schedaCirconvallazione Spalato, domus (II fase), tessellato bicromo e soglia a motivi geometrici Teramo ( TE ) A seguito di lavori in un edificio privato di nuova costruzione, le indagini condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo tra il 2005 e il 2006 hanno riportato alla luce i resti di una probabile domus. L’area di rinvenimento si colloca al limitare dell’impianto urbano, non solo moderno, ma anche romano, tovandosi subito a ridosso della scarpata fluviale che delimita il perimetro cittadino.
L’edificio abitativo presenta una serie di fasi comprese tra la fine del I sec. a.C e il X-XI sec. d.C. Le strutture e la stratigrafia sono state danneggiate da spoliazioni nella tarda antichità e da interventi in epoche successive. Delle strutture originarie restano i pavimenti delle prime due fasi, comprese tra la fine del I sec. a.C. e l’inizio del III sec. d.C, e parti di strutture murarie di epoche posteriori. Il settore riportato in luce doveva corrispondere a vani residenziali o di rappresentanza.
L’impianto di prima fase, cronologicamente ascrivibile in un arco di tempo che va dalla fine del I sec. a.C. alla prima metà del I sec. d.C., aveva una planimetria differente rispetto a quello successivo. Di esso rimangono la principale struttura muraria perimetrale, che delimitava ad E l’edificio, e un muro perpendicolare, a N, con direzione EO. Entrambe le strutture, che mostrano la stessa tecnica costruttiva, dividono il settore in due ambienti, di uno solo dei quali restano evidenti tracce del pavimento musivo. Quest’ultimo presenta un tessellato nero di eccellente fattura, con decorazione geometrica ad esagoni di tessere bianche e tre fasce perimetrali alternativamente bianche e nere. Potrebbe essere datato entro la prima metà del I sec. d.C. su base archeologica (cfr. MANCINI 2012, pp. 25-33, nota 8). In una seconda fase, compresa tra la fine del II sec. d.C. e l’inizio del III d.C., periodo durante il quale la domus pare subire profondi cambiamenti strutturali, questo stesso ambiente viene ingrandito a mezzo della demolizione del muro settentrionale e conseguente ampliamento della stanza in quella direzione, e il pavimento precedente viene ricoperto da un nuovo tessellato a fondo nero, di qualità inferiore rispetto all’altro, decorato con un motivo isodomo bianco che simula la struttura dell’opus quadratum e fasce perimetrali bianche e nere ad ordito dritto e obliquo. Sul lato orientale di questa pavimentazione vi è un tappeto con mosaico bicromo a composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, probabilmente riferibile ad un accesso importante aperto all’esterno. Sempre in questa seconda fase, la costruzione di un nuovo muro di delimitazione meridionale dell’ambiente precedente, viene a creare un secondo vano più piccolo e forse di servizio, rinnovato nella pavimentazione con la stesura di un cementizio a base litica con decorazione a crocette nere e fascia perimetrale in tessellato bicromo, che va a ricoprire il mosaico pavimentale geometrico della prima fase. Manca nell’edito la planimetria dell’edificio.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Circonvallazione Spalato, domus (I fase), tessellato bicromo geometrico Tessellato con decorazione geometrica bicroma bianca su fondo nero, riferibile alla prima fase abitativa della domus (fine I sec. a.C.-inizio I sec. d.C.) e riportato alla luce solo parzialmente sotto la pavimentazione successiva. Il tappeto musivo, di cui sono visibili il lato settentrionale e parte del lato orientale, è perimetrato da una linea doppia (DM1i) bianca e da fasce monocrome (DM1y) alternativamente bianche e nere. Il campo presenta una composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi), qui delineati da due file di tessere (DM 213a).Circonvallazione Spalato, domus (II fase), cementizio con punteggiato di crocette Cementizio a base litica, realizzato con malta bianca e tessere irregolari o scaglie bianche, posto in opera sopra parte del tessellato di prima fase. Il campo, incorniciato da una fascia monocroma (DM1y) nera delineata da due file di tessere bianche, è decorato con un punteggiato regolare di crocette bicrome, in colori contrastanti (DM108a). Ambiente a pianta quadrangolare pertinente alla seconda fase dell’edificio abitativo, risultante dalla demolizione del muro N dell’ambiente di prima fase con conseguente allargamento del vano. Del vano, pavimentato in tessellato, manca nell’edito la planimetria.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Specifiche di rinvenimento Data: 2005-2006 Circonvallazione Spalato, domus (II fase), tessellato bicromo e soglia a motivi geometrici Rivestimento con scansione: a più unità decorative Parte di pavimento e soglia con decorazione geometrica bicroma pertinente alla seconda fase abitativa della domus (fine II sec. d.C.-inizio III sec. d.C.), momento in cui l’ambiente che ospitava il mosaico di prima fase viene allargato a mezzo della demolizione del muro settentrionale e ripavimentato con un nuovo tessellato bicromo a fondo nero, di qualità inferiore al precedente. Il rivestimento è parzialmente lacunoso e mancante della porzione compresa tra parte del lato nord e del lato est, divelta per portare alla luce il pavimento d’epoca precedente. L’immagine del rivestimento è tratta da MANCINI 2010, fig. 4. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici Unità decorative Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo Campo perimetrato da due fasce monocrome (DM 1y) alternativamente bianca e nera, separate da un’ampio spazio rettangolare disegnato dal nero del fondo; la fascia perimetrale nera presenta tessere disposte ad ordito obliquo, mentre quelle della fascia bianca sono ad ordito diritto. Il campo centrale, con fondo a tessere nere, presenta una decorazione geometrica che simula la struttura isodoma dell’opus quadratum (DM 139): file di rettangoli maggiori alternati con altri minori e posti trasversalmente, tutti delineati da due file di tessere bianche e disposti come a simulare una cortina muraria. All’interno dei rettangoli più piccoli s’inscrivono losanghe a tessere bianche, mentre i rettangoli più grandi sono decorati internamente da una linea di quattro file di tessere bianche, delle quali le due più esterne sono, da entrambi i lati, più lunghe di due tessere rispetto a quelle esterne. Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 1y – fascia monocroma | | |
Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 139 – Struttura isodoma | | losanga |
Referenza fotografica: immagine da MANCINI 2012, fig. 4. Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo La soglia è inquadrata da due fasce monocrome (DM 1y), una bianca e una nera, e da una linea doppia (DM1i) nera. Il motivo decorativo centrale presenta una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in colori contrastanti (DM161a); i quadrati sono bianchi e delineati in nero, mentre le losanghe sono nere e delineate in bianco. Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 1i – linea doppia | | | DM 1y – fascia monocroma | | |
Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 161a – composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in colori contrastanti | | |
Referenza fotografica: immagine da MANCINI 2012, fig. 5. Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato
Mancini, M. C. 2010, Pavimentazioni e decorazioni musive italico-romane di Interamnia Praetuttiorum, in Quaderni di Archeologia d’Abruzzo. Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, Firenze, pp. 81-82, fig. 4.Mancini, M. C. 2012, Pavimenti musivi in edifici privati di Interamnia Praetuttiorum: nuovi rinvenimenti, in Atti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011), Tivoli, p. 27, figg. 4-5.
DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: Zippilli, Chiara | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia STRINGA BIBLIOGRAFICA: Zippilli, Chiara, Circonvallazione Spalato, domus (II fase), tessellato bicromo e soglia a motivi geometrici, in TESS – scheda 18142 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18142), 2015INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18142
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