La domus è stata riportata in luce durante alcuni scavi eseguiti per trincee nell’area dell’antico abitato di Falerii Novi. La dimora, ubicata immediatamente a O della via Amerina, conobbe almeno due fasi di vita, identificate in base al tipo di pavimentazioni e alla tecnica muraria. I fase (età tardorepubblicana): a questa fase risalgono due ambienti di servizio adiacenti al settore residenziale (non localizzati in pianta), con murature in opera quadrata di tufo e pavimento in semplice cementizio. II fase (non documentato): ad un secondo momento, non meglio specificato, risalgono la costruzione o, più probabilmente, la ristrutturazione di almeno tre ambienti (1-3), relativi al settore residenziale della domus, definiti da murature in opera cementizia visibili solo in fondazione. Si conserva l’atrio (1), rivestito da un tessellato con inserti litici interrotto da un impluvio centrale pavimentato in mosaico bianco definito da una treccia. Immediatamente a N dell’atrio si apre il tablino (2), pavimentato da un tessellato con una composizione di linee spezzate. A O dell’ambiente si apriva il cubicolo, a cui si aveva accesso mediante una soglia campita da un mosaico con fiore a quattro petali bicromo (pianta località edificio da De Lucia Brolli 1999, fig. 11 p. 38; pianta edificio tratta da eadem, fig. 15 p. 45).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Falerii Novi, domus, atrio, tessellato con inserti policromi Pavimento in tessellato monocromo nero intervallato da un punteggiato irregolare di inserti litici policromi di forma triangolare, rettangolare, romboidale, quadrata ed irregolare. Il pavimento è interrotto dall’impluvio rivestito da un mosaico a tessere bianche profilato da una treccia a due capi bicroma, con al centro un chiusino per lo scolo delle acque.
Ambiente 2: l’ambiente, in cui è stato identificato il tablino della domus, si apre immediatamente a N dell’atrio. Di esso sono visibili i limiti delle pareti perimetrali, conservate solo in fondazioni in opera cementizia. Il pavimento è costituito da un tessellato policromo con composizione di linee spezzate. L’ambiente è relativo ad una fase di ristrutturazione edilizia non inquadrata cronologicamente ma successiva all’età tardo-repubblicana.
Cronologia Non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Falerii Novi, domus, tablino, tessellato con composizione di linee spezzate
Parte dell’ambiente: tablino Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Tessellato con composizione di linee spezzate di quadrati tangenti per gli angoli, qui iridate.
de Lucia Brolli, M.A. 1999, Falerii Novi. Novità dall’area urbana e dalle necropoli., in Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Rendiconti, Città del Vaticano, p. 41, figg. 14-15.