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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8519
Loc. Cardegna, villa, ambiente S, tessellato bianco – Cardegna – Ceccano  ( FR )

edificio residenziale/villa
Nel biennio ‘96-‘98, nell’ambito delle attività archeologiche per la realizzazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità Roma-Napoli, fu riportata in luce una villa romana di ragguardevoli dimensioni sita nella media valle Latina, nei pressi della sponda destra del fiume Sacco; anticamente, essa era compresa nell’ager di Fabrateria Vetus, corrispondente all’odierna Ceccano.
L’attività di scavo ha interessato unicamente la fascia del sedime ferroviario, corrispondente al settore settentrionale della villa, mentre un intervento di tipo estensivo nel settore meridionale ha consentito, nelle linee essenziali, la conoscenza planimetrica del complesso, che occupa un’area di circa 7500 mq.
L’indagine ha altresì messo in evidenza lo stato di conservazione non ottimale delle strutture, imputabile alle numerose ed abbondanti spoliazioni subite ininterrottamente nel corso dei secoli, a cui si aggiungono i danni arrecati dagli scassi agricoli.
Lo studio analitico dei materiali, unitamente alla tecnica edilizia impiegata, (opera laterizia e listata), ha consentito di inquadrare l’edificio in un arco cronologico compreso tra l’età tardo-repubblicana fino alla tarda età imperiale quando, come ha ipotizzato G. R. Bellini, esso si trasformò in mansio collegata alla via Latina.
La villa si articola in tre nuclei principali: il settore settentrionale, dove si apre un vasto giardino colonnato (T), un settore centrale dove si sviluppa la zona residenziale, ed infine un settore meridionale, che ospita la pars rustica comprensiva di hortus.
Gli scavi archeologici hanno inoltre rilevato la presenza di un muro di recinzione, probabilmente turrito, presso il quale si aprivano gli ingressi alla villa; uno di questi è stato riconosciuto in prossimità di un piazzale basolato sul lato orientale del settore abitativo.
Attorno al giardino porticato gravitano due settori termali, situati rispettivamente lungo i lati sud-ovest ed est.
I vani del complesso termale orientale, che conservano i paramenti delle murature prevalentemente in opera laterizia, si distribuiscono attorno ad una sala quadrangolare (N) pavimentata da un tessellato con scena marina. È stato inoltre riconosciuto un ambiente absidato adibito a frigidarium (O) ad ovest dell’ambiente N, ed una zona riscaldata a sud-est munita di praefurnia (Q) e di un calidarium con annesse vasche semicircolari (U).
Le terme sud-occidentali sono composte da almeno cinque vani a differente planimetria disposti in modo paratattico da est a ovest, con paramenti esterni in opera laterizia e listata. Tra i vari ambienti si distinguono quattro calidaria, (A,B,D,H), ed almeno un frigidarium (I).
Gli ambienti acquisirono una valenza termale solo a partire dalla prima metà del III secolo d.C.; allo stato attuale, non è possibile determinare la loro destinazione d’uso relativa alla prima fase di impianto.
A sud del giardino porticato si estende il secondo nucleo della villa, destinato all’abitazione del dominus. La pars urbana, incardinata su un asse nord-sud, è caratterizzata dalla presenza di un peristilio seguito da un atrio centrale attorno al quale si dispongono le stanze di soggiorno e rappresentanza, ancora da identificare nella loro specifica funzione.
Infine, l’indagine archeologica ha accertato la presenza di una pars rustica presso il margine meridionale del pianoro, costituita da una successione di vani quadrangolari funzionali all’alloggiamento del personale e dei locali di servizio. Allo stato attuale la villa, assieme ai rivestimenti pavimentali, è stata reinterrata per esigenze conservative (posizionamento e pianta edificio da BELLINI, SPOSITO 2011, fig. 1).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: non determinato
Ambiente S: ambiente a pianta rettangolare disposto a ovest del giardino porticato T. Le murature, parzialmente conservatesi, sono realizzate con paramento in opera laterizia con tegole fratte. Ad est è visibile una piccola porzione del rivestimento pavimentale in mosaico.

Cronologia

Non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
1996-1998

Loc. Cardegna, villa, ambiente S, tessellato bianco

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Piccola porzione di rivestimento pavimentale in tessellato bianco,visibile presso l’estremità orientale del vano. Si conserva inoltre, per quasi la metà dell’ambiente, la preparazione pavimentale del mosaico, in cocciopesto. Il mosaico, non più visibile, è documentato esclusivamente da un rilievo archeologico: immagine da BELLINI, SPOSITO 2011, fig. 2 (dettaglio).

Cronologia
Non determinata

Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: cocciopesto

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Referenza fotografica: immagine da BELLINI, SPOSITO 2011, fig. 2 (dettaglio).

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Bellini, G. R./ Sposito, F. 2011, Pavimenti inediti dalla villa romana in loc. Cardegna (Ceccano- Fr)., in Atti del XVI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 17-20 marzo 2010), Tivoli, p. 573.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Loc. Cardegna, villa, ambiente S, tessellato bianco, in TESS – scheda 8519 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8519), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8519

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca