Alcune campagne di scavo condotte dall’Università di Torino nella località Cimitero di Costigliole Saluzzo e tuttora in corso hanno portato alla luce a partire dal 2003 consistenti resti di epoca romana (cfr. planimetria del sito, da ELIA, MEIRANO 2008, tav. LXIV), già in parte localizzati da una serie di saggi effettuati negli Anni ’90 dalla Soprintendenza Archeologica del Piemonte. Fra le strutture rinvenute si segnalano in particolare i resti di una grande villa rustica dotata di un impianto per la produzione vinicola e di un articolato settore residenziale (cfr. pianta delle strutture, da Archivio SBAPMAE, Territorio, Costigliole Saluzzo, cart. 1, fasc. 6, Relazione della campagna di scavo 2011, prot. 12856 del 22/12/2011). Allo stato attuale delle conoscenze l’edificio, caratterizzato da almeno quattro fasi di vita (fra l’inizio del I sec. d.C. e la fine del IV sec. d.C.), presenta una pianta definita a N (area A) e S (trincea A) da due ali disposte simmetricamente ai lati di un ampio cortile aperto sul lato O; a E le due ali sono unite da un corpo centrale, sviluppato in senso N-S (area B). Il complesso, frutto di ristrutturazioni e ampliamenti successivi, nel momento di massima espansione (età tiberiana/flavio-traianea) si articola in aree ben distinte dal punto di vista funzionale: nell’area A (a NO) si collocano le vasche per la pigiatura e la raccolta del mosto (vani D, E) e alcuni apprestamenti per la trasformazione dei prodotti agricoli (F, G); i settori NE e SE, invece, sono risultati a destinazione residenziale. Le più recenti indagini hanno permesso di identificare nel settore NE alcuni ambienti con funzione di cucina (H2-H3) separati da altri, dotati di pavimenti di un certo pregio (H1, I, L), da uno stretto corridoio a “L”; verso E altri vani (N1-N2, O, P) sembrerebbero comunicanti con un’area aperta sulla fronte orientale dell’edificio e forse destinata a deposito. Alcuni piccoli ambienti pavimentati in battuto di terra (s, t, u) collegano l’ala settentrionale della villa con il settore SE, costituito da due nuclei simmetrici ai lati di un ampio cortile (i), forse confinante verso O con una strada NS e pavimentato con un battuto di scaglie litiche bianche (definito “opus signinum semplice”) arricchito da una fascia in tessellato e da tessere sparse sulla superficie. Entrambi i nuclei a N e S del cortile i presentano tre fasi costruttive: inizialmente sono costituiti da un unico grande vano, affacciato verso il cortile con un porticato (fase 1), poi sostituito da un muro continuo (fase 2); successivamente lo spazio interno viene articolato con l’erezione di tramezzi (fase 3), che definiscono tre vani (a S: a, b, c; a N: h, l, n) affacciati su stretti corridoi (a S: f, g; a N, o), già in uso nella fase precedente. Allo stesso modo il piano di calpestio del grande vano di fase 1, realizzato in battuto di pietrisco bianco privo di legante definito “opus signinum”, risulta ancora in uso come pavimento dei vani di fase 3, a eccezione dell’ambiente centrale del nucleo N (l, elle), rivestito da una gettata molto compatta di grumi di laterizi. Il rinvenimento di numerose monete databili entro la fine del III sec. d.C. permette di fissare in tale periodo la distruzione del complesso, probabilmente a causa di un incendio. Successivamente si assiste a un parziale riutilizzo delle strutture in epoca tardoantica, come attestano alcuni materiali di pregio (orecchino in oro, armilla a testa di serpente, moneta della metà IV sec. d.C.) e una tomba a cassa laterizia immediatamente a E del settore NE dell’edificio. Oltre alla letteratura citata in bibliografia, i dati sono desunti dalle relazioni di scavo conservate presso l’archivio SBAPMAE: cfr. Archivio SBAPMAE, Territorio, Costigliole Saluzzo, cart. 1, fasc. 6, Relazione della campagna di scavo 2003, prot. 10947 del 16/12/2003; Relazione della campagna di scavo 2004, prot. 10898 del 10/12/2004; Relazione della campagna di scavo 2005, prot. 10586 del 15/12/2006; Relazione della campagna di scavo 2007, prot. 8745 del 5/12/2007; Relazione della campagna di scavo 2008, prot. 9146 del 12/12/2008; Relazione della campagna di scavo 2009, prot. 8972 del 21/12/2009; Relazione della campagna di scavo 2010, prot. 10558 del 22/12/2010; Relazione della campagna di scavo 2011, prot. 12856 del 22/12/2011).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
loc. Cimitero, vano H1, cementizio fittile a punteggiato di crocette Definito "cocciopesto", il rivestimento pavimentale di H1 è costituito da un cementizio a base fittile, arricchito da un punteggiato di crocette, formate da 4 tessere bianche e 1, centrale, di colore grigio (e talvolta bianco). L’unica immagine del pavimento (da ELIA, MEIRANO 2008, tav. LXVb) mostra solo un particolare del manufatto: è possibile distinguere una linea di contorno formata da tessere bianche distanziate e pressochè allineate, a delimitazione forse del motivo geometrico (pseudoemblema?). Del pavimento è venuto alla luce solo un lacerto di 2.20x1m (cfr. Archivio SBAPMAE, Territorio, Costigliole Saluzzo, cart. 1, fasc. 6, Relazione della campagna di scavo 2007, prot. 8745 del 5/12/2007). Si tratta forse del rivestimento pavimentale di un’anticamera. Foto da ELIA, MEIRANO 2008, tav. LXVb.
loc. Cimitero, vano I, cementizio fittile In letteratura definito come "cocciopesto" grossolano, realizzato con poca malta (cfr. Archivio SBAPMAE, Territorio, Costigliole Saluzzo, cart. 1, fasc. 6, Relazione della campagna di scavo 2008, prot. 9146 del 12/12/2008), il rivestimento è interpretabile come una semplice stesura di cementizio a base fittile.
loc. Cimitero, vano L, cementizio fittile Del pavimento restano solo alcuni lacerti, realizzati in "cocciopesto"/ "opus signinum" di fattura mediocre (cementizio a base fittile). Cfr. Archivio SBAPMAE, Territorio, Costigliole Saluzzo, cart. 1, fasc. 6, Relazione della campagna di scavo 2010, prot. 10558 del 22/12/2010.
Cortile i: non ancora completamente scavato, esso separa i due nuclei residenziali settentrionale e meridionale. L’intera superficie conserva un rivestimento pavimentale accurato, in "opus signinum semplice" e realizzato con una gettata compatta di pietrisco bianco senza malta, arricchita da motivi decorativi in tessellato (si segnala però che in MOLLI BOFFA 2000, p. 19 si menziona espressamente la presenza di malta; in BARRA BAGNASCO 2003, p. 40 il pavimento è descritto come "signino").
Lunghezza: 15.90 m – Larghezza: 8.20 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1995/ 2003-2005 – Ente responsabile: Università di Torino
Loc. Cimitero, cortile i, cementizio litico con punteggiato di dadi
Parte dell’ambiente: area scoperta Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Pavimentazione costituita da un doppio strato di ciottoli, su cui poggia una gettata di pietrisco bianco frammisto a malta, rifinita da una fascia a mosaico in tessere grigiastre. Sulla superficie del tappeto sono inserite, in modo apparentemente casuale, tessere musive di dimensioni maggiori. E’ probabile che la malta, forse non così abbondante in origine, si sia sgretolata nel corso del tempo. Foto da BARRA BAGNASCO, ELIA 2007, fig. 3 p. 276.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure Lunghezza: 8.20 m; Larghezza: 15.90 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: doppio strato di ciottoli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.8cm cm
Specifiche tecniche Lunghezza: 15.90 m – Larghezza: 8.20 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: 2.8cm cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 103e – punteggiato di dadi, su signino
Referenza fotografica: da BARRA BAGNASCO, ELIA 2007, fig. 3 p. 276
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Costigliole Saluzzo, loc. Cimitero, area a E delle scuole elementari)
Costigliole Saluzzo, loc. Cimitero, area a E delle scuole elementari (Riferimento: Università di Torino) Piazza Vittorio Emanuele II, 11 – Costigliole Saluzzo
Barra Bagnasco, M./ Elia, D. 2007, Un contributo alla conoscenza della romanizzazione del Piemonte: l’insediamento di Costigliole Saluzzo., in Forme e tempi dell’urbanizzazione in Cisalpina (II sec. a.C. – I sec. d.C.). Atti delle Giornate di Studio, Torino, 4-6 maggio 2006, Firenze, p. 275, fig. 3.Barra Bagnasco, M. 2003, Recenti indagini a Costigliole Saluzzo (CN): una nota, cou un’appendice di S. Veronese., in Orizzonti. Rassegna di Archeologia, Pisa-Roma, p. 40.Barra Bagnasco, M. 2005, Nuovi documenti romani nel Cuneese occidentale: Costigliole Saluzzo, in Studi di archeologia in memoria di Liliana Mercando, Torino, p. 26, fig. 7.Elia, D./ Meirano, V. 2008, Notiziario per l’anno 2007. Costigliole Saluzzo, loc. Cimitero. Insediamento di età romana., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 205.Elia, D./ Meirano, V. 2009, Scavi dell’Università di Torino a Costigliole Saluzzo (CN): l’insediamento di età romana in località Cimitero., in Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, Torino, p. 29.Mercando, L. 1996, Mosaici in Piemonte: le scoperte recenti., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995) , Bordighera, p. 147, nota 12.Molli Boffa, G. 1996, Notiziario per l’anno 1995. Costigliole Saluzzo, loc. Cimitero. Strutture di età romana., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 246, tav. XCIX/a.Molli Boffa, G. 2000, Il territorio costigliolese tra preistoria e medioevo: dati archeologici., in Costigliole Saluzzo, Un museo diffuso, Cuneo, pp. 19-20, figg. 2-3.Preacco, M.C./ Da Pieve, P. 2013, Pavimenti nelle città romane del Piemonte sud-occidentale: un aggiornamento tra vecchi e nuovi ritrovamenti, in Atti del XVIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Cremona, 14-17 marzo 2012), Tivoli, p. 135, nota 10.
DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, loc. Cimitero, cortile i, cementizio litico con punteggiato di dadi, in TESS – scheda 10522 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10522), 2011