scheda

Regio X, "Terme di Elagabalo", ninfeo, m. a grandi tessere marmoree
Roma ( RM)

"Terme di Elagabalo". Con questa denominazione convenzionale, nota dalla letteratura archeologica a partire dalla fine del XIX secolo, si indica il grande edificio a carattere commerciale di età severiana ubicato sulle pendici nord orientali del Palatino ed impiantato sui resti di un horreum di età adrianea (v. scheda). Il complesso edilizio, formato da 26 ambienti disposti sui tre lati di un lungo cortile rettangolare (nel quale si conservano ancora tracce delle pavimentazioni originarie), fu successivamente occupato (forse nei primi decenni del IV secolo) da un impianto termale, caratterizzato da strutture murarie in opera listata. La trasformazione interessò gran parte del complesso preesistente: il settore termale vero e proprio fu dislocato nel settore W, verso l’arco di Tito, mentre il settore opposto, verso l’arco di Costantino, fu destinato al passeggio e dotato di vasche e fontane, In questa stessa fase l’area non occupata dalle terme fu rivestita con una pavimentazione a grandi tessere in marmo bianco; ad una fase decorativa ancora più tarda (probabilmente di V secolo) appartiene invece la pavimentazione del ninfeo ricavato nella parte occidentale del cortile.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Regio X, "Terme di Elagabalo", cortile, m. a grandi tessere marmoree
Mosaico marmoreo a grandi tessere di marmo bianco, piuttosto regolari (lato cm 4), disposte in filari paralleli.

Regio X, "Terme di Elagabalo", cortile, mosaico a grandi tessere
Mosaico omogeneo a fondo nero, composto da tessere di selce di grandi dimensioni (cm 2-3) e notevole lunghezza (anche cm 4), di forma molto irregolare.


Aula cruciforme absidata ubicata nella parte occidentale del cortile, ricavata nelle strutture laterizie di epoca precedente; l’ambiente, riccamente decorato di marmi, aperto verso E con una trifora a colonne e decorato con vasce (nell’abside e nella parte centrale), è interpretabile con certezza come ninfeo. L’aula fu restaurata in una fase più tarda (forse di V secolo), durante cui fu inserito – nel braccio S della croce – un pavimento a grandi tessere marmoree.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1871-72

Regio X, "Terme di Elagabalo", ninfeo, m. a grandi tessere marmoree

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo

Pavimento a grandi tessere marmoree.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere regolari)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: 4-7 cm

 
 

Referenza fotografica: da GUIDOBALDI, GUIGLIA GUIDOBALDI 1983
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ

Restauri antichi: Lacune risarcite con cementizio a base fittile piuttosto grossolano.
Reimpiego: La stesura presenta abbondante riutilizzo di frammenti epigrafici ed elementi architettonici (es. cornicette modanate): GUIDOBALDI F./ GUIGLIA GUIDOBALDI A. 1983, pp. 233-234, fig. 69.

Guidobaldi, F./ Guiglia Guidobaldi, A. 1983, in Pavimenti marmorei di Roma dal IV al IX secolo, Città del Vaticano, pp. 230-238.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Angelelli, Claudia | REF. SCIENT. : Guidobaldi, Federico
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Regio X, "Terme di Elagabalo", ninfeo, m. a grandi tessere marmoree, in TESS – scheda 11594 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11594), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11594


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