scheda

Settefinestre, villa, cementizio a base litica con punteggiato di inserti e di tessere (Sfn-25)
Settefinestre – Orbetello ( GR )


Estesa su un poggio al centro della valle d’Oro, la villa di Settefinestre è costituita da due settori con diverse destinazioni funzionali: il settore residenziale (pars urbana) e quello produttivo (pars rustica), entrambi sottoposti a numerose modifiche strutturali riconducibili a due principali fasi edilizie del complesso. I FASE (età tardorepubblicana): il progetto architettonico del primo impianto della villa, avviato intorno al 40 a.C. da un membro dell’aristocrazia senatoria, come sembrerebbero indicare i bolli laterizi L. S. (Lucius Sestius, console nel 23 a.C.), contemplava un edificio a pianta quadrata di 150 piedi di lato (44, 35 m). Comunicanti tra loro attraverso alcuni corridoi, i due settori della villa erano accessibili dai due ingressi indipendenti 1 e 30, posti sul lato sud-est. La pars urbana era caratterizzata da una pianta assiale ad atrio e peristilio attraversato da un criptoportico. Il vestibolo 1 immetteva nelle fauci 2 da dove si raggiungeva l’atrio 3 ad ali con impluvio centrale. In asse con l’ingresso, si allineavano il tablino 8, direttamente aperto sull’atrio, il peristilio 18 e quindi l’esedra 22 che chiudeva l’edificio sul lato opposto. Sul settore meridionale dell’atrio prospettavano i cubicoli e il triclinio degli hospitalia (13-17); gli ambienti dell’angolo ovest (cubicolo 9 e sala corinzia 10, Sfn-07), caratterizzati da una maggiore raffinatezza dell’apparato decorativo ben percepibile nella sala corinzia, dovevano invece rientrare nel circuito di rappresentanza della villa, frequentato direttamente dal dominus. Sul lato est dell’atrio è stata riconosciuta la cella ostiaria 5, a sua volta collegata al settore di residenza del vilicus (cubicolo 7 e triclinio 6), a diretto contatto con la pars rustica dell’edificio. Intorno al peristilio 18, si distribuivano gli ambienti di rappresentanza 19, 20, 21 e sul lato nord-ovest due appartamenti indipendenti speculari separati dall’esedra distila 22 e costituiti da un cubicolo (24 e 27) e da un triclinio (25 e 28). I due corridoi speculari 23 e 26 garantivano l’accesso dal loggiato esterno 29 e il collegamento con il peristilio 18. Compreso nel settore produttivo, ma ben servito da un corridoio coperto, era il settore delle “piccole terme”, costituito dall’apoditerio-tepidario 32 e dal calidario 33 adiacente alla cucina 34. La pars rustica vera e propria era costituita da ampi ambienti destinati alla produzione di olio (ambiente del torchio oleario 35) e di vino (ambiente del torchio vinario 37, con l’adiacente lacus 38). II FASE (II sec. d.C.): in età traiano-adrianea si registra un passaggio di proprietà della villa da riferire probabilmente all’aristocrazia provinciale. L’edificio viene ora sottoposto a un progetto unitario di ristrutturazione, in parte legato alla riconversione produttiva dell’azienda. Dalla produzione dell’olio e del vino che aveva luogo nei locali rustici del corpo centrale, l’economia aziendale si rivolge ora all’allevamento, attività questa relegata in altri edifici separati dal corpo centrale. La pars urbana viene dunque ampliata fino ad inglobare i locali una volta destinati all’attività produttiva, ed ora convertiti in semplici vani di servizio. il cavedio della mola 31 assume la fisionomia di un atrio servile dotato di larario. Il vilicus, la cui presenza non è più necessaria all’interno della pars urbana, viene estromesso dal corpo centrale e sostituito dal procurator che si stabilisce nei vani disposti sul lato meridionale dell’atrio (ambienti 13-17). Con il nuovo inquilino, questo settore, destinato originariamente agli hospitalia, diventa un appartamento autonomo con accesso indipendente ed un minor numero di accessi all’atrio (conservati sono invece quelli sul loggiato) con nuovi pavimenti in tessellato. Il nuovo appartamento del vilicus, ora ubicato a margine della corte centrale del complesso (non in pianta), è invece il risultato più modesto dell’accorpamento di alcune cellae familiae, costituito da due ambienti con corridoio e ingresso e completato con rifiniture meno qualificate rispetto a quelle usate nel corpo centrale della villa. Il campionario dei pavimenti della villa è rappresentato nella maggior parte dei casi da rivestimenti in tessellato a semplice decorazione geometrica, enfatizzata, in particolare nelle stesure di I fase, dall’impiego di tessere policrome. La destinazione e la funzione degli ambienti appare intrinsecamente legata alla tipologia di rivestimento adottata: al settore residenziale della villa sono riservati i pavimenti in tessellato a decorazione geometrica, con la sola eccezione del sectile a cubi prospettici destinato all’oecus corinthius (10); i più semplici e funzionali commessi laterizi rivestono invece gli ambienti produttivi della pars rustica. I rari pavimenti in cementizio, infine, sono riservati alla pavimentazione dei “piccoli bagni” e del nuovo appartamento del vilicus di II fase (pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 96 p. 148).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Settefinestre, villa, ala nord-est, soglia musiva con meandro prospettico e tessellato bianco (Sfn-04)
Rivestimento in tessellato a decorazione geometrica composto da due unità decorative, pertinenti alla soglia di comunicazione con l’atrio (a) e allo spazio principale del vano (b). -a (soglia): pannello rettangolare allungato, decorato da un meandro prospettico realizzato in tessere rosse, bianche e blu, di svastiche a giro doppio, alternate a svastiche uncinate a giro invertito; in prossimità dei margini laterali, la sequenza è chiusa da quadrati prospettici concentrici. -b (ala): tessellato bianco in ordito di filari obliqui, bordato da una linea tripla nera.

Settefinestre, villa, ala sud-ovest, soglia musiva con composizione di cerchi allacciati e pavimento in tessellato bianco (Sfn-03)
Rivestimento in tessellato suddiviso in due unità decorative pertinenti alla soglia di accesso (a) e allo spazio vero e proprio dell’ala (b). -a (soglia): pannello rettangolare in tessellato inquadrato da una fascia bianca su fondo nero con composizione di cerchi allacciati a tre colori (bianco, grigio e nero). Una tessera bianca è inserita nei punti di tangenza. -b (ala): tessellato bianco in ordito di filari obliqui bordato da una fascia nera. Il pavimento è stato restaurato nel corso del II sec. d.C. attraverso risarciture di tessere bianche di maggiori dimensioni e la realizzazione di una nuova fascia marginale di tessere rettangolari a contatto con le murature perimetrali.

Settefinestre, villa, ambiente 12, tessellato con punteggiato irregolare di tessere (Sfn-08)
Tessellato bianco in ordito diritto con punteggiato irregolare di tessere nere. Lungo le pareti si distingue una fila di tessere bianche rettangolari di maggiori dimensioni, caratteristiche della seconda fase edilizia della villa.

Settefinestre, villa, ambiente 19, pavimento in tessellato (Sfn-III)
Rivestimento in tessellato completamente perduto. La preparazione pavimentale è stesa uniformemente, fatta eccezione per una zona centrale di forma rettangolare di consistenza assai più friabile, da identificare probabilmente come sottofondo di un emblema in tessere policrome (due tessere rosse sono state rinvenute in situ).

Settefinestre, villa, ambiente 21, tessellato geometrico policromo (Sfn-13)
Tessellato policromo a decorazione geometrica. L’ornato del pavimento musivo è ricostruibile grazie alle sinopie conservate nello strato di preparazione e ad alcuni frammenti sporadici del campo. Il disegno guida è stato realizzato attraverso un cordino allettato nella malta fresca. Il campo, bordato da un meandro continuo in tessere nere, presentava ipoteticamente uno schema policromo caratterizzato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti quadripartiti in scomparti triangolari, campiti in rosso, verde, viola, bianco, giallo.

Settefinestre, villa, ambiente 32, cementizio a base fittile con inserti (Sfn-19)
Rivestimento in cementizio a base fittile dell’ambiente 32, pertinente al settore termale del nucleo centrale della villa. La superficie, ben levigata e rubricata attraverso la stesura di un sottile strato di stucco dipinto rosso-violaceo, è impreziosita da un punteggiato regolare di inserti regolarmente alternati in calcare bianco e viola e, lungo i bordi, in lavagna, posti a una distanza di 12-14 cm.

Settefinestre, villa, ambiente 37, pavimento in opera spicata (Sfn-22)
Rivestimento in opus spicatum del vano 37 posto a nord-est del peristilio che ospitava il torchio vinario.

Settefinestre, villa, atrio 3, tessellato con inserti (Sfn-02)
Rivestimento in tessellato associato a pitture parietali rinnovate nella fase edilizia di II sec. d.C. Il pavimento presenta una stesura di tessere nere disposte in ordito obliquo, nel quale sono inseriti inserti policromi litici verdi, rosa, viola, gialli frammisti a tessere bianche. In prossimità dell’impluvio sono presenti inserti in marmo (lumachella orientale, breccia rosa).

Settefinestre, villa, calidario 33, pavimento in mattoni (Sfn-VI)
“Pavimento in mattoni verniciato di rosso”. In corrispondenza della soglia condivisa con il tepidario, il tappeto presenta una fascia marginale costituita da mattoni stesi per lungo.

Settefinestre, villa, cementizio a base fittile con tessere, inserti in cotto e marmorei (Sfn-24)
Cementizio a base fittile decorato da tessere bianche e nere, da piccoli elementi in cotto e rari inserti marmorei.

Settefinestre, villa, corridoio 23, tessellato bianco (Sfn-IV)
Tessellato bianco in ordito di filari obliqui, delimitato da una doppia fascia nera.

Settefinestre, villa, corridoio 26, tessellato bianco (Sfn-16)
Rivestimento in tessellato bordato da una fascia bianca in ordito obliquo, seguita da una fascia monocroma nera tra due fasce bianche. Il campo era costituito da una stesura di tessere bianche disposte in ordito di filari obliqui.

Settefinestre, villa, cubicolo 14, soglia musiva con motivi geometrici, vegetali e figurati e pavimento in tessellato bianco (Sfn-10)
Rivestimento in tessellato del vano 14, interpretato come cubicolo. Il pavimento, ascrivibile alla seconda fase edilizia della villa (fine I-inizio II sec. d.C.), era suddiviso in due unità decorative relative alla soglia di ingresso (a) ed al vano vero e proprio (b). -a (soglia): la soglia di separazione tra il vano e il loggiato 29 è decorata da due cerchi concentrici e quattro pampini inseriti all’interno di un ottagono a lati concavi. Da due vertici opposti dell’ottagono si dipartono due steli terminanti in un fiore su cui si posa un volatile delineato in nero su fondo bianco, i particolari interni in bianco. -b (vano): del rivestimento si è conservata soltanto la fascia marginale in tessellato bianco in ordito obliquo, raccordato alle pareti da una stesura di frammenti di ceramica.

Settefinestre, villa, cubicolo 15, soglia con nodo di Saloone e tessellato bianco (Sfn-11)
Rivestimento in tessellato del vano 15, interpretato come cubicolo. Il tessellato, pertinente alla seconda fase edilizia della villa (fine I-inizio II sec. d.C.), è articolato in due unità decorative, pertinenti alla soglia di accesso (a) e al vano vero e proprio (b). -a (soglia): nodo di Salomone bianco su fondo nero. -b (vano): campo bianco a ordito di filari obliqui, bordato da una fascia nera in ordito obliquo, seguita da una fascia bianca e da una ulteriore fascia nera.

