scheda

piazza Bollente, terme, corridoio, commessi laterizi a spina di pesce
Acqui Terme ( AL )


Nel 1898, durante gli scavi per la posa di un collettore per la raccolta delle acque in piazza della Bollente (verso via Saracco) ad Acqui Terme (antica Aquae Statiellae, cfr. ubicazione, da ANTICO GALLINA 1986, fig. 10 pp. 103-104, n. 25b: in rosso), si intercettarono i resti di un grande complesso termale di epoca romana, costruito attorno alla sorgente di acqua calda (la Bollente) menzionata da Plinio (Nat. Hist. XXXI 2, 4). Le ipotesi ricostruttive, basate sui dati di scavo passati e recenti, riguardano l’originaria sistemazione della piazza con una fontana monumentale nella parte più elevata, attorno alla sorgente, e, poco più in basso, un esteso impianto termale articolato in diversi ambienti, con una natatio al termine del percorso.
Ai piedi dell’attuale fontana venne rinvenuta nel 1898, a circa 2.60m di profondità, un’ampia porzione di mosaico bicromo (B, vano 1, cfr. planimetria da CROSETTO 2002, fig. 3 p. 45) recante l’iscrizione di Lucio Ulattio e Lucio Valerio, che restaurarono o costruirono le terme tra la fine dell’età repubblicana e l’inizio di quella imperiale, e di un altro Lucio Valerio che collaudò il complesso. Delle strutture non restavano che esigui lacerti a N e a S del mosaico, nonché parte di un altro tessellato bianco a E (B’, vano 2) e, alcuni metri più a S, due piccoli vani voltati (vani 5-6, forse vasche), pieni di fango finissimo (A’). Nel 1987 ulteriori indagini vennero effettuate dalla Soprintendenza Archeologica nell’area occupata dal complesso termale in corrispondenza dei settori scavati alla fine dell’Ottocento: le strutture portate in luce consentirono di evidenziare una complessa articolazione planimetrica del grande ambiente con il mosaico iscritto (1), identificato come calidario per la presenza di un labrum, circondato da un mosaico a onde correnti, e accessibile da uno stretto corridoio rivestito anch’esso in tessellato bicromo (3). Accanto a questo dovevano disporsi gli altri vani del percorso termale, non identificati, sebbene la presenza di lacerti pavimentali in tessellato (verso S) e in cementizio (verso O) concorrano a dimostrare l’estensione del complesso oltre i limiti di scavo. Un ambiente esterno, un corridoio di raccordo pavimentato in commessi laterizi, costituiva invece il limite E dell’impianto. Questo venne abbandonato nel Medioevo, quando, sopra un consistente strato di riporto, nell’area vennero costruite abitazioni e una vasta piscina dotata di gradoni, in uso fino al XV-XVI secolo; infine nell’Ottocento gli edifici vennero definitivamente abbattuti per realizzare la piazza e la fontana monumentale visibili ancora oggi.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
piazza Bollente, terme, calidario 1, mosaico bicromo
Il mosaico del calidario è costituito da più unità decorative, delle quali sono identificabili lo spazio centrale e una nicchia a N. Un tessellato bianco campito da un’iscrizione musiva in nero su 3 righe e da una fascia nera si disponeva nel tratto E della stanza; la fascia verso N piegava ad angolo retto, proseguendo verso la parte opposta della stanza (1898). A N si apriva una nicchia quadrangolare, anch’essa pavimentata in tessellato bianco interrotto da una sorta di pseudoemblema tripartito (1987), costituito dal labrum circolare al centro e da due pannelli laterali delimitati da una fascia nera. Il lato più interno di ciascun pannello, a ridosso del bacino, presenta una fascia nera e un motivo a onde correnti, entrambi curvilinei. Nonostante le lacune, è possibile cogliere l’interruzione di questa doppia cornice in corrispondenza della fascia parallela al muro N: non si tratta quindi di un cerchio completo attorno al labrum, ma di due soli archi di cerchio a E e O di esso. Foto da BLAKE 1930, tav. 46, 2.

piazza Bollente, terme, cementizio litico
Rivestimento pavimentale in semplice "battuto cementizio" o "battuto di malta" senza particolari elementi decorativi: si tratta verosimilmente di un cementizio a base litica.

piazza Bollente, terme, corridoio, tessellato bicromo
Il pavimento del corridoio è fortemente lacunoso ed è parzialmente visibile a fianco del mosaico a onda corrente del vano 1 (vd. infra; CROSETTO 1989, tav. XLIVc): una fascia monocroma bianca a ordito di filari obliqui è seguita da una linea doppia bianca, da una linea tripla nera e da un’altra linea doppia bianca, tutte a ordito diritto. Il campo è invece a ordito obliquo, in tessellato monocromo bianco. Foto da CROSETTO 1989, tav. XLIV/c; rielaborazione grafica P. Da Pieve.

piazza Bollente, terme, tessellato monocromo
In letteratura si riporta la presenza di un mosaico "costrutto in tesselli di marmo bianco", verosimilmente un tessellato monocromo bianco.

Vano nd. L’ambiente viene definito "esterno" e interpretato come corridoio di raccordo del complesso termale. Ubicato immediatamente a Nord di uno spogliatoio, il corridoio è pavimentato in "opus spicatum" di piccoli mattoni regolari.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1987 – Ente responsabile: SBAPMAE

Piazza Bollente, terme, corridoio, commessi laterizi a spina di pesce

Parte dell’ambiente: corridoio
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo

Definito come "opus spicatum" il pavimento è costituito da un rivestimento a commessi laterizi a spina di pesce.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
* a "spina di pesce" (opus spicatum)

 
 

Oggetto conservato: non documentato – Conservato in: non documentato

Crosetto, A. 2002, La fonte termale della “Bollente”., in Museo archeologico di Acqui Terme, la città., Acqui Terme, p. 44.
Crosetto, A. 2011, Mosaici e marmi romani in Acqui. Dall’uso al riuso per il pavimento medievale della cattedrale., in Palazzo Madama. Studi e notizie, Torino, p. 122.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, piazza Bollente, terme, corridoio, commessi laterizi a spina di pesce, in TESS – scheda 11073 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11073), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11073


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