schedaC.so XI Febbraio, vano 2, cementizio litico Torino ( TO ) CORSO XI FEBBRAIO, EX CASERMA VdF. L’area extraurbana settentrionale di Augusta Taurinorum ha restituito, sin dal 1830, numerose strutture pertinenti a grandi complessi edilizi, di incerta tipologia e funzione. Nonostante le lacune ricostruttive, essi testimoniano l’importanza della fascia compresa fra le mura urbiche e la Dora Riparia, sfruttata per la captazione delle acque per alimentare le fontane e la rete fognaria della città e per il trasporto di materiali da costruzione provenienti dalla Valle di Susa. Non essendo possibile, allo stato attuale delle conoscenze, stabilire un legame fra le strutture superstiti, in questa sede si è scelto di trattare separatamente tre complessi che hanno restituito rivestimenti pavimentali (vd. infra) e che sono stati individuati in piazza Emanuele Filiberto, piazza della Repubblica (sottopasso veicolare di corso Regina Margherita) e corso XI Febbraio 3/a (ex Caserma dei Vigili del Fuoco).
Lo scavo condotto nell’area dell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco (cfr. ubicazione, da MERCANDO 2003, fig. p. 215: in rosso), a N della Porta Palatina (ingresso settentrionale di Augusta Taurinorum), ha permesso di individuare i resti di un impianto dell’inizio dell’età imperiale, composto da due edifici (E e O) almeno in parte porticati e disposti attorno a un’area aperta, pavimentata in battuto di ghiaia. La presenza delle impronte di grossi tini (2m di diametro), allineati in doppia fila, negli ambienti prospettanti il cortile conferma la funzione produttiva e commerciale in campo vinicolo del complesso, risalente al I sec. d.C. Nel corso dell’epoca romana gli ambienti vengono ristrutturati e le aree produttive separate da quelle commerciali: a questo secondo momento risalgono pavimenti in mattoni e in “battuto di malta e ghiaia” (cementizi a base litica) su vespaio di ciottoli, accanto a numerosi piani in battuto di argilla giallastra o di concotto. L’intero complesso risulta frequentato fra I e III sec. d.C., ma allo stato attuale delle conoscenze non è possibile determinare con maggiore precisione la sequenza cronologica delle fasi.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici In letteratura si segnala la presenza di "pavimenti in battuto di malta e ghiaia sovrapposto a vespaio”. In un vano quadrangolare adiacente a quello con pavimento in mattoni sembra possibile identificare un cementizio a base litica (cfr. MERCANDO 2003, fig. 233 p. 242). Non si esclude che ne siano emersi anche altri esemplari.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici Specifiche di rinvenimento Data: ante 2003 – Ente responsabile: SBAPMAE C.so XI Febbraio, vano 2, cementizio litico Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo Definito “battuto di malta e ghiaia sovrapposto a vespaio”, il rivestimento è identificabile con un cementizio a base litica. Foto da MERCANDO 2003, fig. 233 p. 242; rielaborazione grafica P. Da Pieve. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: vespaio di ciottoli Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica senza inserti) Referenza fotografica: da MERCANDO 2003, fig. 233 p. 242 (particolare); rielaborazione grafica P. Da Pieve. Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato
Gabucci, A./ Pejrani Baricco, L. 2009, Elementi di edilizia e urbanistica di Augusta Taurinorum. Trasformazioni della forma urbana e topografia archeologica., in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, fig. 4.Mercando, L. 2003, Notizie degli scavi recenti., in Archeologia a Torino: dall’età preromana all’Alto Medioevo, Torino, p. 242, fig. 233.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , C.so XI Febbraio, vano 2, cementizio litico, in TESS – scheda 12135 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12135), 2012INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12135
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