scheda

S. Giovanni Evangelista, tessellato con dodecagoni intersecantisi
Ravenna ( RA )


La chiesa di San Giovanni Evangelista si attribuisce tradizionalmente alla volontà di Galla Placidia, la quale, scampata da una tempesta nel viaggio in mare da Costantinopoli a Ravenna, edificò la chiesa come ex voto a San Giovanni. La basilica, come tutte le chiese ravennati, subì alterne vicende nel corso dei secoli e notevoli interventi che ne modificarono l’aspetto; durante la II Guerra Mondiale la chiesa fu pesantemente bombardata e in seguito (metà del 900) ricostruita nelle forme attuali. Nei lavori di ricostruzione sono stati effettuati anche alcuni scavi che hanno permesso di recuperare almeno in parte la decorazione pavimentale della chiesa, sia quella riferibile al V-VI secolo, sia quella di età basso-medievale (XII-XIII secolo). Attualmente i lacerti delle pavimentazioni sono conservati su lastre di cemento e collocati lungo le pareti della navata minore settentrionale, allestimento curato negli anni 50 da G. Bovini.
L’impianto basilicale è diviso in tre navate da due serie di dodici colonne ed è preceduto da un nartece (o ardica) costituito da tre bracci addossati alla facciata. La navata centrale è conclusa da un’abside semicircolare all’interno e poligonale all’esterno, orientata a NE e fiancheggiata da ambienti simmetrici a pianta quadrangolare che concludono le due navatelle N e S. La presenza di pavimenti in tessellato è accertata nella navata centrale, nella navata laterale sinistra e nella zona antistante la facciata; i primi due lacerti sono datati, su base stilistica, all’epoca del vescovo Mariniano (595-606), mentre il terzo – proveniente dall’area antistante – potrebbe essere più antico, forse ancora inquadrabile nel corso del V secolo, all’epoca quindi di fondazione della chiesa.
Nella struttura sono anche documentati, come reimpiego, i cd. mattoni giulianei, mattoni molto stretti legati alla committenza di Giuliano Argentario (metà del VI secolo d.C.). (la pianta dell’edificio è tratta da A. Augenti, San Michele in Africisco e l’edilizia ecclesiastica ravennate tra V e X secolo. Archeologia e topografia, in “San Michele in Africisco e l’età giustinianea a Ravenna”, a cura di C. Spadoni, L. Kniffitz, Cinisello Balsamo 2007, p. 239, fig. 7.4).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
S. Giovanni Evangelista, tessellato con composizione meandriforme
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per una parte della superficie originaria, di cui sono state staccate due sezioni oggi conservate a parete presso la chiesa di San Giovanni Evangelista. Il tappeto è decorato da una composizione di file sfalsate di greche a scala, formanti quadrati. Il disegno è reso in tessere bianche e nere, su fondo rosso-rosa, i quadrati sono alternativamente a fondo nero. Tutti i quadrati sono campiti da crocette a ventaglio bianche.

S. Giovanni Evangelista, tessellato pavone e kantharos
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per una parte della superficie originaria e attulamente conservato nella chiesa di S. Giovanni Evangelista. Il frammento mostra un kantharos da ventre baccellato e un pavone ad esso affrontato; la scena era presumibilmente conclusa da un secondo pavone situato sul lato destro del vaso.


L’area antistante la chiesa era occupata da un nartece articolato in tre bracci addossati alla facciata dell’edificio. In quest’area è stato scoperto un lacerto in tessellato musivo e si può presumere che il nartece fosse interamente pavimentato in tessellato. Questo lacerto musivo sembra essere riferibile al V secolo, periodo di fondazione della chiesa.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1946-1948 – Ente responsabile: SA ER

S. Giovanni Evangelista, tessellato con dodecagoni intersecantisi

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per un’esigua parte della superficie originaria e attualmente conservato presso la chiesa di San Giovanni Evangelista. Il frammento mostra parte di un quadrato e di un triangolo; sebbene la superficie conservata sia così limitata, si può ipotizzare con relativa sicurezza che la decorazione prevedesse una composizione ad alveare di quadrati e triangoli equilateri adiacenti, con effetto di dodecagoni intersecantisi.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 205b – composizione ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti (con effetto di dodecagoni intersecantisi), delineata

 
 

Referenza fotografica: http://www.mosaicocidm.it/Mosaico/Read_main.action?cardNumber=335&leaves=0
Oggetto conservato: parte del campo – Conservato in: edificio religioso (Chiesa di San Giovanni Evangelista)

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Farioli Campanati, R. 1995, in I mosaici pavmentali della chiesa di S. Giovanni Evangelista in Ravenna, Ravenna, p. 43.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, S. Giovanni Evangelista, tessellato con dodecagoni intersecantisi, in TESS – scheda 14103 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14103), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14103


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