Settefinestre, villa, cubicolo 24, anticamera con tessellato con doppio reticolato, scendiletto bicromi e alcove in mosaico bianco (Sfn-15)
Rivestimento in tessellato del cubicolo 24. L’ambiente si articola in più settori con diversa destinazione funzionale sottolineati dalla scansione del pavimento a più unità decorative: L’anticamera (a), due scendiletto (b) e due alcove (c). -a (anticamera): le sinopie e alcuni frammenti di rivestimento consentono di ipotizzare un disegno decorativo simile a quello della soglia del tablino 8. Delimitato da una fascia bianca a ordito obliquo, seguita da una fascia nera tra due fasce bianche, il campo presenta un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie bianche e linee semplici dentate nere formante triangoli a colori alternati (rosso e verde, rosso e giallo). Quattro tessere nere si dispongono all’incrocio delle maglie. -b (scendiletto): fascia rettangolare suddivisa in settori quadrati intersecati da una diagonale. -c (alcova): le due alcove sono pavimentate in tessellato bianco in ordito di filari obliqui.

Settefinestre, villa, cubicolo 7, tessellato con crocette, con scacchiera di tessere e a ordito di filari obliqui (Sfn-05)
Rivestimento in tessellato suddiviso in cinque unità decorative, pertinenti all’anticamera (a), allo scendiletto (b) e alle due alcove (c). -a (anticamera): pannello centrale (1,98 x 1,84 m) in tessellato bianco decorato da un punteggiato di crocette bicrome alternate (crocette di quattro tessere nere con tessera bianca al centro e di quattro tessere rosso-viola con tessera gialla al centro). -b (scendiletto): rettangolo allungato decorato da una scacchiera di tessere bianche e nere, bordate da una fascia monocroma nera, una fascia monocroma bianca e una linea semplice nera. -c (alcove): tessellato bianco in ordito di filari obliqui.

Settefinestre, villa, cucina 34, pavimento a tessere fittili (Sfn-20)
Rivestimento in tessere fittili. Il piano pavimentale è inclinato in direzione del foro di scarico in prossimità dell’angolo nord-est della stanza.

Settefinestre, villa, esedra 22, tessellato con reticolato di rombi e soglia con fasce concentriche (Sfn-14)
Tessellato policromo a decorazione geometrica dell’ambiente 22, decorato da pitture parietali di II Stile. Il pavimento si componeva di due unità decorative pertinenti alla soglia di comunicazione con il peristilio (a) e allo spazio principale dell’ambiente (b). -a (soglia): la successione di una serie di fasce policrome concentriche nel lacerto conservato (bianco, verde chiaro, verde scuro, viola) sembra suggerire una decorazione a meandro prospettico. -b (spazio principale): il motivo decorativo del campo, ricostruibile sulla base delle sinopie individuate nello strato di preparazione, è costituito da un disegno a reticolato di rombi profilati da una linea doppia bianca. Quattro tessere nere si dispongono all’incrocio delle maglie; internamente, la losanga è suddivisa in due triangoli di colori diversi, come indicano le sporadiche tessere rinvenute in situ di colore verde e viola.

Settefinestre, villa, fauces 2, soglia con pale di mulino e tessellato con punteggiato di dadi (Sfn-01)
Rivestimento in tessellato a decorazione geometrica ripartita in due unità decorative relative alla soglia di accesso verso l’atrio (a) e al pavimento dell’ambiente vero e proprio (b). -a (soglia): pannello rettangolare in tessellato, inquadrato da una fascia bianca seguita da una linea tripla nera e da una linea tripla rossa e ornato da “pale di mulino” tangenti, alternatamente bianche e nere, con effetto di clessidre. -b (vano): tessellato bordato da una fascia nera e ornato da un punteggiato di dadi verdi posti sulla diagonale inseriti a intervalli regolari su fondo di tessere bianche in ordito obliquo.

Settefinestre, villa, ingresso 1, tessellato (Sfn-I)
Rivestimento in tessellato di cui si conserva un minuto frammento costituito da quattro filari di tessere nere in ordito obliquo.

