A breve distanza dalla chiesa di S. Stefano Rotondo, nel primo decennio del XVIII secolo, furono portati alla luce tre pavimenti figurati in bianco e nero, verosimilmente provenienti da un unico contesto del quale non sopravvive più alcuna struttura: un tessellato bicromo con scudo di semi bipenne con al centro una testa di Medusa; un tessellato con al centro la lotta tra Eracle e Centauro; un tessellato bicromo con al centro un busto. Dal medesimo contesto proveniva anche un tessellato geometrico, sempre in soluzione bicroma. Colini (COLINI 1944, pp. 238-23) riteneva che i mosaici figurati potessero provenire dalla domus con balneum messa in luce durante scavi del 1930 per realizzare l’ampliamento di via della Navicella, non lontano dalla chiesa di S. Stefano Rotondo (v. scheda), dove infatti furono scoperti pavimenti musivi stilisticamente affini a quello di Via della Navicella Non se ne può escludere tuttavia una pertinenza ad un edificio differente, non sappiamo se a carattere residenziale. I mosaici figurati, che risultano dispersi, sono noti esclusivamente da disegni realizzati all’epoca del rinvenimento da Bartoli e Piccini. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’edificio di provenienza di tali manufatti.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: non determinato
Non si possiede nessun elemento per poter ricostruire la tipologia dell’ambiente, a pianta quadrangolare, che era pavimentato con un tessellato geometrico-figurato in soluzione bicroma. Dell’ambiente, di cui si ignora la funzione, non resta nota delle dimensioni; manca la documentazione grafica e fotografica.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1706
Regio II, Via della Navicella, tessellato figurato (Medusa)
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: bicromo
Pavimento scoperto nel 1706 e noto esclusivamente da documenti di archivio. Nel campo, come mostrano disegni realizzati al momento della scoperta, era uno scudo di squame bipartite, entro un quadrato, con al centro una testa di Medusa alata, volta verso destra, con ciocche anguiformi. Ai quattro angoli del tappeto, negli spazi risparmiati dallo scudo, si dipartono racemi fioriti, con un fiore esploso al centro e due boccioli ai lati. Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1t – linea tripla |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 332a – scudo di squame bipartite a colori opposti |
Decorazioni vegetali
Motivo | Modulo |
---|---|
girali vegetali con fiore esploso | |
Decorazioni figurate
Tema | Soggetto | Altre componenti |
---|---|---|
Testa di | Gorgone |
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Bartoli, P.S. / Bellori, P. 1706, in Picturae antiquae cryptarum romanarum, Roma, tav. XII.Blake, M.E. 1936, Roman Mosaics of the Second Century in Italy, in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, p. 199.Colini, A.M. 1944, Storia e topografia del Celio nell’antichità , in Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Memorie, Città del Vaticano, p. 239.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio II, Via della Navicella, tessellato figurato (Medusa), in TESS – scheda 3625 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3625), 2008
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3625