scheda

Casa del Fauno, Regio VI 12 2, tablino 33, sectile con cubi prospettici
Pompei – Pompei ( NA )


Grande domus, nota come casa del Fauno, che occupa l’intera Insula 12 della Regio VI, con accesso dal lato sud (via della Fortuna), tramite gli ingressi 2 e 5. La casa è dotata di due atri, 7 e 27 e un peristilio 54-36. Sul lato ovest di quest’ultimo, si apre il quartiere servile, che si sviluppa con gli ambienti 19-25. La parte settentrionale della casa era occupata originariamente da un hortus convertito, attorno alla fine del II sec a.C., nel peristilio 39. Nonostante la storia edilizia della casa non sia del tutto chiara, si ritiene che il nucleo originario risalga al III sec. a.C. Questo primo edificio occupava solo la parte centrale dell’insula ed era caratterizzato da un apparato decorativo di buona qualità. Nella prima metà del II sec. a.C. l’edificio viene abbattuto per costruire una nuova grande casa, di cui si conservano la maggior parte degli ambienti e a cui risale l’articolazione nei due atri. Alla fine del II sec. a.C. la casa viene dotata di un nuovo apparato decorativo, a cui si ascrivono i pavimenti e le pitture di I stile, e si trasforma l’hortus nel peristilio 39-40. I vani 37-38, 42-44, ubicati lungo il lato nord del peristilio 36-54, vengono radicalmente riallestiti. La casa si distingue per l’eccezionale qualità dei pavimenti e, in particolare, per la presenza di ben nove rivestimenti in tessere minute che vengono mantenuti e restaurati per tutta la durata di vita della casa. L’ingresso al civico 2 conduceva alle fauces 53, pavimentate in sectile non marmoreo e comunicanti, attraverso una soglia in tessere minute con maschere tragiche, con l’atrio 27. Quest’ultimo è rivestito in cementizio con, al centro, una vasca in sectile. Sul lato sinistro dell’atrio 27, il cubicolo 31 è pavimentato in tessere irregolari, mentre l’ala 29 è rivestita in grandi tessere irregolari policrome con, al centro, un emblema in tessellato con colombe, attribuibile ad un intervento di restauro effettuato in un’epoca tarda. Sul lato destro, l’ala 30 era dotata di un pavimento simile con, al centro, un emblema (o pseudoemblema) in tessere minute, con un gatto che cattura una pernice. sul lato nord dell’atrio 27 si apre il triclinio 34, pavimentato con pseudoemblema in tessere minute, con Dioniso bambino che cavalca una tigre con testa di leone. A sinistra, il triclinio 35 presenta uno pseudoemblema con paesaggio marino e pesci. In asse con l’ingresso, il tablino 33 è pavimentato in sectile a cubi prospettici, introdotto da una soglia in tessellato policromo. Sul lato est dell’atrio 27, il cubicolo 28 è pavimentato in tessellato con, al centro, un emblema in tessere minute, su cassetta di terracotta. A est, l’atrio secondario 7, si considera il settore più privato della casa. L’ala 14 si apre a metà del lato est ed è rivestita in scaglie marmoree bianche, con pseudoemblema in tessellato bianco e nero, ora perduto. Nel settore mediano dell’insula, il primo peristilio 36 è pavimentato in scaglie policrome, come le alae 29 e 30. A metà del lato nord, inquadrata da due colonne, è l’esedra 37, pavimentata dal grande mosaico in tessere minute con la reffigurazione della Battaglia di Isso, introdotta da tre soglie con animali nilotici. Ad est dell’esedra, l’oecus 42, affacciato sul peristilio 39-40, è pavimentato in tessellato bianco e nero, con emblema centrale policromo in tessere minute. Il vano 43 è in semplice tessellato bianco, mentre il corridoio 38 è in tessellato, con inserti di lastrine policrome. Pianta tratta da De Vos 1994, p. 80.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, ala 14, tessellato rustico in marmo bianco con emblema geometrico
Il rivestimento è un tessellato rustico, in scaglie di marmo bianco decorato, al centro, da un emblema ad ornato geometrico, ora distrutto. Quest’ultimo, in tessellato bianco e nero, rappresentava un cratere a calice inscritto in un quadrato. é possibile che l’emblema, come quello dell’ala 29, sia stato realizzato in una fase tarda, per sostituire un emblema più antico danneggiato.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, ambiente 43, tessellato bianco bordato da fasce bianche e nere
Il rivestimento è un tessellato bianco, bordato da una fascia nera e da un’alta fascia bianca.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, atrio 27, cementizio punteggiato di dadi
Cementizio a base fittile, punteggiato di dadi bianchi.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, atrio 27, vasca 54, sectile a modulo rombico
Il rivestimento è un opus sectile non marmoreo a modulo rombico. Si alternano a scacchiera rombi scuri contenenti un rombo chiaro e composizioni di nove rombi, chiari gli angolari e scuri gli altri, disposti a croce di S. Andrea.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, corridoio 38, tessellato rustico con inserti, bordo in tessellato monocromo
Il rivestimento è un tessellato rustico, con inserti di ciottoli policromi divisi a metà e conchiglie. Il campo è bordato da una fascia in tessellato bianco.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, cubicolo 28, tessellato monocromo e policromo a grandi tessere, emblema con scena erotica
Il rivestimento è organizzato in anticamera quadrata ed alcova sopraelevata, ad L. L’anticamera è rivestita in tessellato bianco a ordito di filari paralleli, riquadrato da una linea doppia bianca e da una fascia nera. Al centro era messo in opera un emblema quadrato, su cassetta di terracotta dai bordi rialzati, con un mosaico in tessere minute, che raffigura una scena di amplesso tra un satiro e una ninfa. Un gradino profilato di palombino conduce all’alcova, rivestita da un tessellato in grandi tessere policrome, nei toni del giallo, rosa, verde e viola.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, cubicolo 31, tessellato rustico con tessere rettanglari disposte a canestro
Il rivestimento è un tessellato rustico policromo, con tessere rettangolari disposte a canestro.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, esedra 37, battaglia di Isso con bordo a fila di denti lunghi in prospettiva e soglie nilotiche
Il rivestimento, di grande estensione, è realizzato in tessere minute. Il vano è introdotto da tre soglie, che raffigurano un paesaggio nilotico popolato da animali. La soglia sinistra rappresenta anatre e polli sultani, che nuotano nel fiume, tra fiori e frutti di loto, con una rana ed un martin pescatore. La soglia centrale, più grande, raffigura in primo piano coppie di animali affrontati: un icneumone ed un cobra; un ippopotamo ed un coccodrillo e due ibis. In secondo piano sono rappresentate coppie di anatre. La soglia destra raffigura, come la sinistra anatre e pollli sultani. In quest’ultima si osservano lacune estese ed integrazioni in tessellato eseguite in antico. L’ambiente è pavimentato dalla scena della Battaglia di Isso, dominata dalle figure di Alessandro e Dario, che convergono verso il centro. In primo piano si osservano figure di soldati e cavalli caduti. La scena figurata è bordata da un fila di denti lunghi in prospettiva, con rosette ai vertici.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, fauces 53, opus sectile con soglia in tessellato minuto
Il rivestimento è un opus sectile in calcari policromi, decorato da una composizione reticolare di triangoli isosceli a piccolo modulo, nei toni del bianco, verde, rosso, giallo e nero, riquadrata da listelli. La soglia è un rivestimento in tessere minute, bordato da listelli litici neri e raffigura, su fondo bianco, un tralcio vegetale legato da un nastro, con tre corone da corego e due maschere tragiche femminili, che convergono verso il centro, come a suggerire la fuga prospettica in direzione dell’interno della casa. Il mosaico è realizzato con estrema perizia e con una vastissiam gamma di materilai, in numerose tonalità cromatiche. Si rileva l’impiego di numerose tessere in faience e di poche tessere in vetro verde. In corrispondenza di alcune campiture si notano resti di finiture pittoriche nei toni del rosa, arancio, rosso e giallo.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, oecus 25, tessellato bianco bordato di fasce
Il rivestimento del vano che si è conservato è costituito da un tessellato bainco a ordito di filari paralleli, bordato da una fascia bianca, compresa tra due fasce nere e seguita da un’ampia fascia bianca. La documentazione grafica d’archivio documenta la presenza di una soglia a meandri e quadrati.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, oecus 42, tessellato bianco con emblema con leone, bordi a svastiche uncinate ed onde
Il rivestimento è un tessellato bianco decorato, al centro, da un emblema prefabbricato su cassetta di terracotta, dai bordi rialzati. Il mosaico dell’emblema, in tessere minute, è andato perduto, ma dalla documentazione grafica sappiamo che era decorato dalla figura di un leone, bordato da un meandro di svastiche uncinate e quadrati, in prospettiva. Il pavimento è bordato da una fascia ad onde nere.

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, peristilio 36, cementizio con inserti policromi litici e vitrei
Inserti policromi litici e vitrei, molto fitti e disposti in modo disordinato su cementizio a base fittile.

Casa del Fauno, Regio VI, 12, 2, ala 29, tessellato rustico con emblema con colombe
Il rivestimento è un tessellato rustico di scaglie policrome litiche e vitree con, al centro, un emblema (o pseudoemblema) con tre colombe che estraggono collane di perle da una scatola. Lo pseudoembelma, di fattura molto più corente rispetto ai mosaici figurati del resto della casa è probabilmente frutto di una sostituzione nell’ultimo periodo di vita della casa.

Casa del Fauno, Regio VI, 12, 2, tessellato rustico ed emblema con gatto che cattura una pernice e natura viva con uccelli e pesci
Il rivestimento è un tessellato rustico di scaglie policrome con, al centro, un emblema (o pseudoemblema) in tessere minute. Il tessellato rustico è in scaglie di calcare bianco, giallo, verde e marrone, con vetro decolorato. L’emblema è organizzato su due registri. In quello superiore è raffigurato un gatto che cattura una pernice, mentre in quelo inferiore si trova una composizione con due anatre, fiori di loto, uccelli, pesci e conchiglie. Il bordo è decorato da una linea tripla bianca.

Casa del Fauno, Regio VI, 12, 2, triclinio 34, pseudoemblema con Dioniso che cavalca una tigre; tralcio vegetale, onde, linee iridate
Il rivesitmento è documentato solo limitatamente allo pseudoemblema centrale realizzato in tessellato policromo. Il pannello figurato e il bordo a decoro vegetale sono in tessere minute mentre i bordi più esterni sono in tessere medie. Il pannello centrale raffigura, su fondo nero, Dioniso bambino, che cavalca una tigre con testa di leone, mentre si accinge a bere vino da uno skyphos. L’animale avanza da sinistra verso destra su di un balzo roccioso, scavalcando un tirso posato a terra. Il pannello è bordato da un tralcio vegetale, anch’esso su fondo nero, cinto da un nastro e intervallato, agli angoli e alla metà di ogni lato da maschere comiche. Qesto bordo è compreso tra due fasce bianche e seguito da una linea tripla gialla, da una fascia a onde correnti verdi e rosse e da una linea tripla iridata in tessere bainche, nere, gialle e verdi.

Casa del Fauno, Regio VI, 12, 2, triclinio 35, pseudoemblema con paesaggio marino e pesci
Il pavimento è documentato limitatamente al tratto centrale, decorato da un emblema (o pseudoemblema) policromo in tessere minute. Il pannello centrale è decorato da un paesaggio marino con, sulla sinistra, un martin pescatore appollaiato sugli scogli. In primo piano si stagliano, sia in corrispondenza del cielo che del mare, figure di pesci dominate, al centro della composizione, da un polpo che cattua un’aragosta. La scena figurata è bordata da un tralcio vegetale su fondo nero, compreso tra due fasce bianche.


Tablino 33: vano affacciato sul alto nord dell’atrio 27, in asse con l’ingresso 26. Le pareti sono interrotte da grandi finestre e sono decorate da pitture di I stile. Il pavimento è in opus sectile, con bordo in tessellato.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1830-1832

Casa del Fauno, Regio VI 12 2, tablino 33, sectile con cubi prospettici

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il rivestimento è in opus sectile in piastrelle romboidali, di palombino, lavagna e calcare verde, che disegnano cubi prospettici. Il campo è bordato da listelli di calcare giallo, palombino e lavagna e da tre fasce in tessellato bainco e nero, seguito da un’ampia fascia in tessere bainche. Il vano è introdotto da una soglia in tessellato policromo con meandro prospettico di svastiche unicinate a giro doppio invertito e quadrati concentrici. La soglia era bordata, dal alto dell’atrio da un bordo in opus sectile, con una fila di rombi e triangoli.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

La soglia è decorata da un menadro di svastiche uncinate a giro doppio invertito e quadrati inclusi, in prospettiva. Il motivo, su fondo nero, è realizzato con tessere di colore bianco, verde scuro, verde chiaro, viola, rosso, rosa e giallo. Dal lato dell’atrio era bordata da una fascia in opus sectile, costituita da una fila di rombi e triangoli, ora distrutta.

Bordo


Specifiche tecniche
Tecnica Esecutiva: opus sectile

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a rombi e triangoli

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
var. DM 40a – meandro di svastiche uncinate a doppio giro invertito, e quadrati concentrici, in prospettiva

 
 
Referenza fotografica: Da De Vos 1994, p. 110, fig. 33

Parte dell’ambiente: tablino
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Il campo è decorato da un motio a cubi prospettici, nei toni del bianco, nero e verde, bordato da llistelli di colore giallo, nero e bianco. Il pavimento è completato, lungo i lati brevi e il lato nord, da un bordo in tessellato bianco e nero, decorato da una fascia bianca, compresa tra due linee triple nere e seguito da un’ampia fascia bianca.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile
tessellato (sectile a base non marmoreatessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a listelli
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base non marmorea)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a cubi prospettici

 
 
Referenza fotografica: Da De Vos 1994, p. 110, fig. 34

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Pompei, scavi)
Oggetto conservato: soglia – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico Nazionale di Napoli – inv. s. n.)

Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Riferimento: Sampaolo, V.) Piazza Museo Nazionale, 19, 80135 – Napoli

De Vos, M. 1994, VI 12, 2 casa del Fauno, in Pompei pitture e mosaici. Volume V. Regio VI. Parte Seconda, Roma, pp. 108-110, figg. 32-33.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Boschetti, Cristina | REF. SCIENT. : Ghedini, Fracesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Casa del Fauno, Regio VI 12 2, tablino 33, sectile con cubi prospettici, in TESS – scheda 15430 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15430), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15430


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