Settefinestre, villa, lacus 38, pavimento in opera spicata (Sfn-VII)
Pavimento in opera spicata.

Settefinestre, villa, loggiato 29, tessellato con punteggiato di tessere rettangolari (Sfn-18)
Tessellato a decorazione geometrica, bordato da una fascia bianca in ordito di filari obliqui seguita da una doppia fascia nera. Il campo presenta un punteggiato di tessere rettangolari di colore nero, rosa, celeste, verde, giallo disposte “a zampa di gallina”. In età traiano-adrianea il pavimento del braccio sud-ovest del loggiato fu oggetto di un intervento di restauro che comportò la realizzazione di un nuovo rivestimento a decorazione analoga ma con tessere di maggiori dimensioni.

Settefinestre, villa, peristilio 18, ambulacro con mosaico a stuoia con inserti, nicchia con scacchiera di tessere policrome (Sfn-12)
Rivestimento in tessellato a decorazione geometrica suddiviso in due untità decorative, relative all’ambulacro del peristilio (a) e a una nicchia rettangolare speculare all’ambiente 19 (b). -a (ambulacro): composizione di tessere bianche rettangolari ordite a intreccio a canestro, decorata da inserti litici (rosso, verde, grigio, giallo, nero) disposti sulla superficie a intervalli regolari. Inserti marmorei (pavonazzetto, lumachella orientale, breccia di Aleppo, portasanta) sono localizzati principalmente in corrispondenza dell’ingresso dell’oecus 19. Intorno agli inserti di maggiori dimensioni si dispongono tessere policrome. -b (nicchia): scacchiera di tessere policrome (rosso, giallo, bianco, verde) in ordito obliquo.

Settefinestre, villa, sala corinzia 10, opus sectile a cubi prospettici e intercolumni con tessellato con scacchiera di triangoli (Sfn-07)
Rivestimento in tessellato e in opus sectile associato a pitture parietali di II Stile. Il pavimento della sala è costituito da più unità decorative, pertinenti allo spazio principale del vano (a) e ai nove intercolumni (b) ricavati tra le dieci colonne distribuite su tre lati dell’ambiente. -a (spazio principale): inserito al centro di un campo di tessere bianche bordato da una doppia fascia nera che corre lungo l’ambulacro della sala, un pannello quadrato in opus sectile è decorato da una composizione di cubi prospettici (modulo esagonale, motivo Eb3). Il motivo, ricostruibile sulla base delle impronte in negativo sulla malta di allettamento e di alcune lastrine rimaste ancora in situ, è realizzato attraverso l’impiego di elementi litici romboidali verdi, bianchi (palombino) e neri (ardesia) disposti in regolare alternanza cromatica. -b (intercolumni): gli spazi ricavati tra le colonne sono campiti da pannelli rettangolari in tessellato, bordati da una linea tripla nera seguita da una tripla rossa. Il campo è decorato da una scacchiera di triangoli rettangoli bianchi e neri.

Settefinestre, villa, tablino 8, soglia con doppio reticolato e campo con composizione di meandri di svastiche e quadrati (Sfn-06)
Rivestimento in tessellato associato a pitture parietali di II Stile, completamente rinnovate nella seconda fase edilizia del complesso (II sec. d.C.). Il pavimento risulta scandito in due unità decorative pertinenti alla soglia (a) e allo spazio principale (b) del vano. Lo strato di preparazione, eseguito in due gettate diverse per i due tappeti, reca ancora tracce di sinopie che indicano che il disegno guida venne realizzato con l’impiego di cordini fissati con chiodi battuti sulla malta fresca. -a (soglia): pannello rettangolare allungato, decorato da un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie (bianche) e linee semplici dentate (nere) formante triangoli a colori alternati (rosso e verde, rosso e giallo). Quattro tessere nere si dispongono all’incrocio delle maglie. -b (spazio principale): meandro di svastiche e quadrati, tracciato da una linea rossa su fondo bianco. Gli intervalli sono campiti da una fascia corrente nera con clessidre bianche sdraiate, separate da crocette di quattro tessere bianche poste sui lati di una tessera nera. Clessidre e crocette sono riproposte per la decorazione dei singoli quadrati profilati in rosso.

Settefinestre, villa, torculario 35, pavimento in opera spicata (Sfn-21)
Rivestimento in opus spicatum del vano 35 che ospitava il torchio oleario. In un secondo momento, il pavimento, esteso all’ara e alle canalette di scolo, venne tagliato allo scopo di ricavare lo spazio per due nuove vasche ai piedi della parete sud.

Settefinestre, villa, triclinio (?), cementiizo a base fittile con inserti misti (Sfn-23)
Cementizio a base fittile ornato da inserti rettangolari in marmo e calcare, disposti con allineamento irregolare nel senso nord-sud.

Settefinestre, villa, triclinio 13, soglia musiva con tralcio vegetale e mosaico bianco (Sfn-09)
Rivestimento in tessellato del vano 13, interpretato come triclinio pertinente alla seconda fase edilizia della villa (fine I-inizio II sec. d.C.). Il tessellato presenta due unità decorative relative alla soglia di ingresso (a) e al vano vero e proprio (b). -a (soglia): pannello rettangolare inquadrato da una linea doppia nera e ornato da un tralcio di vite con grappolo d’uva delineato in nero su fondo bianco. -b (vano): campo di tessere bianche in ordito obliquo, delimitato da due fasce nere. All’estremità del tappeto corre una fascia marginale di tessere rettangolari bianche di maggiori dimensioni, comune a tutti i mosaici della villa della seconda fase edilizia.

Settefinestre, villa, triclinio 25, soglia in tessellato con motivo a meandro e pavimento in tessellato (Sfn-V)
Rivestimento in tessellato suddiviso in due unità decorative, pertinenti alla soglia di accesso (a) e al vano vero e proprio (b), In entrambi i casi quasi del tutto perduto. -a (soglia): doppio meandro speculare, in tessere nere su fondo bianco. -b (vano): si conservano solo alcune tessere in prossimità del bordo, costituito da una fascia bianca in ordito di filari obliqui seguita a 30 cm da una fascia monocroma nera. Una consistenza più friabile nella parte centrale dello strato preparatorio del rivestimento pavimentale potrebbe suggerire la presenza di un emblema oggi scomparso.

Settefinestre, villa, triclinio 28, soglia musiva con reticolo di quadrati (Sfn-17)
Rivestimento in tessellato del triclinio 28, di cui è stata indagata la sola soglia di accesso, caratterizzata da un reticolo di quadrati profilati da una linea doppia nera. Ogni quadrato è campito da un rombo posto sulla diagonale con effetto di fiori quadripetali neri.

Settefinestre, villa, triclinio 6, tessellato (Sfn-II)
Rivestimento in tessellato di cui si conservano solo alcune tessere in prossimità delle pareti.

L’ambiente, relativo all’appartamento del vilicus, non visualizzato in pianta, è relativo alla prima fase edilizia della villa. Di esso è nota la pavimentazione in cementizio a base litica con punteggiato di inserti e di tessere.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Settefinestre, villa, cementizio a base litica con punteggiato di inserti e di tessere (Sfn-25)

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Lacerto di rivestimento pavimentale in cementizio rinvenuto non più in situ, strappato in età antica e depositato all’esterno della villa. Il cementizio, a base litica, è decorato da un punteggiato regolare di inserti litici neri e crocette bicrome ed è bordato da due fasce in tessellato nero su fondo di tessere bianche.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103h – punteggiato di scutulae e crocette bicrome

 
 

Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 156;171,nota2;184-185;389,nota 18, CIV,3.

DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Bueno, Michele | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Bueno, Michele, Settefinestre, villa, cementizio a base litica con punteggiato di inserti e di tessere (Sfn-25), in TESS – scheda 17423 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17423), 2014

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17423


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