Terme Suburbane: edificio termale esterno alla cinta muraria, anticamente prospiciente la linea di costa della città. Le terme sono precedute da una terrazza adibita a palestra (cortile in pianta), al cui centro si trovano l’ara funeraria e la statua di M. Nonius Balbus, noto benefattore di Ercolano. Non è chiaro se le terme facessero inizialmente parte dell’attigua Casa del Rilievo di Telefo, poi rese pubbliche dallo stesso Nonius Balbus o dai suoi discendenti (era infatti l’abitazione di famiglia) oppure se la sistemazione attuale vada ascritta ad epoca flavia, dopo aver annesso un quartiere termale pubblico di epoca augustea, solo in seguito ampliato e connesso alla casa. Le terme, che si sviluppano su tre differenti livelli (terrazza-palestra, ambienti termali e impianti di servizio), sono accessibili dalla terrazza-palestra mediante una scala; l’ingresso, fiancheggiato da una cella ostiaria e da una taberna, è seguito da un atrio tetrastilo (A), pavimentato in cementizio con inserti marmorei e provvisto di labrum al centro, con un’erma trasformata in fontana raffigurante Apollo. Dall’atrio si accede al settore termale vero e proprio e in particolare alla diaeta D e al calidario C, affacciati sul litorale, al tepidario E, al frigidario F e all’ambiente riscaldato T, con annesso il laconico L, a pianta circolare. Molti degli ambienti conservano la decorazione in sectile parietale e pavimentale. L’atrio si apre anche su alcuni vani di servizio, tra cui il corridoio N, il prefurnio P e la latrina d. La costruzione delle terme viene fatta risalire ad epoca augustea inoltrata o all’inizio dell’età giulio-claudia. Un radicale intervento di ristrutturazione, testimoniato anche da pitture e pavimenti di IV stile, dovette avvenire a seguito del terremoto del 62 d.C. (pianta edificio tratta da GUIDOBALDI ET ALII 2014, p. 32).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Area archeologica, Terme Suburbane, calidario C, opus sectile "a fasce parallele" Opus sectile marmoreo a modulo quadtato "a fasce parallele", quasi interamente conservato e in parte coperto dall’arredamento marmoreo. Le formelle, di 29,5 cm, sono in bardiglio e portasanta alternato, a volte, alla breccia appenninica. I listelli, spessi 9,8-10 cm, sono in marmo bianco.
Area archeologica, Terme Suburbane, laconico L, tessellato bicromo con kantharos Tessellato interamente conservato bordato da tre filari bianchi alternati a quattro filari di tessere nere. Il campo, a fondo monocromo bianco, è arrchicchito al centro da uno pseudoemblema circolare profilato da una fascia nera e campito da un kantharos da cui fuoriescono tralci di edera.
Area archeologica, Terme Suburbane, tepidario E, opus sectile a quadrati listellati Opus sectile in materiali misti costituito da quadrati listellati, conservato per ca. il 60% della superficie originaria, in parte coperto dagli arredi marmorei. Le formelle, in ardesia, misurano cm 20,5 presso il centro e cm 29,5 lungo le pareti; i listelli, in marmo bianco, sono spessi cm 4. Sono visibili alcune risarciture con lastre in marmo bianco, da attribuire ad una fase successiva, di tardo IV stile.
Frigidario F: frigidario dotato di piscina, accessibile dall’atrio A. Conserva il pavimento in opus sectile a quadrati e rettangoli listellati relativo alla prima fase edilizia, di tardo III stile, e la decorazione parietale con incrustatio marmorea pertinente invece ad un restauro di età flavia.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1940/42; 1952/57; 1975/77
Area archeologica, Terme Suburbane, frigidario F, opus sectile a quadrati e rettangoli listellati
Parte dell’ambiente: frigidario Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Opus sectile in materiali misti con motivo a quadrati listellati (quadrati: 20, 5 cm; spess. listelli: 3 cm). Le formelle quadrate sono in marmo bianco venato, i listelli in ardesia. Presso alcuni tratti la tessitura è irregolare e va attribuita ad un restauro effettuato nella prima età flavia: si alternano formelle quadrate e rettangolari, in sectile a quadrati listellati o a isodomo listellato in marmo bianco, portasanta e bardiglio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Scavi di Ercolano) Pavimento quasi integralmente conservato. Visibili in superficie deformazioni per cedimenti del sottofondo pavimentale, fratture e scagliature. Si segnala la presenza di colorazioni per lo più rossastre dovute alla presenza di strutture in ferro e all’umidità e di un’incrostazione calcarea con infestazione algale. Visibile. Restauri antichi: Presso alcuni tratti la tessitura è irregolare e va attribuita ad un restauro effettuato nella prima età flavia: si alternano formelle quadrate e rettangolari, in sectile a quadrati listellati o a isodomo listellato in marmo bianco, portasanta e bardiglio.
Scavi di Ercolano (Riferimento: Guidobaldi, Maria Paola) Corso Resina, 1, 80056 – Ercolano (NA)
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Area archeologica, Terme Suburbane, frigidario F, opus sectile a quadrati e rettangoli listellati, in TESS – scheda 18124 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18124), 2016