Indagini archeologiche svolte dalla SBAAR fra 1997 e 1998, in occasione di uno scavo di emergenza per la costruzione di un deposito mezzi Atac, portarono alla luce una serie di strutture di diversa destinazione, decorate con pavimenti musivi. Al termine dello scavo le strutture vennero ricoperte a causa della sospensione dei lavori di costruzione della rimessa; agli inizi del 2004 un nuovo progetto, che prevedeva la costruzione nell’area interessata di un parcheggio auto su più livelli, portò alla riapertura dello scavo e al distacco di tutti i pavimenti musivi rimessi in luce. Le indagini archeologiche hanno evidenziato due settori con caratteristiche completamente diverse fra loro. Nel settore 1 sono state rinvenute strutture in opera laterizia riferibili a tre ambienti contigui di diverse dimensioni, con rivestimento pavimentale in tessellato e con destinazione verosimilmente termale. Nel settore 2, invece le caratteristiche degli ambienti, a pianta quadrangolare, pavimentati in spicato ed affacciati su un corridoio, anch’esso con analoga pavimentazione, lasciano ipotizzare una destinazione commerciale
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Suburbio, via delle Mura Portuensi (deposito ATAC), amb. A, tessellato bicromo con scena marina Tessellato bicromo con scena marina (pesci ed animali marini resi con tessere nere su fondo bianco, incorniciato da fascia nera). L’andamento della scena è determinato dalla presenza in posizione centrale di un chiusino per lo scolo delle acque. Intorno ad esso si dispongono quattro pesci che nuotano in senso antiorario. A destra e a sinistra di questi sono raffigurati due delfini contrapposti e, sui lati, una serie di animali marini dalla coda spiraliforme (leone, cervo, toro e capro marino): nella parte mancante è possibile ipotizzare la presenza di altri due animali simili ai precedenti. Numerosi gli interventi di restauro antico visibili sulla superficie pavimentale.
Settore 1, ambiente B. Ampio vano a pianta quadrangolare (m 16.5 x 7.5), originariamente decorato con un rivestimento parietale a lastre marmoree (di cui restano soltanto le impronte) e pavimento in tessellato policromo, rinvenuto in condizioni assai lacunose e riferibile ad una successiva fase decorativa dell’ambiente.
Lunghezza: 16.5 m – Larghezza: 7.5 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1997-98 – Ente responsabile: SS BAR
Suburbio, via delle Mura Portuensi (deposito ATAC), amb. B, tessellato policromo a motivi geometrico-vegetalizzati
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Tessellato policromo a motivi geometrico-vegetalizzati (var. DM 213a composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti ad intreccio di ghirlande di alloro con ciuffi di tre foglie e bordi frangiati intersecantisi, con effetto di grandi esagoni irregolari), assai lacunoso.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
var. DM 213a – composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti ad intreccio di ghirlande di alloro con ciuffi di tre foglie e bordi frangiati intersecantisi, con effetto di grandi esagoni irregolari
Decorazioni vegetali
Motivo
Modulo
ghirlande di alloro con ciuffi di tre foglie e bordi frangiati
Cercone, G./ Sposito, F. 2012, Mosaici inediti con motivi geometrici e figurati da via delle Mura Portuensi (Roma), in Atti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011), Tivoli, pp. 363-365, fig. 6.