Grande domus, nota come Casa del Citarista, ubicata nella Regio I, dove occupa più della metà dell’Insula 4. Sono state riconisciute quattro fasi edilizie, che documentano il progressivo ampliamento della casa, attribuibile all’ascesa politica della famiglia proprietaria. FASE I (III sec. a.C.): il nucleo originario dell’abitazione era costituito dalla casa organizzata attorno all’atrio 6, che comunicava con la strada attraverso le fauces 3. L’atrio 6 era dotato di impluvium, con vasca rivestita in lastre lapidee, spoliate in antico. A nord, il cubicolo 11 conserva la decorazione più antica della casa: il pavimento è in cementizio con inserti di calcare bianco, mentre le pareti erano decorate da uno zoccolo giallo, sovrastato da un pianetto in stucco bianco. FASE II (II sec. a.C.), la casa si sviluppa verso est, grazie alla demolizione di edifici precedenti ed all’edificazione di numerosi ambienti, organizzati attorno ai peristili 17 e 32. Il peristilio 17 era decorato da una vasca semicircolare, rivestita in lastre litiche, mentre, lungo il lato nord, si apriva a nicchia 45, rivestita in lastricato marmoreo. A nord-est il peristilio si apriva sul triclinio 19, dove si conservano lacerti di tessellato. Nel corso di questa fase, la casa viene dotata di decorazione pittorica di I stile, visibile nel cubicolo 11. Dal lato ovest del peristilio 32 si accedeva, invece, al triclinio 37, pavimentato da un tessellato bianco e nero ora distrutto, che si apriva sul cubicolo 36, anch’esso in tessellato bianco e nero. A est, il peristilio 32 si apriva, invece, l’esedra 35, introdotta da due colonne e dotata di tessellato bianco e nero. A fianco dell’esedra si apre poi il cubicolo 34, rivestito in tessellato, risalente al restauro tardo-repubblicano della casa. Adiacente al vano 34, si trova poi un secondo cubicolo 33, di cui si conserva il pavimento in tessellato. FASE III (post 80 a.C.) il peristilio 17 viene collegato, a nord, ad un terzo peristilio, 56, che comunica con l’atrio 47, pavimentato in cementizio, come la vasca dell’impluvio e comunicante con la strada attraverso le fauces 46. Ad est, l’atrio 47 si apre sull’ala 54, dotata di soglia in tessellato geometrico e pavimento in tessellato con Gorgoneion. Il lato est del peristilio 17 comunica con l’ambiente 20, pavimentato in cementizio, con scaglie litiche. Nel corso della stessa fase, il corridoio 15 e il cubicolo 36 vengono decorati da pitture di II stile. FASE IV (prima età augustea) nello spazio retrostante l’esedra 18 viene costruito il settore termale, che si sviluppa nei vani 40-43, inoltre, il settore ovest della casa (ambienti 19-23 e 30) viene riccamente decorato con pitture di transizione tra il II e il III stile. FASE V (post terremoto del 62 d.C.) il sisma provoca alcuni piccoli danni, poi riparati, nel settore nord. Nella stessa occasione, viene rimaneggiato il settore sud, retrostante il peristilio 32. Questo intervento è attribuito, sulla base di un graffito individuato su una colonna del peristilio 32, al padrone di casa, L. Popidus Secundus. FASE VI (post 79 d.C.) dopo l’eruzione vengono scavati cunicoli per recuperare materiali da costruzione: l’impluvio dell’atrio 6 viene spoliato, assieme ai marmi delle terme, nei vani 40-43. Pianta tratta da De Vos 1990, p. 117.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, ala 54, tessellato con Gorgone Il rivestimento è un tessellato bianco e nero a decoro geometrico e figurato. Sono presenti alcuni dettagli policromi, nella parte figurata del campo. Il campo è decorato da uno scudo di squame bipartite, il clipeo centrale caricato da una testa di Gorgone, realizzata con tessere nei toni del rosso e del marrone. Lo scudo, bordato da una linea doppia bicroma e da una linea tripla nera, è inscritto in un quadrato, delineato da una fascia di quattro file di tessere nere. Agli angoli, gli spazi di risulta sono caricati da quattro skyphoi, convergenti verso il centro. Il bordo è formato da una fila di punte, seguita da fasce monocrome bianche e nere. La soglia, di cui si conserva un lacerto, è decorata da una reticolato di cerchi allacciati, bianchi su fondo nero.
Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, cubicolo 33, tessellato bianco e nero a pale di mulino Tessellato bianco e nero a decoro geometrico, ripartito in anticamera, scendiletto ed alcova. Si conserva solo parte dello scendiletto, decorato da uno stralcio lineare di una composizione ortogonale a pale di mulino, bordata da una linea doppia a scacchiera, seguita da una linea tripla bianca e da una fascia nera.
Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, cubicolo 34, tessellato bianco e nero con triangoli dentati il rivestimento è un tessellato bianco e nero a decoro gemetrico. Il pavimento è organizzato in anticamera, scendiletto e alcova. Si conservano solo parte dell’anticamera e un piccolo lacerto di anticamera ed alcova. Sia l’anticamera, che l’alcova erano decorate da un tessellato bianco a ordito di filari paralleli. Lo scendiletto presentava, invece, una fascia monocroma nera, compresa tra due file di triangoli dentati, seguite da una linea doppia a scacchiera, da una linea tripla nera e da una linea doppia bianca.
Vano 35: esedra distila, che si apre sul lato est del peristilio 32. L’ambiente, edificato nel II sec. a.C., riceve una decorazione pittorica di IV stile, nel corso dell’ultima fase di vita della città. Il pavimento è in tessellato bianco e nero.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1853–1868 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia
Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, esedra 35, tessellato bianco con bordo a meandro
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Il rivestimento è costiuito da un tessellato bianco e nero, ad ornato geometrico. Il campo, in buona parte distrutto, era decorato da un tessellato monocromo bianco, a ordito di filari paralleli, riquadrato da una linea doppia di tessere bianche e bordato da una fascia a meando di svastiche a giro semplice e quadrati. Quest’ultima era compresa tra due fasce nere e seguita da una linea doppia di tessere bianche e da una fascia di tessere bianche, a ordito di filari paralleli. Si conserva solo un tratto di pavimento, lungo il lato nord della stanza.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 38c – meandro di svastiche a giro semplice e quadrati
clessidra
DM 38c – meandro di svastiche a giro semplice e quadrati
croce
DM 1i – linea doppia
DM 1y – fascia monocroma
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: da De Vos 1990, p. 133, fig. 30
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, esedra 35, tessellato bianco con bordo a meandro, in TESS – scheda 13321 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13321), 2013