scheda

Domus di via Caserta, corte L, vasca, pavimento in lastricato
Santa Maria Capua Vetere ( CE )


In occasione della costruzione di un edificio (ex opificio ESEP) lungo la s.s. Appia all’altezza di via Caserta, nel settore nord-orientale dell’antico abitato di Capua, sono state scoperte nel 1951 alcune strutture riconducibili ad una domus romana (n. 23). Sebbene l’abitazione non sia stata messa in luce per intero, è stato possibile riconoscere alcuni ambienti, ascrivibili al settore residenziale dell’abitazione, disposti attorno ad un’area scoperta centrale interpretata come peristilio (L). Il muro settentrionale di quest’area, con paramento in opera reticolata, era scandito da tre colonne (m 0.50 di diametro) incorporate nella muratura, in tufo e in laterizi e tufelli, rivestite di intonaco bianco. Il lato orientale del peristilio è in muratura con paramento in opera reticolata scandito da colonne rivestite da intonaco rosso. Al centro si trova una fontana il cui bacino era in origine rivestito di lastre marmoree delle quali sono state rinvenute solo le impronte. Un’altra fontana era situata nel vano G, considerato come annesso del peristilio L. A nord del peristilio L sono stati individuati due ambienti (A e B). Il vano A di pianta quadrata (m 4.40×4.40), accessibile attraverso un ingresso posto ad ovest, aveva i muri in opera cementizia con paramento in opera reticolata (muri nord-sud) e in tufelli (muri est-ovest); il pavimento era in cementizio e le pareti erano decorate da intonaci dipinti. L’ambiente B (m 3.25×3.60) era realizzto con murature in opera cementizia con paramento in opera reticolata e in tufelli, ricoperto da intonaco bianco, mentre la pavimentazione era in terra battuta. A nord degli ambienti A e B sono stati individuati altri due vani C e D: quest’ultimo in particolare era munito di tre pavimentazioni, in cementizio decorato e a commessi laterizi, riconducibili a fasi edilizie diverse. Ad est si trovavano gli ambienti E ed F pavimentati, rispettivamente, con un rivestimento in battuto e in tessellato bianco. L’ingresso originario della domus era ubicato, probabilmente, sul lato ovest. Per quanto concerne la cronologia, la domus va a sostituire un precedente edificio di età sannitica. Il primo impianto è stato datato all’età augustea, mentre i rifacimenti con l’impiego di strutture in opera reticolata e laterizia, le tamponature degli intercolumni del peristilio e la ristrutturazione dei vani A, B, C, D sono verosimilmente da attribuire al II secolo d.C. (La planimetria dell’edificio è tratta da De Franciscis 1973, tav. VIII).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus di via Caserta, vano A, cementizio
Pavimento in cementizio a base fittile.

Domus di via Caserta, vano D, cementizio con decorazione a meandro
Cementizio a base fittile con decorazione in tessere costituita da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati. La pavimentazione è pertinente alla II fase edilizia della domus.

Domus di via Caserta, vano D, pavimento a commessi laterizi
Pavimento a commessi laterizi appartenente alla prima fase edilizia.

Domus di via Caserta, vano D, pavimento a commessi laterizi
Pavimento a commessi laterizi di forma quadrata (2) appartenente alla III fase edilizia della domus.

Domus di via Caserta, vano F, tessellato bianco
Tessellato bianco.


Vano L. Si tratta di una corte scoperta, interpretata come peristilio, attorno alla quale ruotavano gli ambienti della domus. I lati settentrionale ed orientale erano, in origine, colonnati; in una fase edilizia successiva (II secolo d.C.?) gli intercolumni sono stati tamponati. Il lato settentrionale presenta tre colonne rivestite di intonaco bianco, inglobate in una muratura in opera cementizia con paramento in opera reticolata e a sacco. Il lato orientale si caratterizzava per la presenza di colonne rivestite di intonaco rosso inglobate in una muratura con paramento in tufelli. Sempre sul lato orientale si trovava un ninfeo semicircolare rivestito, in origine, da un lastricato del quale si conservavano, al momento del ritrovamento, solo le tracce.
Cronologia
Non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
1951 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta

Domus di via Caserta, corte L, vasca, pavimento in lastricato

Parte dell’ambiente: vasca
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo?

Peristilio caratterizzato da un pavimento in battuto. Il ninfeo, ubicato lungo il lato orientale, si caratterizza per una vasca pavimentata, in origine, da un lastricato conservato solo in impronte.

Cronologia
Non determinata

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato

Condizione giuridica: non documentato

De Franciscis, A. 1973, Scoperte nell’area nord-orientale dell’antica Capua, in Rendiconti della Accademia di Archeologia Lettere e Belle Arti (Società Nazionale di Scienze Lettere ed Arti Napoli) , Napoli, pp. 95-104.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Domus di via Caserta, corte L, vasca, pavimento in lastricato, in TESS – scheda 9527 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9527), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9527


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