Tra il 1958 e il 1965 a Galeata (Mevaniola) è stato scavato un complesso termale di tipo pubblico. Lo stato di conseravzione dei resti edilizi e le modalità di scavo (sterro), oltre a una documentazione dell’intervento poco puntuale, non permettono di ricostruire con precisione lo sviluppo planimetrico dell’impianto termale. Della prima fase non restano elementi strutturali degni di nota, con l’eccezione di una base di colonna e di uno pseudoemblema musivo con iscrizione dedicatoria originariamente compreso entro un tappeto ad opus spicatum: grazie allo studio dei caratteri paleografici dell’iscrizione e della terminologia adottata è stato possibile datare il pavimento intorno al 50 a.C. La seconda fase (di datazione non specificata in bibliografia, ma verosimilmente di prima o seconda età imperiale) aveva l’accesso a N-O, in prossimità del foro, e uno sviluppo monoassiale degli ambienti verso S-E, dall’apodyterium al calidarium dotato di abdise semicircolare. Il frigidarium era originariamente pavimentato in laster di pietra, mentre le due vasche vicino al calidarium erano pavimentate in opus spicatum. (la pianta della città è tratta da maioli 2000, fig. a p. 552; la pianta dell’edificio è tratta da Lippolis 2000, fig. a p. 138, n. 3 l’asterisco segnala l’ingresso).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati epigrafici
Mevaniola, terme, spicatum con pseudoemblema in tessellato con iscrizione Rivestimento in opus spicatum con pseudoemblema in tessellato, rintracciato per una parte della superficie originaria e conservato per una sezione di 0.82×0.77m. Lo pseudoemblema, su fondo bianco, mostra un’iscrizione nera, che commemora un collegio di magistrati municipali (tra cui Cesio) che si sono occupati di ristrutturare il complesso termale e delle condutture idriche.
Una delle vasche del complesso era pavimenta a commessi di laterizi; tale vasca è da riferire alla seconda fase delle terme, presumibilmente di età imperiale, anche se in bibliografia non viene specificata una cronologia più puntuale.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1958-1965 – Ente responsabile: SA ER
Mevaniola, terme, vasca con fondo in opus spicatum
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa
Pavimento a commessi di laterizi con mattonicini disposti a spina di pesce, rintracciato per la quasi totalità della superficie originaria. Nel pavimento sono impiegati mattoncini di impasti e colori diversi (uno più chiaro giallo-rosa, uno più scuro rosso), per conferire una certa vivacità cromatica al rivestimento.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Maioli, M.G. 2000, Mevaniola, in Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal III secolo a.C. all’età costantiniana, Catalogo della mostra (Bologna, 18 marzo-16 luglio 2000), Venezia, p. 553, fig. a p. 554.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Mevaniola, terme, vasca con fondo in opus spicatum, in TESS – scheda 14387 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14387), 2013