L’insula di Bacco fanciullo confina a S con l’Insula di Giove e Ganimede, a O con la via dei Dipinti e a N con la domus delle Pareti Dipinte; mentre il lato orientale affaccia su un ampio giardino. L’edificio ha una superficie di circa 300 mq ed è composta da un unico appartamento formato da sette vani, da un corridoio-vestibolo a piano terra, e di cinque vani all’ammezzato ricavati con i soffitti di alcuni ambienti. Piano terra e piano ammezzato sono collegati da una scaletta interna. Al piano terra il corpo centrale del corridoio, di tre camere (2, 3, 4) e dalla stanza 5, una sorta di "atrio", con due ampie finestre e cinque porte aperte sul cortile. A quale uso fossero adibite le stanze del corpo centrale non lo si può affermare con sicurezza, sicuramente la latrina e la cucina vanno poste nella stanza 9 ove si trova la scaletta per l’ammezzato. Difficile riesce definire l’uso dei vani 6-7 che definiscono il corpo laterale dell’edificio. Alcuni degli ambienti del piano terra conservano ancora parte della decorazione in tessellato bicromo, prevalentemente a motivi geometrici. In base alla tecnica costruttiva (opera laterizia) il complesso viene datato all’epoca adrianea, con fasi strutturali e decorative di epoca successiva (pianta edificio da CALZA1920, tav. I).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Insula di Bacco Fanciullo (I, IV, 3), vano (3). Tessellato bicromo a motivo figurato (Ost-BF4) Tessellato bicromo con decorazione figurata, in tessere nere su fondo monocromo di tessere bianche, irregolarmente punteggiato di tessere nere. Nella parte centrale del campo è raffigurato un kantharos con piede di forma conica, sfera di raccordo al corpo, baccellato nella parte inferiore, svasato in quella superiore, decorato da una greca e da una fila di dentelli sul bordo, con coperchio campanato. Il vaso è poggiato su una base rettangolare nera decorata da un rettangolo bianco; sulle due anse verticali a doppia voluta poggiano due ramoscelli e due colombe, volte di profilo verso il centro del vaso. Abbondante uso di tessere nere irregolarmente sparse sulla superficie.
Insula di Bacco Fanciullo (I, IV, 3), vano (2). Tessellato monocromo (Ost-BF2) Tessellato monocromo di filari paralleli di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), che nel campo assumono orientamento obliquo rispetto all’asse dell’ambiente. Su un lato si conserva parte di una larga balza marginale di tessere nere, con filari paralleli all’asse dell’ambiente; sul lato opposto si nota la presenza di frammenti fittili posti a raccordo fra il tessellato e la parete. Tessere di dimensioni medio-grandi (lato cm 2) .Il rivestimento è documentato da foto d’archivio (ICCD/ Gabinetto Fotografico Nazionale, neg. 15426, consultabile online alla pagina http://www.fotografia.iccd.beniculturali.it/).
Insula di Bacco Fanciullo (I, IV, 3), vano (4). Tessellato bicromo a motivi geometrici (Ost-BF5) Tessellato bicromo a motivi geometrici, in tessere nere su fondo di tessere bianche. Il motivo impiegato nel campo è quello della struttura isodoma irregolare (file di quadrati e file di rettangoli sdraiati adiacenti, ogni rettangolo uguale a due quadrati) (DM 139c). Evidenti tracce di restauri antichi, anche con tessere di dimensioni maggiori.
Insula di Bacco Fanciullo (I, IV, 3), vano fra (1) e (5). Tessellato monocromo (Ost-BF3) Tessellato di filari paralleli di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a). Tessere di dimensioni medio-grandi (lato cm 2). Presenta restauri antichi, con le stesse tessere miste ad altre di colore nero, irregolarmente sparse sulla superficie. Si tratta dell’estremità O del pavimento del vano 2 (tagliato dalla costruzione di muri di epoca successiva). Il rivestimento è documentato da foto d’archivio (ICCD/ Gabinetto Fotografico Nazionale, neg. 15490, consultabile online alla pagina http://www.fotografia.iccd.beniculturali.it/).
Insula di Bacco Fanciullo (I, IV, 3), vestibolo (1). Tessellato bicromo a motivi geometrici (Ost-BF1) Tessellato bicromo geometrico così descritto in CALZA 1920, c. 348: "mosaico a quadrati e rettangoli pieni sopra fondo bianco” (cfr. anche FALZONE 2004, p. 75 nota 5), identificabile con un reticolato di fasce monocrome con quadrati nei punti di incrocio, in colori contrastanti (DM 142a), analogo a quello presente nel vano (5). Rivestimento noto soltanto da citazione bibliografica, documentazione fotografica non reperita.
Ambiente di servizio (9), comunicante con il corridoio-vestibolo (1) e dotato di scala interna, pavimentato a commesso di laterizi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1915-1918
Insula di Bacco Fanciullo (I, IV, 3), vano di servizio (9). P. a commesso di laterizi (Ost-BF8)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo
Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Rivestimento noto soltanto da citazione bibliografica, documentazione fotografica non reperita.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Calza, G. 1920, Gli scavi recenti nell’abitato di Ostia, in Monumenti Antichi pubblicati per cura della Reale Accademia dei Lincei, Roma, cc. 344, 348.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Insula di Bacco Fanciullo (I, IV, 3), vano di servizio (9). P. a commesso di laterizi (Ost-BF8), in TESS – scheda 17899 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17899), 2015