Esempio di decorazione DM 3a (“linea a greca, bicroma”): Ostia, cd. caseggiato di Bacco e Arianna (III, XVII, 5), ambiente B (da BECATTI 1961, tav. LXXX).
Esempio di decorazione DM 3b (“linea dentellata (dentelli di 3 x 3 tessere)”): Este, Domus I di via “dei Pilastri” (da RINALDI 2007, tav. XIV, 2).
Esempio di decorazione DM 3d (“linea greca, ad apici”): Priverno, Domus dell’Emblema figurato, triclinio H (da CANCELLIERI 2012, p. 35, fig. 13b).
Esempio di decorazione DM 3j (“linea dentellata, i dentelli a squadra”): Roma, tessellato da via Merulana (Museo Nazionale Romano) (da BLAKE 1940, tav. 19, 4).
Esempio di decorazione DM 3k (“linea di squadre di tre tessere, non contigue, diritte e capovolte”): Pompei, Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V, I, 23.26, fauces “a” (da DE VOS 1991, figg. 3, 5).
Esempio di decorazione DM 3l (“linea di T non contigue”): Concordia Sagittaria, Fondo Padovese (foto Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, SAV 13681 su concessione del MiBACT, riproduzione vietata).
Esempio di decorazione DM 3m (“linea di T e di singole tessere, non contigue”): Formia, via Vitruvio, villa, ambiente X (da CASSIERI 2007, tav. V, fig. 3).
Esempio di decorazione DM 3o (“linea di crocette non contigue”): Aquileia, Domus Ritter, vano 8, pp.cc. 424-425 (Museo Archeologico Nazionale, foto di T. Clementi).
Esempio di decorazione DM 3p (“fila di crocette non contigue, in colore contrastante”): Casa del Clipeo, vano 1, f. Moro-Bramuzzo, p.c. 427/41 (da DONDERER 1986, tav. 27.3).


