Nel 1973, durante i lavori di realizzazione di una diga in contrada Larderia venne riportato alla luce un esteso complesso residenziale. Ulteriori indagini furono effettuate negli anni ’80 e in seguito nel 1991 e nel 1997-1998. La villa, risalente ad epoca augustea con successivi rifacimenti nel II- inizi del III sec. d.C., è organizzata su più livelli. Del settore orientale, terrazzato, sono ben leggibili tre vani in successione (19-21), comunicanti tra loro e provvisti di rivestimenti pavimentali in tessellato bicromo a decorazione geometrica e/o geometrico-vegetalizzata, oltre ad un ampio vano rettangolare accessibile da sud. Nella zona centrale si sviluppa il settore residenziale, caratterizzato da una serie di ambienti affacciati su un cortile allungato, verosimilmente porticato. Più ad ovest si trovano tre vani in successione (12-14), dotati di praefurnia e suspensurae, ad est dei quali si aprono l’ambiente 15 e il corridoio 16, ambedue pavimentati in opera spicata. A sud si sviluppa l’ambiente 17, con pavimento in tessellato bicromo geometrico, seguito da una latrina (18). Più ad ovest si articola un ulteriore gruppo di ambienti in cui è stato identificato il settore termale della villa, edificato nell’ambito della seconda fase edilizia. Esso si caratterizza per la presenza di un grande ninfeo a esedra semicircolare (10a), davanti al quale si apre un ambiente con copertura a crociera (D). Più ad ovest si articola una sostruzione con due nicchie semicircolari. L’ambiente 1 è un ampio vestibolo e conserva la pavimentazione in tessellato geometrico policromo. Tramite un piccolo vano di passaggio (2), anch’esso pavimentato a mosaico, si accede al frigidario 3 e all’ambiente 4, con pavimento musivo, funzionale al collegamento con il settore riscaldato. Si segnalano in particolare il calidario 5, con pareti rivestite da tubuli e pavimento musivo bicromo, collegato all’ambiente 6 e seguito dai laconica 7 e 8, tutti recanti tracce della pavimentazione in tessellato (pianta edificio tratta da MALACRINO 2013, fig. 3).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Larderia, villa, ambiente 4, tessellato policromo Tessellato policromo parzialmente conservato. Si distingue uno schema centralizzato, con un riquadro bordato "da un’alta fascia composta di un triangolo affiancato da due losanghe, adiacenti. Il primo era caricato di un ulteriore triangolo, delineato, con all’interno una semi-rosetta; le losanghe erano caricate da losanghe più piccole, in tessere grigio-bluastre" (MALACRINO 2013, p. 478).
Larderia, villa, ambiente 9, tessellato bicromo con Tessellato bicromo conservato solo in parte, bordato da una fascia bianca seguita da due filari di tessere nere e campito verosimilmente da due pelte a volute diritte e affrontate ai lati di una losanga sdraiata, delineata in nero.
Larderia, villa, ambiente di passaggio 2, tessellato policromo con losanga e fiorone composito Tessellato policromo bordato da una fascia nera seguita da una fascia bianca e da una fascia nera di due filari di tessere. Il campo è occupato da due pelte terminanti in volute affrontate ai lati di una losanga sdraiata. La losanga contiene un esagono al centro del quale si trova un fiorone composito di sei elementi, formato da tre petali affusolati in tessere blu e da tre dardi oblunghi a punta convessa in tessere rosse. Gli spazi di risulta, triangolari, sono campiti da triangoli di dimensioni minori.
Larderia, villa, laconico 7, tessellato policromo con reticolato di fasce Tessellato policromo bordato da una fascia bianca alternata ad una fascia nera, ad una fascia bianca e a due linee di tessere nere. Il campo è ornato da un reticolato di fasce caricate da pelte affrontate ai lati di un quadrato sulla diagonale e da cerchi circonscriventi quadrati, i cerchi nei punti di incrocio. I riquadri sono campiti da fioroni compositi, inseriti in un quadrato di dimensioni minori.
Larderia, villa, vestibolo 1, tessellato policromo con composizione ortogonale di ottagoni Tessellato bordato da una fascia nera alternata ad una fascia bianca e ad una fascia nera di due filari di tessere. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni concavi caricati da un quadrato concavo iscritto formante pelte (con effetto di circoli tangenti che circoscrivono i quadrilobi).
Ambiente 19: ambiente ubicato nel settore orientale della villa, terrazzato. Comunica con gli ambienti 20 e 21, con cui è in successione. Il pavimento dell’ambiente è costituito da un tessellato a decorazione geometrica e geometrico-vegetalizzata, databile stilisticamente alla fine del II sec. d.C./inizi III sec. d.C. Non è specificato se l’ambiente sia da riferire alla prima fase edilizia di epoca augustea o se, coe il pavimento, vada invece inquadrato nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie di II fase (fine II/ inizi III sec. d.C.).
Lunghezza: 3 m – Larghezza: 2,5 m
Cronologia Non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: 1973
Larderia, villa, ambiente 19, tessellato bicromo geometrico e geometrico-vegetalizzato
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato bianco-nero bordato da una serie di fasce in colore contrastante e campito da una composizione reticolata di croci adiacenti, formante quadrati con quadrati minori inscritti diagonalmente, con effetto di una rete di ottagoni adiacenti. Le croci sono campite da fiori a quattro petali biconvessi trifidi, da cui si dipartono elementi gigliati. I quadrati minori sono campiti da un quadrato a lati concavi caricato da una rosetta.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Malacrino, C.G. 2013, Architettura e mosaici della villa romana di loc. Larderia a Roggiano Gravina (CS)., in Atti del XVIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Tivoli, p. 475, figg. 6-7.