Domus ubicata nel settore più settentrionale dell’Isolato nord (n. 1). Si tratta di un’abitazione con struttura planimetrica ad atrio e peristilio, modificata da successivi rifacimenti. Nel suo assetto attuale si compone di circa 33 ambienti e da due ingressi situati rispettivamente ad est, sulla strada An, e ad ovest su An2. L’ingresso (1), fiancheggiato da tabernae (vano A) conduce all’atrio 6 dotato di un impluvio di m 0.25×0.25. Attorno all’atrio si affacciano diversi ambienti (vani 2-10) il cui assetto attuale è frutto di progressive modifiche e rifacimenti. Il collegamento con il settore ovest dell’abitazione è garantito dal vano 10 che si affaccia su una sorta di loggiato collegato al peristilio 27, attorno al quale ruota una serie di ambienti modificati rispetto al loro assetto originario. Il lato orientale è occupato dai vani 12-16 che, per la loro posizione, sono stati interpretati come vani di soggiorno e rappresentanza. In particolare, il vano 13 è stato identificato con un tablino, mentre il vano 14 con un’exedra aperta sul peristilio. Sul lato nord si susseguono i vani 20-22., dei quali il vano 20 e 21, rispettivamente un cubicolo ed un ambiente di rappresentanza, dotati di pavimentazioni in cementizio decorato. Del peristilio si conservano due ambulacri, il 23 ed il 24, con tratti di murature in laterizio, resti di colonne e tracce di pavimentazione in cementizio. Al centro del peristilio si estende un’area scoperta (27) di m 10.80×18.80 con tracce di una canaletta lungo i lati est e nord. Originariamente l’area doveva estendersi su una superficie di dimensioni ridotte (m 13.68×7.45) e solo in una fase successiva essere ampliata verso sud. Il settore settentrionale e nord-orientale dell’abitazione è occupato da ambienti con funzione di servizio (vani 17, 18, 19, 28, 29, 30). Nel complesso l’edificio si configura come una domus ad atrio e peristilio, caratterizzata da diverse fasi edilizie estese, cronologicamente, dall’età repubblicana al VI sec. d.C. In base all’analisi delle strutture ad ai reperti ceramici contestualizzabili sono state distinte 8 fasi edilizie, delle quali almeno cinque (fasi D-H) definite cronologicamente. La struttura planimetrica sul modello ad atrio e peristilio si sviluppa a partire dalla fase D (a partire dal II sec. a.C.). Durante la fase D la domus è composta dal cortile 11, dall’atrio 6 e, forse, dall’ingresso 1. Risale al primo impianto anche il peristilio con pianta a quattro bracci ed ambienti di soggiorno ubicati sul lato settentrionale. Durante la fase E (età imperiale) l’abitazione subisce interventi significativi: avviene la costruzione dei vani 17 e 18 con funzione utilitaristica e la realizzazione del vano A da interpretare come taberna. Sempre a questa fase si datano il tablino 13 e l’esedra 14, quest’ultima aperta su atrio e peristilio. Fase F (dopo la metà del III sec. d.C.): la planimetria della casa rimane immutata; le modifiche effettuate sono relative ad una maggiore accentuazione delle funzioni di servizio. Avvengono modifiche nell’ area del peristilio e della pars postica dell’abitazione mediante la realizzazione del vano 28 e l’apertura dell’ambiente 22. A questa fase si ascrive un incremento delle funzioni di servizio all’interno della domus. Fase G (età tardo-imperiale): al posto dei vani 12, 13, 14 viene realizzato un loggiato con muro in laterizi e semicolonne alle estremità. Fase H (entro la seconda metà del VI sec. d.C.): è l’ultima fase di carattere residenziale. Si data la costruzione dei vani 5 e 10 e la rifunzionalizzazione di quelli precedenti. La realizzazione di questi vani modifica la planimetria tradizionale della domus rimasta, in precedenza, sostanzialmente inalterata. (La pianta della località dell’edificio è una rielaborazione da E. Greco, Magna Grecia, Roma-Bari 2008, p. 22. La pianta dell’edificio è tratta da Bragantini, De Bonis, Lemaire, Robert 2008, fig. 5).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Paestum, domus F, vano 20, cementizio decorato Pavimento in cementizio a base fittile decorato da un reticolato romboidale in tessere bianche bordato da una linea semplice bianca. Lo spazio fra il tappeto centrale e le pareti del vano è decorato con un punteggiato irregolare di tessere bianche. Il pavimento presenta al centro uno sprofondamento dovuto ai cedimenti dei livelli sottostanti.
Vano 21. Ambiente ubicato nel settore occidentale della domus, lungo il lato settentrionale del peristilio 27. Il vano, completamente aperto sull’ambulacro del peristilio, è dotato di un rivestimento in cementizio decorato. In base alle caratteristiche planimetriche e alla posizione all’interno della domus è stato interpretato come ambiente di rappresentanza. (La pianta è tratta da Bragantini, De Bonis, Lemaire, Robert 2008, fig. 5).
Lunghezza: 3.60 m – Larghezza: 3.40 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1976/00/00-1977/00/00;1979/00/00-1981/00/00 – Ente responsabile: SBA-SA
Paestum, domus F, vano 21, cementizio decorato
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Cementizio a base fittile articolato in vano e soglia. La soglia (m 3.54×0.45) è decorata da una composizione romboidale di squame in tessere bianche. Il vano è bordato da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati, ampio m 0.33, interrotto, anteriormente, da una fascia ornata da un punteggiato di tessere. Il campo (m 1.90×1.30) è decorato da un reticolato romboidale. Il pavimento presenta vaste lacune superficiali localizzate in particolare in corrispondenza della soglia e del campo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Cementizio a base fittile articolato in vano e soglia. La soglia (m 3.54×0.45) è decorata da una composizione romboidale di squame in tessere bianche. Il vano è bordato da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati, ampio m 0.33, interrotto, anteriormente, da una fascia ornata da un punteggiato di tessere. Il campo (m 1.90×1.30) è decorato da un reticolato romboidale. Il pavimento presenta vaste lacune superficiali localizzate in particolare in corrispondenza della soglia e del campo.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 217a – composizione romboidale di squame allungate adiacenti delineate
Referenza fotografica: da Bragantini, De Bonis, Lemaire, Robert 2008, fig. 185
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: bicromo
Cementizio a base fittile articolato in vano e soglia. La soglia (m 3.54×0.45) è decorata da una composizione romboidale di squame in tessere bianche. Il vano è bordato da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati, ampio m 0.33, interrotto, anteriormente, da una fascia ornata da un punteggiato di tessere. Il campo (m 1.90×1.30) è decorato da un reticolato romboidale. Il pavimento presenta vaste lacune superficiali localizzate in particolare in corrispondenza della soglia e del campo.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: area archeologica (Area archeologica di Paestum) Il pavimento è stato ricoperto dopo lo scavo. Condizione giuridica: proprietà Stato
Area archeologica di Paestum (Riferimento: Cipriani, Marina) Via Magna Grecia, 919 – Capaccio – Paestum
Bragantini, I./ De Bonis, R./ Lemaire, A. 2008, in Poseidonia-Paestum. Les maisons romaines de l’Ilot nord (Collection de l’Ecole Française de Rome), Rome, p. 280, figg. 185, 248.