolo vano, ad ovest, di forma triangolare e di incerta destinazione (6). Completa la planimetria un ambiente (7) individuato a sud della stessa corte colonnata 1. Il settore rintracciato sembra potersi attribuire con un certo margine di sicurezza al quartiere di rappresentanza di una domus la cui I fase di vita, in base alla tecnica costruttiva e alla documentazione archeologica disponibile, viene datata agli ultimi decenni del I secolo a.C.(Pianta da Pasquinucci 1975, figg. 86-87).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Palazzo di Giustizia, Domus, Amb.2, tessellato con pseudoemblema
Il triclinio 2, ha restituito una interessante pavimentazione in tessellato organizzata su più unità decorative. Una soglia, con decorazione in tessellato e opus sectile, immette nel settore di ingresso del vano, caratterizzato, da una decorazione geometrica in bianco e nero (nido d’ape); segue una fascia partizionale, con motivo vegetale sempre in redazione bicroma, che segna l’ingresso allo spazio del banchetto caratterizzato dalla tipica organizzazione delle unità decorative a T+U nota per gli ambienti con funzione triclinare. Il pavimento rintracciato nel 1956-1957, venne asportato e restaurato nel corso degli anni ’60 ed esposto presso Palazzo dei Capitani. Successivamente venne trasferito al Museo Archeologico di Ascoli dove è attualmente esposto. Il rivestimento, rintracciato in buono stato di conservazione, presenta solo alcune piccole lacune nell’ordito del tessellato con decorazione ad esagoni.

Palazzo di Giustizia, Domus, Amb.4, soglia in tessellato b/n
L’ambiente 4 ha restituito una pavimentazione in cementizio priva di decorazionI. È stata, comunque, rintracciata la soglia in tessellato che segnalava l’ingresso al vano in corrispondenza della corte colonnata 1, caratterizzata da un motivo geometrico con reticolato di fasce disegnate da spine rettilinee corte.

Palazzo di Giustizia, Domus, Amb.7, Tessellato b/n e soglia
Il mosaico pertinente all’ambiente 7 venne rintracciato nel 1940 e asportato in due successivi interventi di salvaguardia e restauro. Attualmente i lacerti conservati permettono di descrivere un pavimento in tessellato, con una estensione complessiva compresa tra i 25 e i 30 mq, associato ad una soglia, anch’essa in tessellato, di cui, a causa della cattiva documentazione, risulta estremamente difficoltoso rintracciare l’originaria ubicazione.

Palazzo Giustizia, Domus, Amb.3, soglia con tessellato bicromo
L’ambiente 3 ha restituito una interessante soglia in tessellato bicromo, con decorazione a nido d’ape, che segnala l’accesso ad una sala rettangolare pavimentata in cementizio. Lo scavo parziale, compiuto nell’area alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, non ha permesso di rintracciare l’intera estensione del pavimento (il settore indagato si sviluppa per un’area di 3×3 m ca.).


Ambiente 1: ampio cortile rettangolare, caratterizzato da 7 colonne lungo il lato corto ed 11 sul lato lungo. Le colonne in laterizio, con spesso rivestimento in intonaco rosso, poggiano direttamente su di una base in travertino che delimita l’area della stessa corte porticata. La parte meridionale del cortile è occupata da una vasca, rettangolare con piccola esedra ed elementi circolari in muratura negli angoli, con rivestimento a commessi di laterizi. In corrispondenza della stessa vasca è stato rintracciato, a sud, un piccolo corridoio, in opus spicatum, che descrive un percorso preferenziale, tra la vasca e il porticato colonnato, all’interno di una struttura altrimenti caratterizzata da un piano di calpestio in terra battuta. Il cortile viene datato, come la stessa domus, agli ultimi decenni del I secolo a.C.

Lunghezza: 24.5 m – Larghezza: 15 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1939-1940

Palazzo di Giustizia, Domus, corte 1, commessi laterizi, vasca

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il cortile colonnato non ha restituito una vera e propria pavimentazione. La parte aperta, racchiusa all’interno del colonnato, prevedeva un piano di calpestio in terra battuta, interrotto, in prossimità della vasca, rintracciata nel settore sud, da un piccolo corridoio in opera spicata e cornice in travertino. Lo spazio interno del cortile ha, inoltre, restituito una vasca, rettangolare con piccola esedra e strutture circolari in corrispondenza degli angoli, pavimentata, anch’essa, a commessi laterizi. I piani pavimentali rintracciati vengono attribuiti alla I fase di vita del complesso, datata ai decenni finali del I secolo a.C.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: corridoio
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo

Nel settore meridionale della corte colonnata 1 è stato rintracciato un piccolo corridoio, delimitato da una semplice cornice in travertino, caratterizzato da un rivestimento in opus spicatum. Il corridoio in esame metteva in diretta comunicazione la vasca, presente nello spazio aperto, con l’area colonnata del cortile poco più a sud.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
* a "spina di pesce" (opus spicatum)

 
 

Parte dell’ambiente: vasca
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo

Il settore meridionale del cortile colonnato 1, è caratterizzato dalla presenza di un vasca rettangolare con pavimento a commessi di laterizi e cordolo in cocciopesto. La vasca presenta una piccola esedra lungo il lato settentrionale ed elementi circolari, in muratura, in corrispondenza degli angoli. La struttura viene datata, come l’intero complesso in cui si inserisce, ai decenni finali del I secolo a.C.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 5.70 m – Larghezza: 2.80 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
* a "spina di pesce" (opus spicatum)

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno
)

Pasquinucci, M. 1975, in Asculum I, Pisa, pp. 65-66, fig. 87.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Ferrari, Stefano | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Ferrari, Stefano, Palazzo di Giustizia, Domus, corte 1, commessi laterizi, vasca, in TESS – scheda 8012 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8012), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8012


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