scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15404
via Fanciulla di Anzio, villa, ambiente D, cementizio con reticolato di losanghe e riquadro con punteggiato di inserti e crocette – Anzio  ( RM)

edificio residenziale/villa
Nel 1930-1931, nell’ambito dei lavori per l’apertura di via Fanciulla di Anzio è stata riportata in luce un’estesa villa litoranea (II in pianta). Il complesso conobbe numerose fasi edilizie, le prime delle quali inquadrabili in epoca repubblicana, che sono di difficile lettura poiché sono state quasi interamente ricoperte dalle successive costruzioni effettuate a partire dall’età augustea, momento a seguito del quale la residenza divenne di proprietà imperiale. La villa venne edificata nell’ambito della metà del II secolo a.C.; a questa fase appartengono una serie di murature in opera quadrata, a cui sono associabili due pavimenti in cementizio decorati con tessere, visibili nel settore nord-orientale. Tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. il livello di calpestio subì un rialzamento generale: le murature di epoca precedente furono adoperate come fondazione per nuove murature in opera incerta, a cui sono associabili la maggior parte dei rivestimenti pavimentali restituiti dal complesso. Nella parte centrale dell’edificio si apre un vasto ambiente (A), in cui è stato identificato un cortile o un atrio, pavimentato da un cementizio a base litica con inserti. Mediante una soglia di tufo si aveva accesso all’ambiente B, disposto a sud-ovest ed interpretato come tablino, rivestito da un tessellato bianco con cornice a meandro. Ad est si apre un ambiente (C) presso cui si conservano brani di pavimentazione in cementizio e in mosaico a tessere irregolari, seguito da un vano rivestito in cementizio decorato da un reticolato di losanghe (D) e da due cubicoli (E, F) pavimentati da cementizi e da mosaici con tessere disposte a stuoia. Ad ovest del tablino B si conservano alcuni lacerti pavimentali afferenti ad almeno cinque rivestimenti differenti (G), seguiti dall’ambiente H, con pavimento in cementizio, funzionale al collegamento tra l’atrio A e l’ambiente J. A nord-est dell’ambiente H dovevano aprirsi ulteriori vani (I, M, N, O), tra i quali è possibile identificare un triclinio (I), con piani pavimentali in cementizio decorati con tessere, in opera spicata e in tessellato, conservati solo in parte. A sud si apriva l’ambiente J, originariamente provvisto di un colonnato, rivestito da un tessellato con punteggiato di dadi, in cui è stato riconosciuto un peristilio o un loggiato aperto sul mare. A ovest dell’ambiente sono poi visibili un ulteriore vano (K), con pavimentazione analoga, e l’ambiente L, la cui esistenza è suggerita dai lacerti della pavimentazione in opus sectile. Infine, ad est dell’ambiente J si aprono una serie di vani (P, Q, R, S, T, U), interpretabili forse come cubicoli, con pavimenti in cementizio, per lo più a base litica. A nord-est dei vani si apre un’ampia sala (V), rivestita in cementizio a base litica con inserti, a nord della quale si dispongono ulteriori vani (W, X, Y), con brani dei rivestimenti pavimentali in cementizio ed in opera spicata.
A partire dall’età augustea la residenza conobbe numerosi ampliamenti: in epoca neroniana, al di sopra delle precedenti strutture, furono impiantati una serie di padiglioni gravitanti attorno ad un’esedra prospiciente il mare. La villa si dotò di ninfei, terme, giardini e terrazze panoramiche. Essa continuò ad essere frequentata dalla famiglia imperiale con Domiziano ed Adriano, quando vennero effettuate ulteriori ristrutturazioni. In particolare, tra l’età tardo antonina e l’età severiana, lungo la linea di costa venne creato un doppio porticato a mare in parte costruito su palafitte, e venne edificato un complesso termale. Nel settore gravitante nella zona dell’Arco Muto si conserva un grande edificio provvisto di un cortile porticato o di un giardino, raccordato alle terme prospicienti il mare. Da questa zona provengono tessellati relativi al precedente impianto di epoca repubblicana, tessellati bicromi a soggetto figurato ed un mosaico severiano a decorazione geometrica (pianta località edificio tratta da Scrinari, Morricone 1975, tav. XLVII; pianta edificio tratta da Jaia 2008, fig. 1).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (2° q) al secolo II a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: non determinato
Ambiente D: ambiente a pianta rettangolare, la cui specifica funzione non è ancora stata determinata, si sviluppa nel settore centrale della villa. A est comunica con i cubicoli E ed F mediante due soglie di passaggio. L’ingombro dell’ambiente è restituito da alcuni tratti di murature in opera quadrata, pertinenti alla prima fase edilizia della villa (metà del II sec. a.C.) e riadoperate come fondazioni, da un muro in opera incerta ubicato a sud-est e, soprattutto, dal pavimento, conservatosi quasi per intero, in cementizio a base fittile decorato con tessere ed inserti.

Lunghezza: 6,70 m – Larghezza: 3,50 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1930-1931

Via Fanciulla di Anzio, villa, ambiente D, cementizio con reticolato di losanghe e riquadro con punteggiato di inserti e crocette

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Pavimento in cementizio a base fittile conservatosi quasi per intero, eccezion fatta per una lacuna presso l’angolo meridionale. Una fascia in cementiizo decorata da un punteggiato irregolare di tessere bianche, seguita da una linea dentata e bicroma, perimetrano il campo, decorato da un reticolato romboidale di losanghe. Il partito geometrico è interrotto da un riquadro centrale, spostato leggermente verso nord-ovest, definito da una linea dentata nera, da una linea tripla bianca seguita da una linea tripla nera e da una linea dentata e bicroma. Il riquadro è decorato da un punteggiato di crocette bicrome e di inserti litici rossi, verdi, gialli, bianchi e neri. Sul pavimento sono visibili tracce di rubricatura.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Misure
Lunghezza: 6,70 m; Larghezza: 3,50 m;

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: Variabili dai cm 0,8/1 ai cm 1,5. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1e – linea semplice dentata
DM 1f – linea semplice dentata e bicroma
DM 1t – linea tripla

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: Tessere: dimensioni variabili dai cm 0,8/1 ai cm 1,5. Lunghezza inserti: cm 4. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103h – punteggiato di scutulae e crocette bicrome
Referenza fotografica: Da Scrinari, Morricone Matini, tav. XXVI, 8.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Parco archeologico della Villa imperiale di Anzio)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Scrinari, V./ Morricone Matini, M.L. 1975, in Mosaici antichi in Italia. Regione prima. Anzio., Roma, pp. 29-30, tavv. XXVI-XXVII, n. 8.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, via Fanciulla di Anzio, villa, ambiente D, cementizio con reticolato di losanghe e riquadro con punteggiato di inserti e crocette, in TESS – scheda 15404 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15404), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15404

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca