
I FASE: l’accesso, distrutto, doveva trovarsi a sud, sul decumano massimo. Il limite settentrionale dell’edificio non è noto, ma doveva corrispondere alla parete di fondo degli ambienti 7, 8 e 9. I limiti ovest ed est corrispondono, invece, alle domus A e C1. L’ingresso dell’edificio, non conservato, doveva essere probabilmente affiancato da due vani destinati ad uso commerciale. Si accedeva poi al vano 1, che doveva costituire il collegamento con la corte porticata 5 fornita, sul lato nord, della grande vasca a. Il vano 1 era affiancato, dagli ambienti 2, 3 e 4. Dal lato nord del portico tre gradini consentivano l’accesso all’ambiente di passaggio 6, dall’orientamento est-ovest, che consentiva l’accesso ai vani 7, 8 e 9, identificabili con ambienti di soggiorno e rappresentanza. Ad eccezione del vano 2, pavimentato in cementizio, e della corte scoperta, rivestita da lastre lapidee, tutti gli altri ambienti sono rivestiti in tessellato.
II FASE: nel corso del II secolo d.C. vengono tamponati gli accessi ai vani 7 e 9 dal vano 6 e si realizza il tessellato con testa di Medusa del vano 1.
III FASE (fino alla fine del IV secolo d.C.): in seguito al potenziamento dell’apparato idraulico della casa, i pavimenti degli ambienti 1 e 5 vengono parzialmente scassati per alloggiare le tubature (mappa tratta da Atria Longa).
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Rivestimento in tessellato geometrico bianco e nero, con riempitivi figurati policromi. Il campo è riquadrato da un’ampia fascia di tessere bianche, seguita da una linea tripla di tessere nere e da una fascia di quattro file di tessere bianche. Il motivo è costituito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe, ribattute da losanghe nere. I due quadrati maggiori che si conservano, sono caricati da decorazioni vegetali e figurate. A sud una testa di Medusa policroma su fondo bianco, è incorniciata da una treccia, anch’essa policroma, a due capi con effetto di rilievo su fondo scuro. A Nord è raffigurato un cratere su fondo bianco, incorniciato da una fila semplice di tessere nere. Dal cratere germogliano due girali vegetali, che formano due volute, terminanti con foglie d’edera. I quadrati minori di risulta in posizione angolare sono caricati da un quadrato in diagonale a lati inflessi con tessera bianca centrale e da un quadrato in diagonale con inscritto un quadrato. I quadrati in diagonale sono caricati da una foglia d’edera, in un caso doppia, e da nodi di Salomone. I rettangoli sono caricati da volute vegetali terminanti in una foglia d’edera, da spine di triangoli o da una losanga caricata da una crocetta e terminante in due pelte. I triangoli in corrispondenza dei margini del campo sono ribattuti da triangoli.
domus B, ambiente 2, cementizio a base litica
Rivestimento pavimentale in cementizio a base litica, di colore bianco, con grossi inserti in calcare e piccoli inserti laterizi. La superficie e’ levigata.
domus B, ambiente 3, tessellato bianco con cornice nera
Rivestimento in tessellato bianco, ad ordito di filari paralleli, bordato da una fascia nera.
domus B, ambiente 5, portico, tessellato con cratere
Rivestimento in tessellato bianco e nero con elemento figurato policromo. Il pavimento è in condizioni frammentarie e si conservano solo due lacerti nell’angolo sud-ovest. Presumibilmente, il rivestimento interessava i tre bracci sud, est e ovest del peristilio. Si riconosce una omposizione a struttura isodoma irregolare di file sfalsate di quadrati e rettangoli, alternate a rettangoli disposti in verticale. In corrispondenza dell’angolo Sud-Ovest si conserva una porzione di un pannello decorato da un cratere affiancato da due racemi dalle foglie gialle e rosa.
Domus B, ambiente 5, vasca a, lastricato
Rivestimento della vasca a, forse un impluvium, costituito da lastre di calcare.
domus B, ambiente 6, tessellato bianco e nero punteggiato
Rivestimento in tessellato nero, riquadrato da una fascia di tessere bianche e punteggiato di dadi bianchi alternati, a tessere rettangolari, disposte a zampe di gallina.
Domus B, ambiente 7, tessellato con motivo a nido d’ape
Rivestimento in tessellato a rete di esagoni, delineato da un’unica fila di tessere nere su fondo bianco. Il bordo è costituito da una fascia di quattro file di tessere nere a ordito diritto, che taglia una fascia bianca a ordito di filari paralleli.
domus B, ambiente 8, tessellato a quadrati adiacenti
Rivestimento in tessellato geometrico bianco e nero, con motivo di quadrati listellati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali attorno ad un quadrato.
Domus B, ambiente 9, tessellato punteggiato di crocette
Tessellato punteggiato di crocette bicrome a colori contrastanti e riquadrato da una fascia di tessere bianche. Soglia in tessellato, con composizione di linee spezzate a gradini in colori contrastanti.

Lunghezza: 8.80 m – Larghezza: 13.30 m
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Rivestimento in tessellato bianco e nero con elemento figurato policromo. Il pavimento è in condizioni frammentarie e si conservano solo due lacerti nell’angolo sud-ovest. Presumibilmente, il rivestimento interessava i tre bracci sud, est e ovest del peristilio. Si riconosce una omposizione a struttura isodoma irregolare di file sfalsate di quadrati e rettangoli, alternate a rettangoli disposti in verticale. In corrispondenza dell’angolo Sud-Ovest si conserva una porzione di un pannello decorato da un cratere affiancato da due racemi dalle foglie gialle e rosa.
Domus B, ambiente 5, vasca a, lastricato
Rivestimento della vasca a, forse un impluvium, costituito da lastre di calcare.
Data: non documentata
Domus B, ambiente 5, corte scoperta, rivestimento in lastre
Parte dell’ambiente: corte
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Rivestimento pavimentale in lastre di marmo di Botticino. A circa 25 centimetri dal perimetro del lastricato corre una canaletta aperta, destinata alal raccolta dell’acqua piovana, che scendeva dal tetto. La parte nord e’ occupata da una vasca rettangolare, a, rivestita in lastre di calcare.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Lunghezza: 5,80 m; Larghezza: 7,40 m;
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo marmoreo)
Area archeologica di S. Giulia (Riferimento: Morandini, F.) via Musei, 81b – Brescia
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10572