Nel 1965, nel podere Martini, in seguito al franamento di un tratto della riva del fiume Savio, si rinvennero un pavimento in tessellato e due pavimenti in commessi laterizi, unitamente ad un ammasso di mattoni e frammenti ceramici, di cui alcuni dei quali in ceramica sigillata (sito 47). Si tratta probabilmente di un edificio rustico di approssimativa collocazione sulla via che collegava Ravenna a Cesena.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
AMBIENTE: non determinato
Ambiente 3: ambiente documentato dal rinvenimento di un lacerto pavimentale in commessi laterizi.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1965
Via Campolungo, podere Martini, amb. 3, pav. laterizio spina di pesce
Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: non documentato
Pavimento in commessi laterizi disposti a spina di pesce.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
* a "spina di pesce" (opus spicatum) |
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Scagliarini, D. 1968, in Ravenna e le ville romane in Romagna, Ravenna, p. 58.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Via Campolungo, podere Martini, amb. 3, pav. laterizio spina di pesce, in TESS – scheda 9262 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9262), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9262