scheda

Terme S.Lucia, vano A, sectile
Santa Lucia – Sassoferrato ( AN )


In prossimità della ex-chiesa di S. Lucia, presso la porta meridionale dell’antica Sentinum, sono state rintracciate strutture murarie relative ad un grande edificio termale extra-urbano di età imperiale. Il complesso, di ampie dimensioni, è stato indagato parzialmente nel corso degli anni ’50 del secolo scorso, per poi essere nuovamente scavato e documentato in modo sistematico con due campagne di scavo effettuate tra il 2000 e il 2002. Il grande edificio si organizza lungo un asse est-ovest ed occupa un ampio pianoro naturale tra il fiume Sentino e il torrente Marena. Nel settore occidentale è stato rintracciato l’ingresso al complesso che si articola in un primo piccolo ambiente rettangolare (A2) che comunica con un grande vestibolo (A1) ed un secondo ampio vano (A) pavimentato in sectile. Dall’ambiente A si accede al grande portico colonnato (ambiente D; palestra) intorno al quale si organizzano i differenti quartieri della struttura termale. Ai due settori termali, tra loro simmetrici, si accedeva attraverso due ingressi rintracciati a sud-ovest e sud-est di un grande ambiente (E1), con fontana centrale, collocato nel settore centrale dell’edificio. I settori termali presentano in sequenza apodyteria (E2, E12), frigidaria (E3-E4, E13-19) con natationes, altri spogliatoi (E5, E14), tepidaria (E7, E20) e caldaria dotati di praefurnia (E8, E9, E15, E18, E21, E16). Alla fine del percorso due lunghi corridoi (E6, E22) riconducono al portico colonnato D. L’unica differenza tra i due settori è da ricercare in un grande ambiente circolare (vano E10), rinvenuto nell’angolo sud-ovest del settore occidentale, altrimenti non presente nel corrispettivo settore orientale. L’intera struttura viene datata in base alla tecnica costruttiva e in base alla distribuzione simmetrica degli ambienti ad un periodo compreso tra l’età neroniana e l’età flavia. Il complesso, in base agli studi compiuti, subì tra il II e l’inizio del III secolo numerosi interventi di restauro che andarono in parte a modificare la planimetria interna delle terme. I pavimenti in tessellato o in sectile possono essere attribuiti a questa seconda fase di vita del complesso (II-III secolo d.C.). L’edificio venne abbandonato nel corso del IV secolo e fu oggetto di sistematiche spoliazioni a partire dall’inizio del V secolo d.C. (Pianta da De Marinis, Silvestrini 2006, tav. LVI, fig.1).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Terme S.Lucia, apoditerio E2, tessellato b/n
L’ambiente ha restituito la pavimentazione in tessellato monocromo bianco con cornice in tessere nere. Il rivestimento viene attribuito alla seconda fase di vita del complesso termale datata tra il II e il III secolo d.C.

Terme S.Lucia, corridoio, E22, tessellato monocromo bianco
Tessellato monocromo bianco relativo al corridoio E22. Il rivestimento pavimentale, in base all’analisi stratigrafica, viene datato alla seconda fase di vita del complesso, II-III secolo d.C.

Terme S.Lucia, corridoio, E6, tessellato monocromo
Pavimentazione in tessellato monocromo bianco, relativa al corridoio E6, priva di decorazioni. Il rivestimento, su base stratigrafica, viene datato alla seconda fase di vita del complesso, II-III secolo d.C.

Terme S.Lucia, corte colonnata (palestra) D, tessellato bianco
L’ampia corte colonnata, che possiamo identificare come la palestra del complesso termale, ha restituito un pavimento in tessellato monocromo bianco, mentre lo spazio interno si presenta caratterizzato da una semplice pavimentazione a commessi di laterizi.

Terme S.Lucia, frigidario E3, tessellato bianco e cornice nera
Il vano ha restituito la pavimentazione, di seconda fase (II-III secolo d.C.), in tessellato monocromo bianco con fascia perimetrale in tessere nere. Il rivestimento è conservato quasi integralmente; unica eccezione una fossa di spoliazione relativa ad una sottostante canaletta che taglia nel settore centrale l’intero rivestimento. La vasca rintracciata lungo la parete orientale del vano E3, doveva essere pavimentata con lastre in marmo. Di quest’ultimo rivestimento si conserva solo la preparazione in cocciopesto per l’allettamento delle stesse lastre marmoree.

Terme S.Lucia, frigidario, E19, tessellato b/n
Il vano ha restituito, in piccoli lacerti, la pavimentazione, di seconda fase (II-III secolo d.C.), in tessellato monocromo bianco con fascia perimetrale in tessere nere. Il rivestimento, recentemente restaurato, è stato gravemente danneggiato da lavori agricoli moderni. L’ambiente prevede, ad est, una vasca, di forma quadrangolare (E13), che non ha restitutito informazioni circa il suo rivestimento interno.

Terme S.Lucia, vano A1, tessellato bianco
Il vano A1 ha restituito la pavimentazione musiva in tessellato monocromo bianco. Non si hanno ulteriori indicazioni circa il rivestimento in esame.


Ambiente A: ampio vano di forma quadrangolare definito in letteratura come atrium. Vi si accedeva dal vano A1 tramite una scalinata. L’ambiente prevede, lungo le pareti perimetrali in opus vittatum, le tracce di tre basi, relative a pilastri, che dovevano scandire lo spazio architettonico dell’intera sala. L’ambiente si presenta caratterizzato da una pavimentazione in sectile.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
anni ’50 del XX secolo

Terme S.Lucia, vano A, sectile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Il grande ambiente presenta un rivestimento in redazione marmorea con lastre rettangolari di marmo grigio listellate di giallo antico. Il piano pavimentale si presenta conservato per brevi lacerti prossimi alle strutture murarie perimetrali.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a isodomo listellato

 
 

Referenza fotografica: Immagine scansionata da Grandi-Esposito 1996, fig.13.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: area archeologica (Area Archeologica di Sentinum – Loc. S. Lucia

)

Restauri moderni: Il pavimento è stato recentemente recuperato e restaurato.

Brecciaroli Taborelli, L. 1978, in Sentinum. La città. Il Museo, Ancona, pp. 23-26.
De Marinis G./ Silvestrini, M./ Palermo, L. 2008, Lo scavo e il restauro delle terme di Santa Lucia, in Sentinum 295 a.C. Sassoferrato 2006. 2300 anni dopo la battaglia. Una città romana tra storia e archeologia, Roma, p. 206, tav. LIX, fig. 1.
Grandi, M./ Esposito, M. 1996, Sectilia Pavimenta della Marche e della Romagna, in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera (IM), p. 433, fig. 13.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Ferrari, Stefano | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Ferrari, Stefano, Terme S.Lucia, vano A, sectile, in TESS – scheda 8032 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8032), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8032


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