scheda

S. Rocco, domus 1, vano 3, cementizio con pseudoemblema in tessellato
Reggio Emilia ( RE )


Tra il 1957 e il 1958 per la costruzione di un nuovo complesso di edifici moderni è stata sterrata un’ampia porzione dell’isolato compreso tra Via S.Rocco, Vicolo Trivelli e Via Campanini, in un’insula posta nel settore occidentale della città, immediatamente a N della Via Aemilia. Nell’isolato sono stati messi in luce resti edilizi di età romana attribuibili ad almeno tre domus; tuttavia, le modalità dell’indagine archeologica, la lacunosità dei resti edilizi e la documentazione approssimativa non consentono una lettura puntuale dell’impianto planimetrico dei tre edifici, i quali si dispongono a S di un decumano minore e ad O di un cardine minore che confluiscono tra loro in maniera non ortogonale (ad Y).
La domus 1 è situata nel settore sud-occidentale dell’area di scavo e presenta almeno due fasi edilizie, dal momento che i piani pavimentali si trovano a quote dissimili (circa 1 m di dislivello). Alla più antica sono da attribuire i vani 1 e 2, entrambi pavimentati a commessi di laterizi, mentre i vani 3-6 sono da riferirsi a una fase successiva. I vani 4 e 5, posti nel settore meridionale e pavimentati in cementizio, sono stati indagati solo parzialmente poiché proseguivano oltre i limiti di scavo. Il vano 3 è un ambiente quadrangolare pavimentato in cementizio con pseudoemblema in tessellato posto a N del vano 4 e separato da quest’ultimo da un muro lungo almeno 4 m e largo 0.60 m (2 piedi). È stato ipotizzato che lo pseudoemblema sia stato inserito nel pavimento in cementizio in un momento successivo (Degani 1960, p. 254; Scagliarini, Venturi 1999, pp. 56-57). Il vano 5 si trova a N dell’ambiente 3 ed è pavimentato a commessi di laterizi. Un acciottolato con andamento obliquo E-O obliterava il vano 2 e parte del vano 3, sul cui pavimento si impostavano almeno due muri più tardi (forse medioevali). La prima fase edilizia è inquadrabile tra la fine del II sec.a.C. e i primi decenni del I sec.a.C., mentre la seconda fase edilizia è inquadrabile tra l’età tardorepubblicana e l’età augustea. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412; la planimetria allegata è tratta da Degani 1960, tav. I).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
S. Rocco, domus 1, vano 1, pavimento in mattoni
Pavimento a commessi di laterizi con mattoni appoggiati al terreno, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria e subito ricoperto.

S. Rocco, domus 1, vano 2, pavimento a cubetti fittili
Pavimento a commessi di laterizi con cubetti, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria. I cubetti misurano dai 4 ai 6 cm di lato e sono spessi 3.5 cm.

S. Rocco, domus 1, vano 4, cementizio con inserti in marmo bianco
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti in marmo bianco, di piccole dimensioni e sparsi molto fittamente sulla superficie senza ordine preciso. Del pavimento, messo in luce per un piccolo tratto della superficie originaria, è stata strappata una sezione, attualmente conservata presso i magazzini dei Musei Civici.

S. Rocco, domus 1, vano 5, cementizio con punteggiato di crocette
Cementizio a base fittile con inserti in tessere musive bicrome, messo in luce per una piccola parte della superficie originaria. Il cementizio è decorato da un punteggiato di crocette disegnate da quattro tessere bianche attorno a una nera ed era rubricato. Del pavimento è stata staccata una sezione attualmente conservata presso i magazzini dei Musei Civici.

S. Rocco, domus 1, vano 6, pav. a commessi di laterizi con rombi
Pavimento a commessi di laterizi con rombi, messo in luce per una parte della superficie originaria.


L’ambiente 3 è un vano a pianta quadrangolare posto nel settore meridionale della domus, separato dal vano 4 da un muro con andamento E-O messo in luce per un piccolo tratto. Il vano è interpretabile come ambiente di soggiorno dell’abitazione nella seconda fase edilizia e presenta una pavimentazione in cementizio intorrotta al centro da uno pseudoemblema in tessellato; non è da escludere che lo pseudoemblema sia stato aggiunto al pavimento in un secondo momento (Degani 1960, p. 254; Scagliarini, Venturi 1999, pp. 56-57).

Lunghezza: 5.2 m – Larghezza: 4.25 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1958 – Ente responsabile: SA ER

S. Rocco, domus 1, vano 3, cementizio con pseudoemblema in tessellato

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: tricromo

Pavimento in cementizio a base fittile con inserti in marmo bianco, di piccole dimensioni e sparsi sulla superficie senza un preciso ordine, interrotto al centro da uno pseudoemblema in tessellato bicromo, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria. Lo pseudoemblema è decorato da una composizione in un quadrato e attorno a un quadrato di 4 stelle di 8 losanghe sulle diagonali del quadrato, che determinano 4 piccoli quadrati sulle diagonali e rettangoli e triangoli negli spazi di risulta. Lo pseudoemblema (1.25×1.25 m) è stato strappato ed è attualmente conservato presso i magazzini dei Musei Civici.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 5.2 m; Larghezza: 4.25 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti di tessere musive di modulo maggiore)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato
cementizio (cementizio a base fittile con inserti marmoreitessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 413a – "stralcio" centrato di una composizione di stelle di 8 losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, 4 stelle di 8 losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano 4 piccoli quadrati sulle diagonali, disposti sulle mediane del quadrato esterno, e grandi quadrati tronchi all’intornocrocette apicate
DM 269c – fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 fusi e 4 petali triangolari a linea sottile terminanti con un giglio a volute (quì il centro è un cerchio)
DM 103a – inserti su cementizio

 
 

Referenza fotografica: da DEGANI 1960.
Oggetto conservato: emblema – Conservato in: museo/antiquarium (Musei Civici di Reggio Emilia)

Degani, M. 1960, Reggio Emilia. Scoperte archeologiche dell’anno 1958., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, p. 255, fig. 8.
Scagliarini Corlaita, D./ Venturi, E. 1999, in Mosaici e pavimenti romani di Regium Lepidi., Reggio Emilia, pp. 56-57, tav. XVI, 1.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, S. Rocco, domus 1, vano 3, cementizio con pseudoemblema in tessellato, in TESS – scheda 8486 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8486), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8486


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