Edificio a destinazione residenziale, denominato “Domus della zona D di S. Giulia”. La domus si trovava nel quartiere residenziale compreso tra l’area capitolina e le mura urbiche, a nord del decumano, su cui si apriva l’ingresso. L’abitazione era orientata secondo il cardine che correva in corrispondenza dell’attuale via Piamarta e confinava a ovest con la “Domus C”, a cui venne unita in un’unica unità residenziale. Verso est, era delimitata da un ambitus. Il contesto e’ stato indagato solo parzialmente e non e’ possibile comprendere la corretta articolazione dell’edificio. La presenza del vano scale 3 ha permesso di identificare l’esistenza di un secondo piano. L’ambiente 1, pavimentato in cementizio a base fittile è un ampio spazio dalla funzione incerta che comunica, a nord, con l’ambiente di rappresentanza 4, pavimentato in sectile e decorato, al centro da una fontana ottagonale d. Dal vano 4, attraverso l’ambiente di passaggio 5, era possibile raggiungere la corte lastricata 6. Dal lato ovest della corte 6 si accedeva al vano lastricato 7, dotato di una fontana ottagonale f. A sud si apriva l’accesso all’ambiente 8, in tessellato e, di qui all’ambiente 9. Entrambi erano pavimentati in tessellato. Ad O di questo allineamento di vani, nello spazio di risulta con la confinante “Domus C”, si trovano allineati i vani 7 (dotato di una seconda fontana ottagonale f), 8 e 9. Le strutture della domus si estendono anche in quella, definita la “zona E” del grande scavo di S. Giulia, di cui non è chiara l’articolazione (mappa tratta da Atria Longa).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus D, ambiente 11, cementizio a base fittile Rivestimento in cementizio a base fittile, con piccoli inserti quadrangolari in calcare bianco e marmi colorati (porfido rosso e verde, marmo giallo, bianco e rosa).
domus D, ambiente di rappresentanza 4, tessellato e sectile Rivestimento pavimentale articolato in una zona centrale in opus sectile, successivamente spoliata e di cui si conservano le impronte, e in una fascia perimetrale in tessellato bianco a ordito di filari paralleli, con inserti di lastre marmoree e non marmoree, di forma quadrata e irregolare, disposte sulla diagonale. Al centro del pavimento si trovava una vasca ottagonale lastricata. Immagine rivestimento da BISHOP, MORANDINI 2005, p. 241.
Domus D, corte, lastricato Probabile rivestimento lastricato, identificato grazie allo scavo dell’angolo nord-ovest. Lungo il perimetro della corte correva una canaletta aperta per la raccolta dell’acqua piovana, in lastre di calcare bianco.
Domus D, portico, lastricato Rivestimento pavimentale in lastre di calcare bianco. La tipologia del rivestimento pavimentale è stata individuata grazie ad un’unica lastra conservata nella parte ovest del portico. Anche la preparazione, in malta di colore rosato, è stata individuata solo in un piccolo lacerto in prossimità della lastra.
Domus D, vano 8, tessellato con reticolato di linee Rivestimento in tessellato policromo geometrico. La decorazione è costituita da un reticolato di linee, con quadrati dentati sui punti di incrocio. I quadrati sono caricati da rosette.
Vano 1: ampio ambiente rettangolare, di destinazione incerta. Il rivestimento pavimentale era in cementizio a base fittile che, nella zona ovest, era stato completamente asportato.
Lunghezza: >5 m – Larghezza: 8.9 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Domus D, ambiente 1, cementizio a base fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento pavimentale in cementizio a base fittile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure Lunghezza: >5 m; Larghezza: 8.90 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Malta con cocciopesto e ciottoli come aggregato.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, domus D, ambiente 1, cementizio a base fittile, in TESS – scheda 10679 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10679), 2012